Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 593

Cronologia

29/9/-55: Gneo Pompeo Magno festeggia il suo anniversario inaugurando il primo Teatro in muratura a Roma, edificato nell'area del Campo Marzio. Per aggirare il divieto del Senato sulla costruzione di strutture stabili in muratura, aveva fatto edificare un podio rialzato con un tempio dedicato a Venere vincitrice, la cui gradinata di accesso era costituita dall'intera cavea teatrale.

15/3/-44: Caio Giulio Cesare viene assassinato nella Curia di Pompeo, a seguito di una congiura guidata da «Gaio Cassio, Marco e Decimo Bruto.

2/2/1926: Firmata la convenzione tra l'Istituto romano beni Stabili ed il Governatore di Roma per la riqualificazione della zona dei Cesarini (attuale Largo Argentina). Avvio dei lavori di demolizione che si svolsero in tre tempi: · demolizione dei palazzi Acquari e Rossi che si affacciavano su via di Torre Argentina; demolizione di parte del palazzo Chiassi-Cesarini fino al limite della retrostante chiesa di S. Nicola ai Cesarini; demolizione del fronte prospettante su Corso Vittorio; demolizione dei fronti prospettanti sulle vie Florida e S. Nicola ai Cesarini.

25/6/1927: Il Comitato di Storia ed Arte del Governatorato decise di procedere allo sterro generale nell'area in demolizione ai Cesarini, per una valutazione esatta dei resti "degni di essere conservati". Gli scavi sono diretti dall'archeologo Giuseppe Marchetti Longhi.

23/8/1928: Terminano le demolizioni nell'area dei Cesarini. Appare chiaramente la presenza di quattro templi di epoca repubblicana. Presso il podio del cosidetto tempio D nel lato settentrionale viene riscoperti una testa, braccia e gambe di un colossale acrolito femminile, dedicato alla Fortuna Huiusce Diei.

13/9/1928: A seguito di una supplica inviata dall'archeologo Giuseppe Marchetti Longhi, Mussolini dichiara la non edificabilitą nell'area di Largo Argentina, riconoscendo l'importanza storica dei ritrovamenti in corso.

15/10/1928: Per realizzare la nuova area archeologica del Foro Argentina, il governatorato decide di rimborsare alla alla Societą Romana dei Beni Stabili, i soldi gią spesi per acquistare e demolire le case (venti milioni di lire).

21/4/1929: Mussolini innaugura l'area archeologica di Largo Argentina.

Progetto

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