-179: Progetto per un terzo acquedotto di Roma, captando sorgenti nell'alta valle dell'Aniene, vicino Arsoli. I lavori sono rinviati a causa del veto di Marco Licinio Crasso, che si oppone al passaggio delle condutture sul terreno di sua proprietà.
-144: Il pretore Quinto Marcio avvia la costruzione del terzo acquedotto di Roma. Il percorso definitivo è di 61.710 passi (91,208 km). Per 54.247 passi sotterraneo, per i restanti all'aperto, sostenuto da strutture e arcuazioni.
-4: Si concludono i lavori di restauro dell'Acquedotto Marcio, raddoppiata la portata con la captazione di una nuova sorgente (detta Aqua Augusta), nei pressi del comune di Agosta. I restauri sono ricordati sull'attico dell'Arco Monumentale che scavalca la via Tiburtina.
213: Per sostenere le esigenze idriche delle nuove Terme di Caracalla, viene potenziata la portata dell'Acquedotto Marcio con la captazione di una nuova sorgente nei pressi di Arsoli e la realizzazione della diramazione dell'aqua Antoniniana. I lavori sono ricordati presso l'arco monumentale che scavalca la via Tiburtina.
/3/537: Fallito il tentativo di prendere la città al primo assalto, le truppe di Vitige realizzano un accampamento in una zona dove le arcate degli Acquedotti Claudio e Marcio si inersecano ripetutamente. Per fiaccare gli assediati fa tagliare tutti gli antichi acquedotti che approvvigionavano d'acqua la città. I grandi impianti termali cessano definitivamente la loro funzione. Belisario, dal canto suo, fa murare gli sbocchi affinché non potessero essere utilizzati come passaggi per introdursi in città.