Codice identificativo monumento: 7157
La duchessa Maria Anna di Savoia, dopo aver acquisito la tenuta di Tor Marancia, avvia sotto la direzione del marchese Luigi Biondi (soprintendente e conservatore dei beni della Principessa) una campagna di scavi archeologici, considerando "alcune voci ch'erano andate attorno di sculture trovate dal duca don Luigi Braschi, precedente possessore, e di pavimenti scoperti a fior di pelle dai contadini"
Nella tenuta di Tor Marancia sulla via Ardeatina, gli scavi della duchessa Maria Anna di Savoia riportano alla luce gli avanzi di due ville attribuite (come indicato dai bolli della proprietaria stampato su le tubature in piombo) a Munatia Procula (a nord nei pressi delle catacombe di Domitilla) e di Numisia Procula (a sud nei pressi della cava) di Tormarancia). I resti conservano un importante ciclo di mosaici che vengono acquistati da Pio VII e pavimentati nel Braccio Nuovo ai Musei Vaticani. Il resto del materiale di scavo viene utilizzato per adornare la residenza romana della duchessa, il palazzo Guglielmi a piazza Paganica.
La duchessa Maria Anna di Savoia, parte per Torino e con un lascito dona i “Monumenti amaranziani” al papa, in segno di riconoscenza verso il pontefice e verso la città che l'aveva accolta; tutti i materiali, «eccettuati quelli collocati nel cortile e nelle scale del palazzo» passano ai Musei Vaticani, raggiungendo i grandi mosaici della villa, già collocati nel Braccio Nuovo. I marmi sono addossati alle due pareti, un mosaico rappresentante provviste di cucina viene appeso sotto la finestra che guarda i Giardini, le nove pitture raffiguranti delle figure danzanti furono incastrate nei muri.
Scavi della Sovrintedenza Archeologica nella Villa dei Numisii. I reperti sono interrati.
Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali emana il provvedimento di tutela che dichiara di importante interesse ai sensi della L.1089 del 1939 l’area sulla quale insistono i resti di una villa romana, c.d. Villa dei Numisi, situata nella Tenuta di Tor Marancia.