Codice identificativo monumento: 6380
La Camera Apostolica concede al Comune di Roma il feudo di Rocca di Papa.
Dopo la morte del capofamiglia Giordano Colonna, papa Martino V prende decisamente in mano il governo della famiglia Colonna ed emana la bolla pontificia "Etsi Prudens", con la quale spartiva una trentina di feudi laziali ed abruzzesi tra i nipoti Antonio, Prospero ed Odoardo Colonna e dichiarava un'altra dozzina di feudi pro indiviso (Capranica, Cave, Ciciliano, Genazzano, Olevano Romano, Palestrina, Pisoniano, Rocca di Cave, San Vito Romano e Serrone). Rocca di Papa viene assegnata a Prospero Colonna, assieme ad Ardea, Frascati, Molara, Monte Compatri e Marino.
Il gonfaloniere pontificio cardinale Giovanni Maria Vitelleschi, su incarico di Eugenio IV, reprime le turbolenze dei baroni romani, che avevano occupato Terracina e si erano ribbellati al papa. Il Vitelleschi si scontra con le milizie avversarie presso Albano, vinse il loro capitano Francesco Savelli e costringendo Renzo Colonna a fuggire. Sono rasi al suolo Palestrina, il Borghetto di Grottaferrata ed il Castel Savello di Albano e Castel Gandolfo. I feudi colonnesi, sono requisiti dalla Camera Apostolica.
Papa Niccolò V riconferma ai Colonna tutti i loro diritti, beni e privilegi nello Stato Pontificio.
La fortezza di Rocca di Papa viene quasi completamente distrutto da un incendio e la fortezza progressivamente abbandonata.
Presso le rovine della fortezza di Rocca di Papa, viene costruito l'Osservatorio Geodinamico Reale.