Codice identificativo monumento: 68
Papa Sisto IV esprime il desiderio di fondare un museo che custodisse gran parte dei capolavori antichi in suo possesso. Le collezioni dei Musei Capitolini nascono con la consegna in custodia al Senato Romano delle statue bronzee provenienti dal Palazzo del Laterano, collocati nel Palazzo dei Conservatori. Viene trasferita anche la Statua della lupa Capitolina ospitata fino a quel momento presso la chiesa di San Teosoro, ritenuta a quel tempo erroneamente l'antico Tempio di Romolo e Remo.
La statua bronzea della Lupa viene collocata sotto il portico del palazzo dei Conservatori.
La statua bronzea della Lupa viene spostata nel colonnato che decora il pianterreno del palazzo dei Conservatori.
Durante lo scavo di una fornace per la cottura della calce, nella parte orientale del Foro fra i templi di Faustina e dei castori, vengono scoperte casualmente i primi frammenti dei fasti capitolini, "et finito di spiantare infra giorni 30". Presumibilmente provenienti dai fornici dell'Arco di Augusto, sotto la direzione di Michelangelo vengono ricomposti sulle pareti del cortile del palazzo dei Conservatori.
Il Cardinale Pio da Carpi lascia in eredità il Bruto Capitolino al popolo romano.
Scavi al Mausoleo di Monte del Grano. "Mi ricordo, fuori di Porta S. Gio[vanni] un miglio passati l'Acquedotti, dove si dice il Monte del Grano, vi era un gran massiccio antico fatto di scaglia; bastò l'animo ad un Cavatore di romperlo, ed entratovi dentro, calò giù tanto, che trovò un gran Pilo storiato con il Ratto delle Sabine, e sopra il coperchio vi erano due figure distinte con il Ritratto di Alessandro Severo, e Giulia Mammea sua madre, dentro del quale vi erano delle ceneri; ed ora si trova nel Campidoglio in mezzo al Cortile del Palazzo de' Conservatori." (Flaminio Vacca, Memorie di varie antichità trovate in diversi luoghi di Roma).
La statua bronzea della Lupa viene spostata al centro della stanza che prende il suo nome, nel palazzo dei Conservatori.
Papa Clemente XII acquista per i musei capitolini, gli ultimi marmi e rilievi custoditi a Palazzo della Valle.
Papa Benedetto XIV, ottiene dalla corona di Spagna (Filippo V di Spagna aveva sposato Isabella Farnese) i frammenti della Forma Urbis, che vengono trasferiti da Palazzo Farnese e consegnati ai Conservatori Capitolini.
Carlo Fea viene nominato presidente del Museo Capitolino, con un mensile supplementare di 7 scudi.
Alla morte di Giuseppe Melchiorri, Luigi Canina viene eletto presidente del Museo Capitolino.
Scavi di Giuseppe Gagliardi presso la Tomba della Medusa a Vigna Lozano. Trovata l'iscrizione della Schola sodalium Serrensium, che insieme a due vasi di bronzo, sono acquisiti nella collezione dei Musei Capitolini.
Augusto Castellani dona al Comune di una raccolta di vasi tirreni. I reperti sono esposti ai Musei Capitolini.
Grazie all'interessamento di Augusto Castellani, membro fondatore della Commissione Archeologica Comunale e direttore dei Musei Capitolini, viene acquistata dall'amministrazione del museo la raccolta numismatica di circa quattrocento monete d'oro romane e bizantine del Marchese Giovanni Pietro Campana.
Augusto Castellani dona una vasta collezione di oggetti antichi al Comune. Precedentemente depositati nel Museo Artistico Industriale, di cui era uno dei fondatori, i reperti sono ora esposti ai Musei Capitolini.
Per ospitare i reperti di maggior prestigio dei Musei Capitolini, viene commissionata all'architetto Virginio Vespignani la progettazione di una grande aula con cupola ottagono in legno e ferro, da realizzare all'interno del cortile del Palazzo dei Conservatori.
Inaugurazione delle nuove sale dei Musei Capitolini, a seguito delle ultime scoperte archeologiche. L'architetto Virginio Vespignani realizza anche un padiglione ligneo nel giardino caffarelli.
Scavi del Lanciani nel Portico di Ottavia portano all'isolamento del Propileo di Accesso. Scoperta una monumentale base di una statua in bronzo dedicata a Cornelia, madre dei Gracchi (ora conservata nel corridoio del Tabularium ai Musei Capitolini).
