Data: 1603 / 1655
Codice identificativo monumento: 66
Il Kaiser di Germania Guglielmo II giunge a Roma per una visita ufficiale. Arriva in treno alla Stazione, dove è riceveto da re Umberto, col principe ereditario, il duca d'Aosta e il duca di Genova, con le loro case militari, il presidente del Consiglio, il generale Pallavicini e D'Oncieu (comandanti dell'VIII corpo e della divisione di Roma), il prefetto Gravina ed il prosindaco marchese Guiccioli. Verso il piazzale esterno è stato eretto un padiglione în velluto e broccato: copre il marciapiede un ricco tappeto di Bruxelles. Alle due estremità del padiglione s'ergevano due pennoni che sorreggono, quello di destra lo stendardo imperiale tedesco, quello di sinistra lo stendardo italiano. Guglielmo II ed Umberto I prendono posto insieme al principe di Napoli, in una carrozza di Corte scoperta, con le livree rosse, percorrono la piazza di Termini dove è rinnovata l'antica fontana, e s'avviano per Via Nazionale. La grande strada, lungo la quale s'innalzavano più di 300 pennoni, eguali a quello del quale diamo il disegno, è straordinariamente affollata. Dai balconi e dalle finestre stipate di signore cadono sulla carrozza fiori e piccole bandiere con i ritratti dei due sovrani e i colori delle due nazioni alleate. La carrozza dei due sovrani si fa strada lentamente in mezzo alla folla fino al portone del Quirinale, dove l'imperatore sarà ospitato negli appartamenti imperiali realizzati al piano nobile della Manica Lunga. In onore di Guglielmo Il, si è preparata una grande dimostrazione popolare. L'architetto comunale Giocchino Ersoch è stato incaricato di realizzare un palco in stile eclettico intorno all'obelisco di piazza del Popolo e un quinta scenica al fondo di piazza del Campiglio, collegando Palazzo Senatorio e Palazzo Nuovo con una costruzione effimera in stile.
Feteggiamenti per il Cinquantenario dello Statuto. "Alla mattina, grande rivista al Macao. Alle 14, sfilano le berline di gala colle rappresentanze del Senato e della Camera: vanno al Campidoglio, dove la festa toccherà l'apice della solennità. Grandi orifiamme sventolano in piazza del Quirinale a pennoni che portan gli stemmi delle città italiane e corone d'alloro. La gradinata della chiesa di Ara Coli nereggia d'una folla compatta che, all'apparie dei Sovrani, lancia all'aria un evviva fragoroso.
Nella sala del Campidoglio, un'altra scena. Tutto intorno, pendono le bandiere regalate dai municipii italiani per la liberazione di Roma. Il trono è eretto all'ombra del gonfalone rosso e arancio della città eterna. Folla di senatori, di deputati e di trecento sindaci. Fra gli abiti neri brillano le uniformi militari, ma, caso strano, non vi sono signore.
Il ritorno dei Sovrani al Quirinale fu un'altra scena. Le associazioni popolari erano là, ad attendere i Reali. Le loro cento venti bandiere s'agitavano in festa. Immense le ovazioni ai Sovrani, che comparvero al balcone; il Re, austero, agitando l'elmo, la Regina; sorridente, agitando il fazzoletto bianco.
Alla sera, illuminazione fantastica con quelle grandi palme laminose in Piazza Colonna col Colosseo e col Foro Romano illuminati a bengala."
Il Comune di Roma bandisce un concorso per il congiungimento stabile dei tre Palazzi Capitolini. Il concorso viene vinto da Marcello e Pio Piacentini:
"Poichè, scaduto il termine concesso all'Amministrazione bloccarda per demolire le braccia di cartapesta alzate ad allacciare al Palazzo dei Senatori le gallerie dei Musei ed i saloni gloriosi del Palazzo dei Conservatori, le mascherature burlesche non cadevano, l’atitorità governativa alzò la sua voce di comando. Il Comune allora, disposto a non cedere nemmeno di fronte alla forza, bandì un concorso pel congiungimento definitivo dei tre edifici superibi."
Il progetto che la reca e nasconde il nome dei suoi autori sotto il motto simbolico di Noli me tangere considera la questione del congiungimento in rapporto alla sistemazione stradale, al definitivo assetto degli uffici capitolini, a problemi severi di Arte e di Archeologia. Move da un progetto della Commissione direttiva del Monumento a Vittorio Emanuele che considerava l’accesso alla mole sacconiana dalla parte posteriore e prevedeva una rampa svolgentesi nelle aree di demolizione chiuse tra il Monumento, l'Ara Coeli, e le chiese di Santa Marina e di San Pietro in Carcere.
