Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 7707

Cronologia

1936

In seguito a lavori per la costruzione del Villino Savorgnan di Brazzà nei giardini di Palazzo barberini, vengono scoperti i resti di un edificio del II secolo, la cui parte occidentale era stata trasformata in mitreo nel III secolo.

Descrizione

Lo scavo mostra i resti di un edificio del II secolo, la cui parte più occidentale, è stato trasformato in mitreo nel III secolo.

Il santuario è costituito da un ambiente ampio 11,85 x 6,25 metri, coperto con volta a botte dotata, ai due lati, di due banconi ove i partecipanti al rito stavano sdraiati. L'elemento di maggior interesse del santuario è la decorazione sulla parete di fondo, caratterizzata da un affresco rappresentante le storie di Mitra sulla parete di fondo.

Il riquadro centrale presenta la classica scena di tauroctonia: Mitra uccide il toro, il cui sangue è succhiato da un cane e un serpente, uno scorpione gli punge i testicoli. Ai lati si trovano i due gemelli dadofori Cautes (il giorno) e Cautopates (la notte), che assistono alla scena reggendo le fiaccole. Il dio Mitra è rappresentato con il mantello che muovendosi mostra all'interno il disegno di sette stelle. In alto due linee curve indicano la volta celeste, entro le quali sono rappresentati i segni zodiacali. Ai lati il sole e la luna. Al centro il dio Chronos, rappresentato con una testa di leone, stante sul globo e avvolto dalle spire di un serpente (che rappresentano le spire del tempo, quindi l'eternità).

Ai fianchi della scena centrale si trovano dieci quadretti di dimensioni variabili su due fasce verticali, che raffigurano la storia sacra di Mitra (a sinistra dall'alto in basso e poi a destra dall'alto in basso): Zeus che fulmina i Giganti; Oceano o Saturno; Mitra che nasce dalla roccia; Mitra che fa scaturire l'acqua da una roccia colpendola con una freccia; Mitra che trasporta il toro; Mitra inginocchiato intermediario tra cielo e terra; Mitra sottomette Helios; Patto di alleanza tra Mitra e il dio Sole; Mitra che sale sulla quadriga di Helios; Banchetto mistico delle due divinità con la carne del toro ucciso.

Nel bancale di destra vi è una piccola lapide in cui è indicato il nome del fedele che ha donato la struttura al “dio invitto”.

Davanti all'affresco vi è un'ara traforata usata per i sacrifici.

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