Data: 1907
Codice identificativo monumento: 7197
Nell'area della già Villa Patrizi, mentre si scavano le fondamenta della nuova Sede della Direzione generali delle Ferrovie, vengono scoperte antiche cavità nei banchi di tufo:
Sono stati riconosciuti quattro strati le quote dei quali furono esattamente determinate mediante una serie di scandagli eseguiti dalla Cooperativa edilizia.
Questi pozzi di esplorazione, corrispondenti nelle misure e nel sito ad altrettanti piloni di fondamento dei fabbricati da costruirsi, furono spinti dalla quota media di m. 64 s m. (che era quella della villa Patrizi) alla quota di m 40 circa.
A questa profondità, non essendo più possibile abbassare gli scandagli con mezzi ordinari, fu mestieri ricorrere all'uso della trivella, la quale toccò nei singoli pozzi la quota media di m. 30 sul mare inferiore di ben 34 metri a quella della villa predetta:
1) quota 40,30 - 43,00 m.: si è trovato un banco di tufo lamenare cinereo solcato da gallerie rettilinee perfettamente squadrate, latomie antichissime non posteriori all'epoca dei Re.
2) quota 46,50 - 49,00 m.: si è trovato un banco di pozzolana solcato da gallerie irregolari quali cioè usavano scavare i fossori del Cinquecento.
3) quota di 53,20 - 55,30 m.: si è trovato un banco di tufo granulare o pozzolanella, nel quale sono scavate le catacombe di Nicomede e altre gallerie d'estrazione non anteriori al secolo XVI
4) quota di 55.00 m.: le più profonde vestigia di costruzioni romane (prescindendo dalle latomie).
5) quota di m 60,30 - 63,75 m.: antiche fabbriche sopraterra, strade, sepolcri, ville, case ecc, scoperte nello sbancamento del suolo di scarico
6) quota di m 60,30 m.: il piano dei sotterranei del nuovo palazzo delle Ferrovie.
Latomie profondissime: Per determinare l'età approssimativa delle latomie alla quota di m. 40.00-43,00 s. m., vi sono due mezzi, cioè il paragone con altre che offrano uguali caratteristiche tecniche, in identici banchi di materiale tufaceo grigio, e la cronologia delle fabbriche romane nelle o per le quali si è fatto uso del materiale predetto.
Il paragone non è difficile: le latomie scoperte alla quota di m. 40-43 sono identiche nella tecnica del taglio delle gallerie, nel loro inerociarsi al angolo retto, nel sistema del distacco dei blocchi, nella misura dei blocchi stessi alle latomie di Vigna Querini, salvo che queste ultime erano a cielo aperto, mentre le nostre erano sotterranee.
Cave di Pozzolana: alla quota di m. 46,50-49,00. È cosa accertata dai fatti che sono per esporre come tutta la superficie del sottosuolo urbano e suburbano, a partire dalle Quattro Fontane sino al viale della Regina, sia per forata da latomie di pozzolana, scavate senz'ordine, senza precauzioni di sicurezza, senza rispetto alcuno alle fabbriche del soprassuolo, nei secoli XV-XVII.
Gallerie di Pozzolanella: Questo strato alla quota di m. 53,20-55,30, è di poca importanza. Disprezzato dai pozzolanari del rinascimento per la cattiva qualità del materiale, se ne valsero i seicentisti e i settecentisti quando non c'era. più altro da scegliere nelle vicinanze immediate della città. In questo banco di pozzolanella, furono scavate sulla fine del secolo III, le piccole catacombe di Nicomede.
1918
Pianta delle gallerie sotto Villa Patrizi
1918
Pianta del Palazzo delle Ferrovie
1918
Pianta delle gallerie sotto Villa Patrizi
1918
Pianta dei ruderi nell'Ex Villa Patrizi
1918
Sezione della Cava di Villa Patrizi
1918
Sottosuolo dell'Ex Villa Patrizi
1918
Pianta della zona archeologica del Palazzo delle Ferrovie