Nella planimetria dei Piacentini, questa rampa, dopo aver lasciato alla sua destra una via parallela, che alla quota del Tabularium conduce all'ingresso monumentale ideato per la sede delle Rappresentanze, sale fino alla Piazza del Campidoglio aprendo a sinistra del Palazzo Senatorio una superba terrazza adorna di balaustre e di statue e protesa sul suggestivo panorama dei Fori balzati completi dalla liberazione sapiente del contorno. Così invece di accecare la piazza, si darebbe ad essa una vista ampia quanto mai, lasciando al sole ed all'azzurro un trionfale varco.
"P.S: ll Consiglio superiore per le antichità e le Belle Arti aveva dovuto, con ripetuti pareri, in quale si rispettava l'apparenza della piazza del Campidoglio, ma si lasciava ai concorrenti piena libertà di trovare il passaggio pel congiungimento dei tre palazzi in qualunque parte eva qualunque livello del colle. Intanto il Consiglio superiore si è pronunciato in senso sfavorevole al concorso."
Avviati dei lavori di costruzione di un corridoio che collega Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo passando sotto Piazza del Campidoglio. Sono scoperti altri ambienti delle insule dell'Ara Coeli e i resti del Tempio di Veiove, preservato dalla distruzione per il progressivo accumulo delle fondamenta degli edifici che sorsero sul Campidoglio. Nelle vicinanze viene trovato anche un tesoretto formato da 77 monete d'argento delle prime serie romano repubblicane, e da esemplari celtici e magnogreci.
Inaugurato il nuovo pavimento di Piazza del Campidoglio, per iniziativa di Antonio Munoz, che sostituisce la precedente sistemazione, costituita da semplici guide radiali in travertino che, partendo dalla statua imperiale suddividevano l'ovato in otto settori. La nuova pavimentazione stellare è realizzata in base a un'incisione del 1567.
1925
anonimo
Piante dei Musei Capitolini
1913
Marcello Piacentini
Progetto per congiungimento dei palazzi Capitolini
L'Illustrazione Italiana 1913
1907
anonimo
Pianta del I piano del Museo Capitolino
1898
Dante Paolocci
Sovrani al Campidoglio per il Cinquantenario dello Statuto
L'Illustrazione Italiana 1898
1898
anonimo
Ricevimento ai Capitolini per il Cinquantenario dello Statuto
L'Illustrazione Italiana 1898
1850
Luigi Rossini
Veduta laterale di piazza del Campidoglio
Scenografia di Roma moderna
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta generale del Campidoglio
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Vista generale del Campidoglio
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta generale del Campidoglio
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Vista dal Portico del palazzo dei Conservatori
Edifices Modernes de Rome
1838
Luigi Rossini
Veduta dalla balaustrata del Campidoglio
Scenografia delle più belle chiese e basiliche di Roma
1835
Domenico Amici
Veduta del Campidoglio
Raccolta delle principali vedute di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Campidoglio
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Pianta del Campidoglio
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1830
Antonio Acquaroni
Veduta Laterale del Campidoglio
Nuova raccolta di vedute antiche della città di Roma
1830
Agostino Penna
Veduta della Piazza del Campidoglio
Vedute pittoriche de monumenti antichi e moderni di Roma
1828
Luigi Rossini
Veduta del Campidoglio
I monumenti più interessanti di Roma
1828
Luigi Rossini
Veduta del Cortile del Museo Capitolino
I monumenti più interessanti di Roma
1799
Giovanni Battista Cipriani
Campidoglio
Vedute principali e più interessanti di Roma
1765
Francesco Panini
Veduta del Cortile del Museo Pio Clementino
Vedute delle quattro principali basiliche e monumenti di Roma nel XVIII secolo
1761
Domenico Montaigù
Veduta del Campidoglio
Nuova raccolta delle più belle Vedute di Roma
1755
Giuseppe Vasi
Prospetto del Cortile del Palazzo Nuovo
1754
Giuseppe Vasi
Palazzi del Campidoglio
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro IV
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Romano Campidoglio
Vedute di Roma
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta della Piazza del Campidoglio
Vedute di Roma
1741
Giuseppe Vasi
Porta nel Salone del Palazzo Nuovo
1697
Lievin Cruyl
Veduta del Campidoglio
Theasurus antiquitatum romanarum
1686
Tiburzio Vergelli
Il Famoso Campidoglio
Il Nuovo splendore delle fabriche in prospettiva di Roma moderna
1665
Giovan Battista Falda
Altra veduta del Campidoglio
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1665
Giovan Battista Falda
Campidoglio
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1638
anonimo
Campidoglio
Ritratto di Roma moderna
1613
Giacomo Lauro
Capitolii Novi Descriptio
Antiquae Urbis Splendor
1610
Pietro Martire Felini
Capitolivm
Trattato nuovo delle cose maravigliose dell'alma città di Roma
1589
anonimo
Capitolii Romani Vera Imago
1575
Nicolas Beatrizet
Campidoglio
Speculum Romanae Magnificentiae
1569
Étienne Dupérac
Capitolii sciographia
Speculum Romanae Magnificentiae