Codice identificativo monumento: 6205
L'archeologo Gavin Hamilton avvia una campagna di scavi a Villa Adriana.
E stata compiuta la escavazione del gruppo di fabbriche, denominate: Ospitali e Biblioteche, nella pianta del Piranesi. Benché la disposizione generale di queste fabbriche fosse conosciuta, gli scavi hanno condotto alla scoperta di particolari affatto nuovi ed interessanti, i quali non potrebbero essere descritti senza l'aiuto di una pianta. Ad eccezione dei pavimenti di mosaico e di marmo, che presentano una varietà grandissima di disegno, e di qualche frammento di colonne, pilastri ed altri membri architettonici, gli scavi non hanno restituito alcun oggetto d'arte.
Rodolfo Lanciani.
Nel vano di un sottoscala di quel fabbricato di villa Adriana che il Piranesi chiama Biblioteca, sono stati scoperti alcuni frammenti di statua, i quali ricongiunti a quelli descritti nella relazione di febbraio, hanno permesso di ricostituire nella sua integrità una bellissima statua di Bacco giovinetto, che dovrà annoverarsi fra le più insigni, venuti in luce dagli scavi della villa.
Rodolfo Lanciani.
Continuandosi gli scavi della villa Adriana, nelle vicinanze del cosi detto Teatro marittimo, sono state scoperte molte sale, cubicoli, porticati, ninfei, fontane ecc., di alcuni dei quali non si aveva traccia nelle piante anteriori. È stato pure ritrovato un vaso marmoreo bellissimo, largo nel diametro met. 0,54 alto met. 0,65, mancante del solo pieduccio. I bassorilievi, condotti con mirabile artificio, rappresentano cicogne che afferrauo col becco serpi, lucertole ecc.
La così detta Torre di Cimone è stata interamente liberata dal fabbricato moderno (Roccabruna) che lo deturpava. Questa specola, edificata a somiglianza di qualche faro, ha la base di forma quadrata ed il vano interno rotondo, con quattro nicchioni semicircolari, tre quadrati, ed un vano di porta. La parte superiore, quasi interamente distrutta, era cilindrica ed ornata di bugne e cornici marmoree. Tra i frammenti di architettura ritrovati nello scavo, vuoisi notare un tronco di colonna ed un capitello dorico intagliato con molta eleganza.
Rodolfo Lanciani.
I lavori di ordinamento della villa Adriana, che l'ufficio tecnico degli scavi sta eseguendo con l’opera del personale ordinario di custodia, hanno dato luogo a scoperte di qualche importanza, le quali non si riferiscono già alla topografia generale del sito, che è più o meno perfettamente nota, ma alla disposizione ed alla ornamentazione architettonica delle singole parti del fabbricato. Gli edificî che decoravano la pendice meridionale della valle detta di Tempe, a partire dal teatro greco fin verso gli Inferi, sono tutti scoperti.
E benchè non sia stato fino ad ora ritrovato alcun punto vergine e inesplorato, pure i frammenti delle decorazioni marmoree scoperti, parte nei propri luoghi, parte rovesciati al suolo, o accumulati nelle fornaci da calce, sono così numerosi ed importanti, che può ora studiarsi l’architettura di ciascuna sala, di ciascun atrio e di ciascun portico con ogni facilità e sicurezza.
La feracità dell'ingegno di chi costruì quelle fabbriche, si rivela in tutta la sua prodigiosa misura: conciossiachè si hanno già oltre a cento tipi e partiti diversi di ornato a colonne, a pilastri, a nicchie, a bugne, a pittura, in pietra, in laterizio, in marmo, in istucco: si hanno oltre a cento pavimenti in musaico od in marmi policromi, i quali presentano ogni possibile varietà di scomparto. La superficie complessiva dei soli musaici è di cinquemila metri quadrati all'incirca.
In quella parte della villa che appartiene ai signori Bulgarini, è stata rimessa in luce una stele di travertino col seguente epitaffio, donata dall’ Ispettore cav. Bulgarini all’amministrazione degli scavi. D M PRIMIGENIO CONSERVI SVI BENE MERENTI FECERVN
Rodolfo Lanciani.
Continuandosi i lavori di scavo e di ordinamento della villa Adriana, è stato liberato dalle terre quel colossale peristilio, che è delineato con molta negligenza dal Canina nella tavola CLVIII del VI volume degli Edifizi.
Questa porzione delle fabbriche della Villa si distingue dalle altre, per essere interamente lavorata ed intagliata in mattone. Sono ancora visibili molte colonne e molte mezze colonne del porticato; e rimangono pure alcuni campioni del pavimento, intarsiato di marmi con arte e gusto finissimi. Le aule che s’aprono lungo il colonnato hanno pavimenti a musaico, a tessere di due millim., imitanti nella tessitura del disegno e nel brio del colorito i tappeti alessandrini.
