Codice identificativo monumento: 733
I censori Spurio Servilio Prisco e Quinto Clelio Siculola, avviano la costruzione delle nuove mura difensive. La costruzione durò oltre 25 anni.
La nuova cinta, estesa circa 11 km, include circa 426 ettari di territorio. Al Campidoglio (già protetto da una fortificazione propria, l'arx capitolina), furono collegati Quirinale, Viminale, Esquilino, Celio, Palatino, Aventino e parte del Foro Boario, sfruttando, dove possibile, le difese naturali dei colli.
Le mura sono alte circa 10 metri e spesse circa 4 metri, in alcuni tratti ulteriormente protette da un fossato largo mediamente più di 30 metri e profondo 9.
Il tratto pianeggiante (e più indifeso) tra Quirinale ed Esquilino, lungo un chilometro, viene rafforzato con un aggere (agger), un terrapieno largo più di 30 metri.
Aprendosi la nuova via delle Finanze, fra l'estremità superiore della via da S. Niccolò di Tolentino e la via Venti Settembre, è stato scoperto ed attraversato il muraglione serviano, in condizioni che permettono di studiarne la costruzione in modo più perfetto che altrove.
La grossezza del muro varia da m. 2,i>8 a m. 3,13. Nella parte interna, nella parte cioè che regge il terrapieno artificiale di vigna Spithover, è costruito coi
consueti tufi giallognoli di s. Saba: nella parte esterna, il muraglione è fasciato con tufi lamellari cenerognoli delle cave di Vigna Querini. I tufi gialli sono grossi, come sempre, 59 centimetri, e lunghi in media m. 1,30 : i tufi del paramento esterno, sono alti da 24 ai 27 centimetri, e lunghi circa 50.
Il muraglione era alto in origine non meno di m. 8,33, tale essendo l'altezza del terrapieno artificiale da esso muraglione sostenuto. Ora rimangono soltanto sette ordini di pietre, dell'altezza complessiva di m. 4,13.
Il terrapieno serviano è stratificato diversamente. Nella parte piìi bassa, e per l'altezza di soli m. 1,20, gli strati (argille bianche, grigie, gialle) sono perfettamente orizzontali, e contengono, notevole a dirsi, frammenti di terracotta, simile a quella onde sono impastati i cilindri funebri donati dal sig. Giuseppe Spithover al Museo Urbano.
Nella parte più alta, gli strati del terrapieno sono inclinati alla orizzontale di 50°, e non contengono frammenti di terracotta.
Rodolfo Lanciani
1888
Tratti delle Mura serviane
Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma
1874
John Henry Parker
Horti Sallustiani
The Archeology of Rome
1851
Luigi Cavalieri
Orti di Sallustio
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1823
Veduta del Casino Barberini
1762
Giovan Battista Piranesi
Reliquiae substructionum et anteridum moenium veteris Urbis
Campus Martius Antiquae Urbis