Data: 1871 / 1920
Codice identificativo monumento: 640
20/9/1870
Alle 5 del mattino inizia l'attacco alla città da parte delle truppe piemontesi. Il cannoneggiamento delle mura inizia a Porta San Giovanni, seguito dai Tre Archi di Porta San Lorenzo e da Porta Maggiore. Dopo cinque ore di cannoneggiamento su un altura (tra le vigne dei Lancellotti e Capizucchi) a via Nomentana, le truppe piemontesi agli ordini del Generale Cadorna riescono ad aprire una breccia nelle mura tra Porta Pia e Porta Salaria, entrando nella città. Nello scontro cadono 49 soldati Italiani e 19 Pontifici. Gli Zuavi prigionieri sono concentrati a Piazza Colonna.
4/6/1871
Il Sindaco Francesco Rospigliosi Pallavicini e da alcuni bersaglieri inaugurano due targhe in memoria della Breccia di Porta Pia nel punto esatto sulle mura aureliane..
19/2/1895
La Società per il Bene Economico (legata ad ambienti repubblicani e massonici), si propose di costruire una colonna commemorativa presso la Breccia di Porta Pia da realizzare a proprie spese per festeggiare i venticinque anni dalla Liberazione di Roma. La colonna, in granito rosso orientale, viene fornita dal Comune di Roma.
20/9/1895
Per il XXV anniversario della Presa di Roma si inaugura, sotto la supervisione dello scultore Ettore Ferrari, di collocare una nuova lapide presso la breccia di Porta Pia con il nome dei caduti, accanto a quelle già poste del 1871. Inoltre lungo Corso d'Italia, viene collocata una colonna commemorativa.
20/9/1920
Per il Cinquantenario della Presa di Roma, viene inaugurato il nuovo monumento dedicato alla Breccia di Porta Pia. La nuova struttura realizzata in marmo, comprendesse le tre precedenti lapidi.
1957
Per esigenze di traffico (durante la realizzazione del sottopasso) la Colonna monumento della Breccia di Porta Pia viene spostata dal centro di Corso italia e posta vicino alle targhe sulle mura. Per alleggerire il traffico, viene inoltre realizzata un'apertura nelle mura presso il giardino del Villino Ferrari, realizzando via Sulpicio Massimo.
La colonna è stata ritrovata nel 1875, spezzata in due tronconi, a via dei Crescenzi.
L'iscrizione sul piedistallo è stata dettata dal politico massone Giovanni Bovio:
XXV ANNIVERSARIO DEL XX SETTEMBRE MDCCCLXX QUANDO ALL'VNIVERSALITÀ DEL DIRITTO DVE VOLTE ROMANAMENTE AFFERMATO I FATI AGGIVNSERO LA CONOSCENZA LIBERA DELL'VMANITÀ NVOVA PER QVESTA BRECCIA L'ITALIA RIENTRÒ IN ROMA.
Sul lato posteriore un'altra iscrizione ricorda i promotori e finanziatori: LA SOCIETÀ PER IL BENE ECONOMICO DI ROMA CON OFFERTE DI TVTTA ITALIA ERESSE.