2/2/1926: Firmata la convenzione tra l'Istituto romano beni Stabili ed il Governatore di Roma per la riqualificazione della zona dei Cesarini (attuale Largo Argentina).
13/9/1928: Mussolini dichiara la non edificabilità nell'area di Largo Argentina, in seguito a ritrovamenti archeologici.
21/4/1929: Mussolini innaugura l'area archeologica di Largo Argentina.