Data: 1888 / 1957
Codice identificativo monumento: 681
Il principe Camillo Borghese acquista la villetta Garroni già Olgiati in vocabolo villa Bevilacqua per il prezzo di scudi 6750 e l'annette al suo parco suburbano.
Deliberazione del Consiglio comunale per realizzare un nuovo ponte tra Ponte Sisto e l'Isola Tiberina che sarà dedicato a Garibaldi.
Negli scavi dell'alveo del fiume, e precisamente nel luogo ove si sta praticando la fondazione del pilone centrale del nuovo ponte alla Regola, mediante l'approfondimento di cassoni ad aria compressa, si scoprì una statua di bronzo, di bellissima modellatura, rappresentante Bacco giovinetto.
La statua poggia su pianta cilindrica con guscio e toro, di m. 0,525 di diametro e m. 0,075 di altezza. La figura misura m. 1,58; insiste sulla gamba destra, ed ha il ginocchio sinistro alquanto piegato.
Con la destra un poco distesa in avanti, doveva reggere un orciuolo, che manca; con la sinistra regge il tirso, che è stato ritrovato a pezzi d'a ricongiungersi senza mancanza di sorta.
La testa con acconciatura muliebre vaghissima è coronata di edera, con vitta sulla fronte, ornata di triaugoletti alternativamente di rame e di argento. Le due ciocche scendenti sulle spalle sono riportate. Gli occhi sono di marmo palombino, le labbra intarsiate di rame. Nel collo e nelle spalle vedonsi vari tasselli, per riparare ai difetti della fusione.
Da alcune impronte di saldature che rimangono sulla pianta si deduce, che il simulacro del nume giovinetto fosse accompagnato da una figura di pantera, accovacciata presso la gamba destra.
Questa rara opera di arte , di cui si darà una riproduzione , appena ne sarà finita la ripolitura, è singolarissima per questo, che ha dietro il ginocchio sinistro l'impronta di una moneta, la quale secondo si può argomentare dallo stato presente del bronzo, sembra un aureo del primo secolo dell'impero, impresso nella cera prima della fusione.
Vicino alla statua si trovò una patera di bronzo di m. 0,40 di diametro, con bordo 0 battente elegantissimo.
Dentro l'istesso cassone, e a poca distanza dal punto nel quale si rinvenne la statua, sono stati ritrovati due scaglioni di cippi terminali rettangoli di travertino, larghi nella fronte m. 0,42 grossi m. 0,15. Nel primo è incisa l'epigrafe:
M AGRIPPA PRIVAT ITER
Nel secondo poi leggesi il titolo:
SEPTVMIVS ABINVS AED CVRAREAS ACIPPO AB TIBERIM ATTRIB
Rodolfo Lanciani.
Il Consiglio Comunale delibera sulla Toponomastica di Roma approvando il nome del Ponte Umberto I (già proposto nel Consiglio Comunale del 28 Ottobre) e decidendo sui Ponte Regina Margherita e Ponte Garibaldi.
Inaugurazione di Ponte Garibaldi, in contemporaneamente all'apertura di Via Arenula.
Dalla draga Sirena, che espurga l'alveo presso il nuovo ponte Garibaldi, furono estratti i seguenti frammenti epigrafici: Lastra marmorea, opistografa, di m. 0,45 X 0,17. In un lato leggesi : SIVNVENIVIIST ARVLONIVSQE PHILOGAMV sic ENOCTEMQVE LVCIAT, nell'altro: CRVM ELIANVS
Piccolo frammento di travertino, di m. 0,20 X 0,15, in cui si veggono questi pochi resti di un titolo votivo: exVISO VS C L
Giuseppe Gatti.
La SRTO attiva una nuova linea a trazione elettrica, dalla stazione di Trastevere alla stazione Termini (in trazione elettrica mista, con filo aereo e accumulatori in via Nazionale, attraverso piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio Emanuele, via di Torre Argentina, via Arenula, ponte Garibaldi, piazza d'Italia e il viale del Re).
Nomina una Commissione d'inchiesta per indagare sul recente crollo dei muraglioni presso il lungotevere degli Anguillara. Si discutono nuove proposte tra cui nuovamente quella di eliminare l'isola interrandone il braccio sinistro.