Nel mezzo del lato minore orientale corrisponde una sala, o piuttosto un intreccio di sale, d'un disegno così bizzarro e complicato, che non è possibile di darne descrizione senza il corredo di disegni. L'aula di mezzo termina con una specie di abside-fontana.
Vi sono cinque nicchie, per altrettante statue che versavano acqua: e le nicchie erano divise da colonne di marmo prezioso, poste su mensoloni intagliati con disegno elegantissimo. L'acqua cadeva dalle cinque bocche nel bacino, scorrendo su d’altrettante gradinate di marmo. In questo luogo è stata ritrovata una bella testa, alquanto maggiore del vero, di M. Aurelio: altra di un filosofo barbato: ed altra di donna, la quale mi sembra. lavoro di greco artefice.
Rodolfo Lanciani.
Abbattuti e sradicati gli ulivi secolari e bellissimi, che rivestivano il lato settentrionale del Pecile, e che lo rendevano uno dei punti di villa .Adriana più noti e più grati agii artisti, si è scoperta l'intera area del ramo iemale del portico.
Conciossiachè quella parete, lunga duecento metri, che chiude il Pecile dal lato di tramontana, stava in mezzo a due colonnati: ed era orientata in modo, che il colonnato interiore, riscaldato dai raggi del sole meridiano, potesse servire di passeggiata iemale: il colonnato esteriore, esposto a settentrione, potesse servire di passeggiata estiva. Nello scavo non è stato ritrovato il più minuto frammento di marmo: pavimenti e pareti erano stati spogliati d'ogni loro adornamento, con pazienza e tenacità veramente incredibili. Ho rilevato tuttavia due particolari, che non mancano di una certa importanza.
In primo luogo questo duplice porticato serviva per passeggiare tanto a piedi, quanto in vettura o in lettiga. Ciò si deduce dalla forma e dalla disposizione delle testate, disposte in modo che la « girata » riuscisse facile e sicura.
In secondo luogo si è osservato, che i fusti delle colonne (le quali erano senza base, ossia di ordine dorico greco, larghe nel diametro m. 0,80, e distanti da centro a centro m. 4,50), devono essere stati tolti di posto e destinati ad altro uso sul principio del secolo IV. Ciò si deduce dal fatto, che la linea del colonnato vedesi occupata da un murello, grosso m. 0,60, costruito a ricorsi di tegolozza e tufo, sullo stile delle fabbriche massenziane. Questo murello passa anche sopra i cuscini di travertino delle colonne.
Rodolfo Lanciani.
Rilievo planimetrico ed altimetrico della villa Adriana, aseguito dalla Scuola per gli Ingegneri.
Alla metà del secolo XVI rimontano gli studi topografici di Villa Adriana. Il primo rilievo dell'insieme della Villa è dovuto all’architetto Pirro Ligorio e venne eseguito intorno al 1538 per conto del cardinale Ippolito d'Este che, allo scopo di abbellire la sua Villa in Tivoli, vi aveva fatto iniziare estese ricerche. Questo rilievo, rimasto inedito, servì di base alla pianta rifatta nel 1634 da Giuseppe Contini, pubblicata nel Zazium di Kircher nel 1671, e poi rimessa a giorno e ripubblicata in una nuova edizione nel 1751.
Di gran lunga superiore fu il rilievo eseguito nella scala di 1 a 1000 da Francesco Piranesi nel 1781 ed inserito in sei tavole nel tomo XXIII delle sue Opere complete. Questo rilievo, molto bello dal punto di vista artistico, è sempre anche oggi di grande importanza, perchè conserva la notizia di costruzioni attualmente sparite, ma il suo valore topografico è pregiudicato dall'arbitrario completamento di taluni edifici, e dalla rappresentazione non conforme al vero di molti particolari.
Una riproduzione impiccolita, con lievi modificazioni, della pianta del Piranesi, venne inserita da Antonio Nibby nella sua Descrizione di Villa Adriana, pubblicata nel 1827.
Una seconda riproduzione colla soppressione degli edifici spariti, e coll'aggiunta di alcuni particolari topografici di lieve importanza, venne inserita nel 2° volume dell'Opera in 4 tomi pubblicata da Agostino Penna, Viaggio pittorico della Villa Adriana, Roma, 1831-36. Il Penna non dice nulla delle operazioni colle quali avrebbe compiuto il rilevamento, ma sulla tavola fece stampare le parole: « Agostino Penna misurò disegnò ed incise in Roma nell’anno 1836 ». L'esame della tavola mostra però subito che essa non è che un aggiornamento di quella del Piranesi, aggiornamento tuttavia importante, perchè costituisce una testimonianza dello stato della Villa all'epoca del Penna.
