Codice identificativo monumento: 888
Nella basilica di S. Maria Nova al Palatino, giorno dell’Assunzione, dieci donne, guidate da Francesca Bussi Ponziani (detta Francesca Romana), si offrono come oblate della Vergine, retta dai monaci olivetani. Il piccolo gruppo delle compagne era costituito da esponenti delle famiglie più ricche e facoltose della nuova nobiltà cittadina, ma soprattutto legate alla nuova borghesia degli affari e dei commerci. Pur continuando a vivere nelle proprie case, esse si impegnavano, con l’oblazione, a una vita cristiana più perfetta, nella frequenza sacramentale, nelle penitenze, nelle opere di carità.
Le oblate di Francesca Ponziani, nel giorno della festa dell'Annunciazione, si trasferiscono nella nuova casa affittata presso la chiesa di Sant'Andrea dei Funari al rione Campitelli, all'ombra della Torre degli Specchi.
Papa Eugenio IV ricosce ufficialmente l'istituto fondato da Francesca Ponziani, concedendo alle oblate il diritto di possedere una casa, eleggersi una presidente, accogliere altre donne e scegliersi un confessore. Francesca affida la cura della comunità a tre procuratori: il sacerdote Giovanni Mattiotti, l’olivetano Ippolito, il francescano Bartolomeo Bondi, figure in un certo senso speculari ai tre intercessori celesti della nuova congregazione.
Approvazione dei monaci olivetani per l'istituto fondato da Francesca Bussa Ponziani.
L'abate generale dei monaci olivetani, fra Battista da Poggibonsi definisce i rapporti giuridici tra l’ordine di Monte Oliveto e le suore, cui veniva concessa una larga autonomia anche riguardo all'accettazione delle nuove oblate. Rimaneva al priore di S. Maria Nova il diritto di ricevere l’oblazione e il dovere di dare alle suore una sepoltura onorevole nella basilica.
Lavori murari al refettorio affidati dalle do(m)pne de la beata Fran(ces)ca poste a la Torre de Specchio, ad un certo mastro Salvato deAndrea de Torcho, il quale pigla ad fare uno refectorio ne la casse de la (con)gregat(i)o(n)e de le do(m)pne. [fonte archivio di Tor de’Specchi].
Subito dopo la sua elezione, Innocenzo X Pamphili, celebra la messa al convento di Tor de Specchi. Con particolare solennità, compone l’orazione per l'Ufficio di santa Francesca, tuttora recitata dalle oblate. Da questo momento inizia la consuetudine papale di venire a Tor de’ Specchi per la festa della santa.
Posa della prima pietra della sacrestia di Santa Maria de Corte a Tor de Specchi.
Inaugurazione della nuova sacrestia di Santa Maria de Corte a Tor de Specchi.
Il comm. Giovanni Battista de Rossi ha dato notizia, che restaurandosi una parte interna della casa delle nobili Oblate a Tor de' Specchi, sul lato che guarda la via Montanara, è tornato in luce un avanzo di campanile medievale.
È costruito a doppia finestra arcuata, con i pilastrini laterali scolpiti e con quello di mezzo decorato di musaico d'opera così detta cosmatesca. Spetta ad un'antica chiesetta che sorgeva a breve distanza da s. Maria de Curte, nel cui sito è costruita l'odierna chiesa di Tor de’ Specchi.
Giuseppe Gatti.
Giovanni XXIII visita il convento di Tor de Specchi.
Papa Paolo VI visita il convento di Tor de Specchi.Papa
In occasione delle celebrazioni del sesto centenario della nascita di santa Francesca Romana, si avviano i restauri dei monocromi nel refettorio di Tor de Specchi. I lavori consistitono nella rimozione dello spesso strato di materiale estraneo che ricopriva i dipinti e ne comprometteva lalettura.
Giovanni Paolo II visita il convento di Tor de Specchi.