Il Ministro dei Lavori Pubblici boccia definitivamente l'eliminazione dell'isola, come possibile soluzione al recente crollo del muraglione sul Lungotevere degli Anguillara. L'ingegnere Luigi Cozza individua nell'errata distribuzione delle acque tra i due rami ai lati dell'isola, la causa dell’erosione e del crollo del muraglione. Dopo aver ricostruito il tratto danneggiato, viene riattivato il ramo sinistro ormai interrato. A Ponte Cestio, viene ridotta la sezione del fiume alla larghezza dell'arcata centrale con la costruzione di due briglie sotto gli archi laterali. Con lo scopo di limitare l'effetto di dragaggio (erosione) del fondo del fiume, viene anche realizzata una soglia di rallentamento della corrente sotto l'arco centrale.
Apposta una targa commemorativa dei Trentini, in ricordo della battaglia di Bezzecca, sulla spalletta del Ponte Garibaldi:
"Si compì in Roma, una modesta ma altamente patriottica cerimonia, alla quale, se il momento politico e le circostanze attuali non concessero (da parte delle antorità costituite) di dare un carattere ufficiale e solenne, non fu per questo meno commovente ed intima manifestazione di amor patrio e di alti ricordi di riconoscenza e d’idealità la più pura.
I Trentini residenti in Roma, per mezzo del loro Circolo Trentino di Roma, avevano ideato di apporre, sul ponte Garibaldi, alla coJonna onoraria che allo sbocco di esso nel Trastevere, reca in lettere di bronzo i nomi di Volturno e di Bezzecca, una targa commemorativa che ricordasse implicitamente la giornata del Volturno, decisiva per le sorti della nuova Italia e che fu vinta con l'erdico sacrificio del maggiore trentino Pilade Bronzetti ed esplicitamente quella giornata di Bezzecca che, nella campagna del 1866, diede per un momento il Trentino alle armi italiane, a quelle armi garibaldine che poi, all'ordine ricevuto, dovettero ritirarsi col famoso obbediseo, di Garibaldi.
Raccolto il piccolo fondo necessario, si voleva apporre la targa lo scorso anno, nella propizia occasione del centenario dell'Eroe dei due Mondi, ma varie cause fecero differire tutto.
Ora il Comune di Roma, con deliberazioni di Giunta, concesse il permesso dell'apposizione di essa, e perciò, l'inaugurazione ebbe luogo sabato 18 luglio.
Rappresentava il Municipio il cav. uff. Pompeo Colonnelli, direttore dell’Ufticio Comunale di Storia ed Arte, al quale, da parte della Commissione dei Trentini, la targa venne consegnata, con poche ma concettose parole.
Era presente un piccolo nucleo di persone, tra le quali i rappresentanti della Società superstiti garibaldini Giuseppe Garibaldi, della Società fra i reduci delle patrie battaglie, della Società Giuditta Tavani Arquati, e del Convitto Nazionale di Roma.
La targa, in bronzo antico, opera dello scultore romano; Ginseppe Guastalla, semplicemente e gustosamente modellata, fascia la colonna, per metà della sua curva, è ornata di un fascio romano e di rami di quercia, e non disdice alla semplicità della colonna.
Posta immediatamenta sotto l'epigrafe di Bezzecca, reca seritto: I Trentini Nel centenario dell'Eroe."
Ponte Garibaldi subisce un abbassamento dell'arcata sinistra di 13 centimentri, che comporta un sua radicale restauro.
Si avviano i lavori di restauro di Ponte Garibaldi, con l'ampliamento e la ricostruzione in cemento armato delle campate, l'allargamento della carreggiata (la cui larghezza passa a 23 metri) e la messa in opera di nuove ringhiere parapetto.
Con lo scopo di migliorare il bilanciamento dei flussi del Tevere presso l'Isola Tiberina, si avvia il prosciugamento del ramo sinistro, in modo da avviare la costruzione di una soglia mobile a monte del Ponte Fabricio.
Si concludono i lavori per la realizzazione delle nuove soglie mobili nel ramo sinistro dell'Isola Tiberina. L'acqua torna a scorrere sotto Ponte Fabricio.
Adelina Seidini (attivista contro lo sfruttamento della prostituzione) si toglie la vita gettandosi da Ponte Garibaldi. Era giunta a Roma per protestare per avere la cittadinanza italiana, ma dopo una protesta, le avevano dato il foglio di via da Roma.
Il pilone centrale è collegato all'Isola Tiberina tramite una banchina artificiale.