Eseguendosi alcuni restauri nella vana che attraversa la piazza di Pietra, è stato estratto dal cavo, e trasportato nel cortile. del palazzo dei Conservatori un nuovo simulacro di Provincia.
Il marmo è alto in tutto m. 1,90, e manca della cornice superiore. La cornice inferiore, modinata di zoccolo e gola dritta, è alta m. 0,411: lo specchio scorniciato avente nel mezzo l’alto rilievo della Provincia, è largo m. 1,453 alto m. 1,355. La figura è integra, ad eccezione del braccio destro, il quale doveva reggere l’arnese caratteristico, e che è spezzato al disotto del gomito.
La Provincia è vestita di tunica talare, con balteo che le sostiene il seno. Il manto discende dalla spalla sinistra, sostenuto nel mezzo del corpo dalla mano sinistra, con lodevole partito di pieghe. È notevole la caratteristica delle brache, e delle scarpe, le quali hanno una linguetta lunata che ricopre l’allacciatura.
Negli scavi stessi è stato poi rinvenuto un nuovo simulacro di Provincia. È il duodecimo della serie: e siccome il fianco della basilica di Nettuno contava quindici colonne (delle quali undici ancora sono in piedi), mancano tre soli piedistalli per completare il numero da questo lato.
La nuova scultura, è certamente la più bella e la più singolare del gruppo. Rappresenta forse un tipo della Regione Partica. È una giovinetta vestita di corta tunica, con balteo, che dalla spalla destra scende attraverso il seno. Le gambe sono protette da uose di cuoio, fermate da una fila di bottoni. La mano destra sostiene uno stendardo di cavalleria, la sinistra è perita; ma dalle traccie dei puntelli può dedursi, che sostenesse un arco.
Rodolfo Lanciani.
All'Università della Sapienza, si svolge il Congresso Internazionale degli Orientalisti: "inaugurato nella sala degli Orazii e Curiazii, sulla vetta capitolina. Vi fu un sontuoso ricevimento in Campidoglio. L'offerse il municipio romano nei Musei capitolini. V'erano non solo i congressisti e le congressiste, ma anche signori e signore della società elegante, che dell'Oriente conoscono solo i re magi e i tappeti. In mezzo alle marsine spiccavano qualche abito prettamente orientale e le toilettes chiare delle belle signore e signorine. Fra le straniere, tutti guardavano una inglese, che vestiva una bizzarra toilette gialla, col trasparente d'argento, e con rose gialle sui capelli. Era m.rs Strong, archeologa grecista di Londra. S'intende che, anche în Campidoglio, chi faceva premuroso gli onori di casa era il prof, De Gubernatis, umile in tanta gloria."
Nuova sistemazione del Tabulario capitolino: "Il Tabulario è oggi trasformato in una specie di museo; vi sono raccolti molti bei frammenti di scoltura decorativa antica: sono colonne, basi, capitelli, cornici, pezzi di trabeazione ed altri, acimolati qua e là per Roma e quivi riposti per salvarli dalle intemperie 0 dalle ingiurie degli uomini. È una miniera, ove |’ archeologo studioso dei monumenti romani può pescare do. cumenti preziosi per la storin degli edifici urbani, ove il cultore della storia dell'arte può indagare le fasi dell’arte romana che raggiunse le più grandiose forme d ive. Tra questi esemplari meritano principale considerazione i due pezzi di trabeazione del tempio della Concordia e di quello di Vespasiano. E volgendo l'occhio alla ponente cornice terminale del Posidonium, del tempio di Nettuno in Campo Marzio (tempio di Adriano), quivi vicino esposto, si può confrontare con dei precedenti frammenti lo stile della sobria arte adrianea."
A seguito di un nuovo riodino delle collezioni archeologiche, viene demolito il Padiglione ligneo nel giardino caffarelli.
I frammenti della Forma Urbis Severiana vengono esposti nel giardino del Palazzo dei Conservatori.
Viene decisa la demolizione dell'aula ottagona realizzata all'interno del Cortile del Palazzo dei Conservatori. Sotto la supervisione dell'archeologo Rodolfo Lanciani, i reperti ospitati, vengono riallestiti nelle nuove sale espositive.
La Statua Equeste del Marco Aurelio viene smontata e spostata nei Musei Capitolini, per procedere ad un restauro. Viene lavata fuori e dentro, otturando con il piombo i fori presenti.