Meno scrupoloso fu l'architetto Luigi Canina nella sua Pianta della Villa Tiburtina di Adriano, delineata alla 5000 parte del vero, la quale occupa la Tavola COXLIII della grande opera, L'Architettura romana descritta e dimostrata coi monumenti, Roma, 1830-40. Egli vi riproduce tutti i monumenti del Piranesi, anche quelli che non figuravano nell’antica pianta Ligorio-Contini.
Un nuovo periodo negli studi topografici della Villa venne iniziato nel 1859 dall'architetto francese Daumet, pensionato di Villa Medici, il quale, concentrando la sua attenzione sui palazzi imperiali del nord-est, ne fece un esatto rilievo e ne tentò la ricostruzione.
Nel medesimo indirizzo proseguirono i suoi allievi Girault, Blondel, Esquiè, Sortais, tutti pensionati della Accademia di Francia, i quali si dedicarono allo studio ed alla ricostruzione della Piazza d’oro, del Portico circolare, della parte centrale del Palazzo imperiale, e del Canopo. Tutti questi lavori si trovano deposti nella biblioteca della École de Beaux-Arts di Parigi. Poderoso e, si può dire completo, sia dal punto di vista storico che da quello topografico ed artistico, è lo studio pubblicato più recentemente da Hermann Winnefeld, Die Villa des Hadrian bei Tivoli - Aufnahmen und Untersuchungen, Berlino, 1895. Esso è corredato da 13 tavole riproducenti alcune nella scala di 1:500 ed altre nella scala di 1:1000 le diverse parti della Villa.
Queste tavole sono in gran parte basate su rilievi eseguiti dallo stesso autore, ed in parte delineate sui rilievi di Piranesi e di Blondel. Ma per quanto riguarda la pianta complessiva della Villa anche il Winnefeld non fa che riprodurre quella antica del Piranesi, completandola però altimetricamente coll'introdurvi le curve di livello di 5 in 5 metri, tracciate in base alla carta al 1/25000 dell'Istituto Geografico Militare.
Ultima pubblicazione relativa alla Villa è quella magnifica fatta da Pierre Gusman, Za Villa impériale de Tibur, Paris, 1904, corredata da numerosissime illustrazioni e grandi fotoincisioni. L'autore non porta alcun contributo di ricerche topografiche proprie, ma riassume in forma geniale tutti gli studi anteriori, riproducendo le piante di Ligorio-Contini, di Piranesi, di Nibby, di Penna, alcuni dei rilievi e ricostruzioni parziali di Daumet, Esquiè, Girault, Blondel, Sortais, e, sparse nel testo, tutte le tavole di Winnefeld.
Da ciò che precede emerge come, per quanto riguarda l'insieme della Villa, le piante fino ad ora eseguite non siano che una figliazione di quella del Piranesi. Questa considerazione fece nascere in noi il concetto di eseguire ex novo il rilievo planimetrico ed altimetrico della località, adoperando gli strumenti geodetici e topografici tanto più precisi dei quali è oggi possibile disporre, e servendoci dell'opera degli Allievi della Scuola per gli Ingegneri. Il nostro progetto, approvato dal Direttore della Scuola, trovò la migliore accoglienza presso la Direzione di Antichità e Belle Arti, la quale, oltre alla concessione del libero ingresso alla Villa, promise il suo, concorso alle spese occorrenti per la esecuzione del lavoro.
Le operazioni poterono così venir iniziate verso la metà di Dicembre del 1904. Ecco i nomi degli allievi che vi parteciparono: Anzaldi, Astuto, Balestra, Becchetti, Belli, Belluomini, Benetti, Bordoni, Cammarota, Campanari, Comello, D' Ippolito, Fratepietro, Gennari, Grandinetti, Grispini, Grossi, Gui, Lanzi, La Valle, Orlandini, Pallini, Pantaleoni, Pedoja, Pellegrini, Quintili, Sacconi, Scafati, Serpieri, Simoni, Sirovich, Tosi, Trua, Turdò, Vallecchi, Vivaldi, Viviani, Zampini, Zevi, Zonchello.
Volendo eseguire il lavoro a grande scala, cioè di 1:500, si dovette limitare la zona alla sola proprietà del Ministero della Pubblica Istruzione, che è quella attualmente accessibile ai visitatori, aggiungendovi però la cosidetta Accademia nella. attigua proprietà Bulgarini, ed escludendo le più lontane costruzioni isolate dell'Odeon, degli Inferi ecc. La tavola occorrente al nostro oggetto doveva avere le dimensioni di 2m,50 X 1m,30.
