Codice identificativo monumento: 5897
9/5/1975
Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, dichiara l'importante interesse archeologico dei resti di una villa romana rinvenuta ai limiti della valle della Caffarella, presso via Carlo de Bildt.
Il complesso scoperto riguarda ambienti termali e vani quadrangolari collegati sul lato settentrionale a un criptoportico di sostruzione.
È stato messo in relazione con la villa il ritrovamento, avvenuto nel 1879, di una conduttura idrica in piombo, con impresso il nome di Q(uintus) Vibius Crispus, curator aquarum nel 68-71 d.C., tre volte console e amico dell’imperatore Vespasiano.
Le strutture, conservate per oltre 2 metri di elevato, sono riconducibili a più fasi edilizie, databili tra la tarda età repubblicana e il IV secolo d.C.
Al primo impianto appartengono muri in opera reticolata di tufo, mentre a una seconda fase di ampliamento, databile al II secolo d.C., sono attribuibili i muri in laterizio, che conservano rivestimento in intonaco.
Il complesso è stato reinterrato dopo le indagini.