Inaugurazione del Museo Mussolini al Campidoglio, nuova sede della Galleria Comunale d'Arte Moderna e nuova sezione dei Musei Capitolini (dove sono trasferite le opere di scultura conservate nell'Antiquarium al Celio). Per l'esigenze espositive viene parzialmente ricostruito il Palazzo Caffarelli e sistemati i suoi giardini:
"Nel tratto già occupato dal Palazzo Caffarelli, dove il Comune di Roma ha cancellato, con una quasi totale demolizione, il ricordo degli abitatori teutonici, è stata messa alla luce una parte della platea del tempio di Giove Capitolino e sono stati ordinati due nuovi Musei con dedicazione al Primo Ministro Benito Mussolini. In pari tempo il Governatore di Roma, Filippo Cremonesi, coadiuvato dal Capo dell'Ufficio Belle Arti, Tomaso Bencivenga, ha voluto il restauro del Tabularium con opportuni abbellimenti.
Oggi, con l'ampliamento dei locali destinati ai Musei Capitolini, la suppellettile, talvolta preziosa, già custodita all’Orto Botanico del Celio, è stata sistemata sul colle che riassume la storia civile, religiosa e bellica di Roma.
Nel recentissimo ordinamento scientifico, compiuto dal prof. Settimo Bocconi, d'accordo con l'architetto Ghino Venturi, s'è tenuto conto d'una distribuzione il più possibile cronologica. La statua tutelare di Giove è stata collocata al sommo della platea del Tempio di cui furono dissotterrati i maestosi blocchi di tufo, nel salone centrale del nuovo Museo.
Attorno alla statua di Giove, stanno quelle dell'Azeradi Piazza Sciarra, dell'A sc/epio di Piazza Colonna. Alcune opere dell'età repubblicana sono riunite nella sala seguente: Affena di Castro Pretorio, l'Adoratrice in basalto, l'Aphrodite di Arles, l’Athena attribuita da alcuni archeologi a Timoteo; insieme alle due are ad Ercole e al dio agreste Vermino, al sepolcreto rozzo in peperino dei Tibicini.
La Protomoteca capitolina è anch'essa riorganizzata, e prenderà il necessario sviluppo. Vi figurano, insieme a numerosi «Ritratti » d’uomini grandi, di s simo valore artistico, due busti dovuti ad Antonio Canova: il Pontefice Pio VII e il musicista Domenico Cimarosa.
È stata pure ordinata ed esposta una raccolta interessantissima di acquarelli di Roesler Franz, di prevalente sapore topografico, gustosi talvolta anche per la sveltezza del segno e l'immediatezza della forma.
La scultura è rappresentata da un bronzo i Ercole Rosa, da opere di Duilio CambelGiovanni Prini, Attilio Selva, Arturo Dazzi, Alfredo Biagini, Sirio. Tofanari. Ritrattisti e anim slalternano per le sale. Ci son pure il Nicolini e il Brozzi, il Cataldi e il D'Antino.
La Sezione del bianco e nero è scelta, non numerosa: essa avrà certo un notevole incremento in seguito. E se il Comune di Roma non darà vita ad un Museo delle Arti decorative che considero necessario, in queste nuove raccolte capitoline che arricchiscono Roma d'altre attrattive estetiche, dovranno pure ere collocati i migliori prodotti delle arti applicate.
Nelle quali è la ragione prima, la salvezza dell'arte italiana."
Irnerio
Il Duce Mussolini inaugura l'Antiquarium Comunale dopo i nuovi lavori di ampliamento del vecchio Magazzino archeologico. I frammenti della Forma Urbis sono trasferiti dai Musei Capitolini. Gli spazi espositivi sono organizzati concentrando il discorso museografico sulle arti decorative e quelle che allora venivano considerate come “arti minori”, ivi trasportate dal Palazzo dei Conservatori. Secondo Antonio Muñoz, responsabile del nuovo allestimento: “Il criterio che ha guidato l’ordinamento delle raccolte è stato prevalentemente estetico: le opere d’arte sono riunite secondo la materia in cui sono eseguite: una sala raccoglie i vetri, un’altra i bronzi, una terza gli avorii e gli ossi, due le terrecotte”.