Si scelsero due punti fondamentali A e B, l'uno sulla terrazza del Ninfeo, n prossimità della casina che serve attualmente di abitazione ai guardiani (casino Fede), l'altro nel centro della Torre di Roccabruna o di Timone. Essendo da tali punti visibili sei segnali trigonometrici dell’Istituto Geografico Militare, cioè: S.Angelo Romano, Monte Celio, Palombara Sabina, Monte Gennaro, Tivoli (S. Francesco) e Sepolcro dei Plauti, vi si misurarono, a mezzo di un teodolite Ertel, gli angoli fra le visuali da questi segnali definite.
V. Reina.
La Soprintendenza ai Monumenti curò la remozione di lievi strati di terra che ricoprivano in parte il gruppo di ruderi che si estende all'angolo sud orientale del Pecile, il cosidetto edificio a tre esedre.
La Soprintendenza ai Monumenti curò la remozione di lievi strati di terra che ricoprivano fino a notevole altezza un altro gruppo di edifici a levante del Pecile presso la così detta Sala dei Filosofi. Le parti liberate di quel complesso di costruzioni mostrano essere state adattate ad uso di bagni, che vengono chiamate Terme Heliocaminus.
Nelle terme dell'heliocaminus di Villa Adriana viene riscoperta una statua di Afrodite accovacciata.
1922
Pianta dell'Edificio a tre Esedre a Villa Adriana
1922
Pianta delel Pianta delle Terme Heliocaminus a Villa Adriana
1906
Rilievo planimetrico ed altimetrico della villa Adriana
Notizie degli scavi di antichità
1895
Pianta dello Stadio di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta delle Terme di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Settore nord del palazzo imperiale di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Settore centrale del palazzo imperiale di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta del Teatro marittimo di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta del Pecile di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Settore meridionale del palazzo principale
di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta dell'Odeon di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta dell'Palazzo imperiale di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta dell'Anfiteatro di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta del Canopo di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Piccolo Palazzo di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Terrazza settentrionale del palazzo principale di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Edificio accanto allo Stadio di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Edificio a sud delle Terme di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1895
Pianta di Villa Adriana
Die Villa des Hadrian bei Tivoli
1856
Luigi Canina
Gl'Inferi imitati a Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Teatro lirico di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Ippodromo di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Ippodromo di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Tripode deifico di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Canopo di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Specula detta Roccabruna a Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Teatro greco di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Odeo di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Sisto della Palestra di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Palestra e stadio di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Corso sacro e Bagni di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Teatro latino di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Pecile di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Biblioteche di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Parte del Palazzo imperiale di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Parte dell'Ippodromo e ginnasio di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Cinosargo di Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Ginnasio della Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Accademia della Villa Adriana
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Pianta della Villa Tiburtina di Adriano
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1856
Luigi Canina
Esposizione topografica della Villa di Adriano
Gli edifizj antichi dei contorni di Roma
1819
Pietro Parboni
Canopo di Villa Adriana
Viaggio antiquario ne' contorni di Roma
1819
Pietro Parboni
Avanzi delle Terme di Villa Adriana
Viaggio antiquario ne' contorni di Roma
1800
Giovanni Brun
Tempio di Plutone e Proserpina a Titoli
Nuova raccolta di 100 vedute antiche della città di Roma e sue vicinanze
1800
Giovanni Brun
Via sotterranea degli Elisi a Villa Adriana
Nuova raccolta di 100 vedute antiche della città di Roma e sue vicinanze
1800
Giovanni Brun
Tempio Anonimo di Villa Adriana
Nuova raccolta di 100 vedute antiche della città di Roma e sue vicinanze
1781
Francesco Piranesi
Pianta di Villa Adriana
Pianta delle Fabbriche esistenti nella Villa Adriana
1781
Francesco Piranesi
Pianta di Villa Adriana
Pianta delle Fabbriche esistenti nella Villa Adriana
1781
Francesco Piranesi
Pianta di Villa Adriana
Pianta delle Fabbriche esistenti nella Villa Adriana
1781
Francesco Piranesi
Pianta di Villa Adriana
Pianta delle Fabbriche esistenti nella Villa Adriana
1781
Francesco Piranesi
Pianta di Villa Adriana
Pianta delle Fabbriche esistenti nella Villa Adriana
1781
Francesco Piranesi
Pianta di Villa Adriana
Pianta delle Fabbriche esistenti nella Villa Adriana