Data: 1665 / 1667
Nel 1665 vengono ritrovati nel chiostro dei Domenicani altri obelischi provenienti dall'antico Iseo Campese.
Alessandro VII Chigi decide di collocarne uno ad ornamento della piazza davanti la chiesa dei Domenicani, commissionando a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione del progetto.
Nel 1667, tra i tanti bozzetti anche grazie alle indicazioni dell'architetto domenicano Giusepp Paglia, viene scelto l'originale elefante che Ercole Ferrata scolpisce.
Il popolino ben presto per le sembianze battezzerà la statua "porcino della Minerva".
Il basamento reca le seguenti targhe:
VETEREM OBELISCUM | PALLADIS AEGYPTIAE | E TELLURE ERUCTUM | DIVINAE SAPIENTIAE | ALEXANDER VII DEDICAVIT | ANNO SAL: MDCLXVII
Questo antico Obelisco, monumento della Pallade Egiziana, scavato dalla terra ed eretto nella piazza già di Minerva, e ora della madre di Dio, Alessandro VII dedicò alla divina Sapienza nell'anno della cristiana salvezza 1667.
SAPIENTIS AEGYPTI | INSCULPTAS OBELISCO FIGURAS | AB ELEPHANTO | BELLURAM FORTISSIMA | GESTARI QUISQUIS HIC VIDES | DOCUMENTUM INTELLIGE | ROBUSTAE MENTIS ESSE | SOLIDAM SAPIENTIAM SUSTINERE
Chiunque tu sia che vedi nell'obelisco le figure scolpite dal sapiente Egitto sostenute dall'elefante, il più forte degli animali, sappi che è proprio di una robusta mente alimentare una solida sapienza.