Data: 1933 / 1937
Codice identificativo monumento: 7127
Con deliberazione viene affidato all'impresa Romeo Cametti l'appalto per la realizzazione di quattro padiglioni in cemento armato da adibirsi ad uso di ricovero diurno per l'infanzia abbandonata. Rientravano nella categoria delle scuole all'aperto, per la loro particolare struttura e organizzazione, realizzati con i fondi del Comitato Romano di Organizzazione Civile costituito durante la prima guerra mondiale per provvedere ai bisogni essenziali della popolazione, con il fine umanitario e civile di ospitare i bambini in età compresa tra i quattro e i tredici anni privi di genitori o in stato di abbandono, per fornire loro una completa assistenza sia educativa e morale che igienico-sanitaria:
« L'Amministrazione comunale con provvida iniziativa ha deliberato la rapida costruzione di quattro padiglioni per l'assistenza diurna all'infanzia abbandonata. I quattro padiglioni saranno costruiti con sistema speciale dalla ditta Cametti Romeo saranno a un solo piano e copriranno ciascuno una superficie di metri quadrati 364 circa comprendendo anche una zona di terreno libera da costruzioni per i giuochi e gli esercizi ginnastici.
Essi sorgeranno su aree comunali nelle seguenti località: 1. Quartiere Testaccio area del magazzino selci; 2. Quartiere Appio area comunale a sinistra di chi esce dalla porta S. Giovanni; 3. Quartiere Prati area in via Stefano Porcari; 4. Quartiere Trastevere area al viale del Re presso il palazzo degli esami.
Tali località peraltro non sono state tutte determinate in via definitiva. I lavori dovranno essere compiuti entro quattro mesi dalla consegna di ciascun terreno.
E sappiamo che le prime consegne stanno già avvenendo. I padiglioni saranno corredati dell impianto dei servizi sanitari delle cucine dell acqua ecc e per ciascuno di essi è prevista la spesa di L 125.000. L'ottima iniziativa incontrerà certamente la maggiore simpatia e ci auguriamo che essa sia al più presto tradotta in realtà come ce ne dà particolare affidadamento il personale interesse che vi preso il sindaco sen Apolloni. »
Situazione dei lavori per i quattro padiglioni che avrebbero dovuto sorgere rispettivamente nel quartiere Appio, in Testaccio, in Trastevere e in area in fondo al Corso Vittorio Emanuele.
« Per ciascuno era prevista una spesa L. 125.000 compresi gli impianti sanitari per le condutture dell'acqua ecc. Si cominciarono subito i padiglioni Trastevere Viale del Re e a via Galvani; più tardi per difficoltà in sorte nella scelta dell'area del terzo nel quartiere di San Giovanni (Padiglione Margherita).
Tutti e tre sono inaugurati. Senonchè è stata supearata la spesa per i quattro padiglioni di modo che sembra che si rinunci almeno per ora alla costruzione del quarto. L'impresa Cametti è stata veramente encomiabile per la celerità con la quale ha eseguito l'appalto. I padiglioni Infantiae Salus rappresentano una iniziativa che ci auguriamo abbia meritata fortuna. »
Il Duce Mussolini rifonda i Fasci giovanili di combattimento e l'Opera nazionale Balilla in una nuova istituzione, la Gioventù italiana del littorio, con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell'ideologia del regime.
Inaugurazione della Casa della GIL a Trastevere.
Decreto del Capo del governo per la ristrutturazione della Gioventù italiana del littorio, ridenominata Gioventù italiana. Viene nominato un commissario per provvedere alla conservazione e temporanea amministrazione del patrimonio dell'ex GIL.
Con la legge n. 764 viene soppressa la Gioventù italiana (ex GIL). Gli immobili dell'ente passano al demanio e il personale alle regioni o in altre pubbliche amministrazioni.