Avviati dei lavori di costruzione di un corridoio che collega Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo passando sotto Piazza del Campidoglio. Sono scoperti altri ambienti delle insule dell'Ara Coeli e i resti del Tempio di Veiove, preservato dalla distruzione per il progressivo accumulo delle fondamenta degli edifici che sorsero sul Campidoglio. Nelle vicinanze viene trovato anche un tesoretto formato da 77 monete d'argento delle prime serie romano repubblicane, e da esemplari celtici e magnogreci.
IV giorno di visita di Adolf Hitler a Roma. A causa del maltempo viene rimandata la partecipazione all'esercitazioni a Furbara e Santa Marinella. Guidati sempre da Ranuccio Bianchi Bandinelli, i due gerarchi visitano la mattina nuovamente la Mostra Augustea della Romanità, poi i Palazzi Capitolini, Castel Sant'Angelo. Alle ore 16.30 il corteo si dirige alle Terme di Diocleziano (dove si trova l'Ara pacis) e poi alla Galleria Borghese. A sera partecipano al banchetto organizzato a Palazzo Venezia, a cui segue un discorso dei due gerarchi alla folla, dal balcone del palazzo.
In seguito ai lavori di realizzazione della galleria della metropolitana (che avrebbe collegato la Stazione Termini al nuovo quartiere dell'esposizione Universale), cede il terreno sotto l'Antiquario del Celio, creando scollamenti di interi settori dei muri perimetrali e vistose crepe. I le collezioni ed i materiali esposti vengono trasferiti nel vicino Palazzetto dell'Orto Botanico del Celio. I frammenti della Forma Urbis sono trasferiti ad un un deposito di Palazzo Caffarelli.
In occasione del Natale di Roma, il Duce Mussolini inaugura il nuovo pavimento di Piazza del Campidoglio, che sostituisce la precedente sistemazione, costituita da semplici guide radiali in travertino che, partendo dalla statua imperiale suddividevano l'ovato in otto settori. La nuova pavimentazione stellare è realizzata, su iniziativa di Antonio Munoz, in base a un'incisione del 1567. Viene inoltre inaugurato il nuovo collegamento tra Palazzo Senatorio e quello dei Conservatori.
I frammenti della Forma urbis sono trasferiti dal deposito di Palazzo Caffarelli ad un altro magazzino a Palazzo Braschi.
Le collezioni del Museo Artistico Industriale sono smembrata fra il Comune e vari istituti museali di Roma. A Palazzo Barberini, viene conservato il nucleo principale, di circa duemila oggetti, in particolare ceramiche, vetri, stoffe e sculture lignee. Al Museo di Palazzo Venezia giungono preziosi frammenti marmorei duecenteschi, dalle stoffe copte, dalle maioliche, dalle statue lignee, dalle serrature e dagli elementi di arredo. I reperti archeologici sono invece inviati ai Musei Capitolini.
Ai Musei Capitolini fino al 31 dicembre si svolge la Mostra Enea nel Lazio: archeologia e mito.
La statua equestre di Marco Aurelio torna restaurata in Campidoglio. Viene posta in una sala dei Musei Capitolini.
In occasione della ristrutturazione di settori dei Museo Capitolini, vengono trasferite centinaia di sculture negli ambienti ristrutturati della prima centrale elettrica pubblica romana all'Ostiense. Viene allestita per l'occasione una mostra dal titolo "Le macchine e gli dei".
Inaugurazione della cosidetta esedra di Marco Aurelio, nuovo spazio espositivo nel giardino romano di Palazzo Caffarelli. In occasione del rientro ai Musei Capitolini della parte più significativa delle opere in deposito allo spazio Montemartini, si decise di confermare l'ex centrale come spazio espositivo per le collezioni di recente acquisizione.
1925
Piante dei Musei Capitolini
1911
Aldo Molinari
L'ammiraglio Shimamura visita i Musei Capitolini
L'Illustrazione Italiana 1911
1907
Pianta del Palazzo dei Conservatori
1907
Pianta del I piano del Museo Capitolino
1898
Ricevimento ai Capitolini per il Cinquantenario dello Statuto
L'Illustrazione Italiana 1898
1838
Gaetano Cottafavi
Sala del Gladiatore ai Musei Capitolini
Roma nell'anno MDCCCXXXVIII
1697
Pietro Santi Bartoli
Urna Sepolcrale di Agrippina
Gli antichi sepolcri overo mausolei romani et etruschi trovati in Roma e altri luoghi celebri