Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 8872

Cronologia

1866

Nell'estate, facendosi eseguire dai sigg. fratelli Ceccarelli alcuni lavori che denudarono di terra parte dei muri antichi sorreggenti il casino, a pie’ di essi ed alla profondità di pochi palmi si scoperse una gran tavola di marmo interamente scritta che senza fallo avea un giorno appartenuto al rivestimento esterno dell'edilìzio (cf. de Rossi Bull, di arch. cristi 1866 p. 57 segg. e la mia illustrazione nello Hermes 1867 p. 37 segg. e negli Annali 1867 p. 247 segg.).

Essa richiamò di nuovo l'attenzione dei dotti a quel luogo che ad uno scavo sembrava promettere una messe scientifica non meno ricca che sicura. Pareva inoltre potersi cotal scavazione effettuare con spesa non molto grande; onde comunicatone il progetto al collega Mommsen, questi lo propose alla società archeologica di Berlino, parecchi membri della quale si dichiararono pronti a contribuirvi.

La cosa giunse puranche alle orecchie della Serenissima Regina Augusta di Prussia, la quale, coltissima protettrice qual'è d'ogni scientifica intrapresa, mise graziosamente una cospicua somma a disposizione del Mommsen. Per tal modo insieme colle esibizioni anzimentovate e con quanto lo stesso nostro Instituto poteva contribuirvi, sembrava che si avesse tanto da bastare almeno ad una investigazione che si volesse far presso all'edilizio rotondo suddetto.

Mi rivolsi quindi ai sigg. Ceccarelli, offrendo loro, se si risolvessero a far lo scavo, le somme necessarie, rinunciando fin d'allora a qualunque parte del profitto materiale che ne potesse ridondare, e non riserbandomi altro fuorché di avere ad essere il primo a pubblicare i monumenti da scoprirsi : su di che accordatisi col Reve¬ rendo capitolo de’ canonici di S. Maria in via lata, padroni diretti della vigna, ed ottenuto il permesso ministeriale, i Ceccarelli sulla fine del mese d'aprile 1867 misero mano ai lavori che, interrotti più volte per mancanza dei lavoranti che invece faticavano alla raccolta dei grani, furono poi a forza sospesi il giorno 13 luglio, atteso il gran caldo che obbligò tutti quei campagnoli avveniticci a fuggirsene via.

Fonte: Scavi nel bosco sacro dei Fratelli arvali. 1868. Wilhelm Henzen.

3/1898

Nuovi frammenti di tavole arvaliche. Sono stati acquistati pel Museo Nazionale Romano cinque pezzi di lastre marmoree inscritte, appartenenti alla celebre serie degli atti de' fratelli Arvali. Provengono certamente dal territorio suburbano, ma non si è potuto conoscere con precisione il luogo del trovamento. Considerando però il fatto che essi spettano a cinque diverse avole, di alcune delle quali furono già rinvenuti altri pezzi nel bosco arvalico al quinto miglio della via Campana, è lecito supporre che in quel medesimo sito siano stati rimessi all'aperto anche questi nuovi frammenti.

1. Frammento di m. 0,17X 0,16 X 0,025, col margine destro conservato; 2. Frammento (2) di m. 0,20X0,18X 0,025, anche col margine destro. Si ricollega certamente col frammento C.I.L- VI, 2033 (a), esistente nel Museo delle Terme Diocleziane, erroneamente attribuito all'epoca di Claudio, e col frammento C.I.L. VI, 2009 d ora perduto (c); 3. Frammento di m. 0,21 X 0,21 X 0,05 con margine a sin. e rozzo nella parte posteriore; inferiormente non c' è il margine, ma per certo la linea 7 era l'ultima della tavola, essendovi più giù spazio vuoto. Esso si distingue per l'altezza delle lettere (mm. 15); 4. Frammento di m. 0,18 X 0,30 X 0,60 con margine a sin. e nella parte posteriore non levigato. Per l'apparenza esterna, per i caratteri, e specialmente per le lettere T spesso in forma di I o di L, per la poca o nessuna correttezza, appartiene certamente agli atti dell’anno 78, dei quali possediamo già il principio con linee di 50-60 lettere (C.I.L. VI, 2056); P. Sallustius Blaesus fu appunto in quell'anno magister suffectus dal 1° di marzo; 5. Frammento di m. 0,10X 0,13 X0,04 con margine superiormente, e non levigato nella parte posteriore.

D. Vaglieri.

Fonte: Notizie degli scavi di antichità

Stampe antiche

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