Data: 1610 / 1789
Codice identificativo monumento: 6814
Papa Paolo V avvia la costruzione dell'Acquedotto dell'Acqua Paola. Il progetto, attraverso il ripristino di antiche condotte dell'Acquedotto Traiano, permetterà l'approvvigionamento idrico delle zone del Gianicolo Trastevere.
Entrata in funzione dell'Acquedotto dell'Acqua Paola. Lungo oltre 57 chilometri, l'opera è costata 400 mila scudi, grazie anche alle gabelle su carne e vino.
Papa Clemente X accorda al duca Flavio Orsini la facoltà di immettere mille once d'acqua dal lago di sua proprietà nell'acquedotto Paolo (appartenente alla Camera Apostolica), in cambio la somma di venticinquemila scudi. Mescolandosi con quella del lago, l'acqua nella condotta perde l'originaria purezza delle fonti, tanto che a Roma si diffonde il detto popolare "valere quanto l’acqua Paola". (Archivio di Stato di Roma).
Lavori di restauro ai condotti di captazione nel Lago di Bracciano da parte dell'architetto Andrea Vici, per conto di Monsignor Giuseppe Vai, Presidente dell'Acqua Paola.
Per una nuova siccità del Lago di Bracciano, si decide la chiusura delle bocchette di sfioro del fiume Arrone, causando il mancato funzionamento della vecchia mola a grano di proprietà della famiglia Grillo-Mondragone.