Codice identificativo monumento: 9106
Antonio Bosio riscopre ed esplora le catacombe di Sant'Ermete sulla Salaria vecchia.
Il padre gesuita Giuseppe Marchi, scopre nella Catacomba di Sant'Ermete o Bassilla, la sepoltura sigillata del martire Giacinto.
Nel sotterraneo cimitero di s. Ermete, posto sotto la vigna del Collegio Germanico, alla sinistra della Salaria vetere, la Commissione di archeologia sacra ha compiuto in questi mesi alcune escavazioni.
È stata ritrovata la cripta dei martiri Proto e Giacinto, che fu scoperta nel 1845 e restò poi auovamente sepolta sotto le rovine; ed è stata sterrata l'antica scala che scendeva a quel santuario. Uno dei muri di questa scala si trovò restaurato in antico, e copriva uu loculo chiuso con la seguente lapide inscritta, dell'anno 400:
FELIX DICNA IVLIT PARVM MVNERA CRISTI ET SVO CONTVS HABVIT PER SAECVLA NOM E N LAETIFICVMRENOVANS PRIGINE TEAMPVS INFANDAQVCIENS ISTIVS I VRGI AECLI CERTVM EST INREGNIERQVEAMONA VIRECTA ISTVM CVM ELECTIS ERIT HABHlVM FRAEMIA DIGNA SEMPERETADSIDVAE BENEDICI PRO MVNERE TALI QVIVIXITAN LXIIII M VIII DDXXIII DEP VI IDVS lAN EL STILICONE CON
Le iniziali dei versi metrici ripetono il nome del defunto FELICIS: l'epitafio è inciso con incredibile numero di errori.
Un altro loculo a pie' della scala medesima si trovò chiuso con una pietra in forma di stela, col seguente titolo piii antico, volto verso l'interno del sepolcro: Pastor buono fra due pecore TOAAIA ACKAHNIAKH
Si rinvennero pure sedici frammenti dell'epigrafe posta dal prete Teodoro per ricordare la costruzione da lui fatta della scala predetta; la quale epigrafe era già nota per la copia conservata nel celebre codice Vat. Palat. 833. Il marmo originale è scritto in carattere filocaliano, ma con lievi differenze dal tipo delle iscrizioni del papa Damaso.
Il testo ne è il seguente: asplce descensum cerNES MIRAbiLE FACTum P ! sanctorum monumenta vDES patEFACTa sepuLCrHIS | martyris hic Proti tumulVS lACET ADQVE YACINTHI | quem cuim iamdudum tegERET MONS TERRA CALIGo | hoc Theodorus opus constRVCXIT PRESBYER INSTANS ut domini plebem opera MAIORA TENERENT P
Negli sterri delle gallerie cimiteriali fu trovato un grande capitello corinzio, di giallo antico; un frammento di vetro con figure graffite in oro e col nome fLORVS , e le seguenti lapidi inscritte:
a) grande lastra di marmo, servita per mensa di arcosolio, e probabilmente proveniente da un sepolcro pagano della via Salaria: hic SITA SVNT PIA NATORVM DVA COR et MATRIS MYSERAE SEMPER DILECTAE MA NOMINA SVB TITVLO QVORVM PERSCRIPTA QVOS PATER INFELIX CONIVX MYSER IPS TE QVICVMQVE LEGIS PIETATIS NOMINE A CVM SIS MORTALIS QVAE SINT MORTAL ET PATRIAS ADMITTE PRECES ET PARCE S
b) lastra di loculo sepolcrale eristiano: VICTOR IN PA CE QVI VIXIT ANNOS XXX
c) simile: IENVARIATE CVM PACE
d) lastra in cui manca la parte, ove era scritto il nome del defunto fanciullo: IN PACE QVI VIXIT ANN III M IIII D Vini BONE MEMORIE FILIO DVLCISSIMO PATER BEN FEC
e) titoletto di loculo cimiteriale: PARENTEs fillio BONOSO FEcERVNT BENE MERENTI IN PACE ET IN REFRI GERIVM qVI VIXIT Ann. X
f) frammento di titolo simile: ...benemeRENTI IN Pace | ...lectORI TITVLi... | depositV VI ID....
In prossimità poi della basilica sotterranea è stato scoperto un cubicolo con arcosolio, decorato di pitture. Nel centro della volta vi si ravvisa il Buon Pastore, in ^ran parte perito; e ai quattro lati della volta medesima, la donna orante, il sacrificio d'Isacco, Daniele fra i leoni, i tre fanciulli in mezzo alle fiamme. Nella lunetta dell'arcosolio è rappresentata la moltiplicazione dei pani, con una colomba posata sopra un pilastrino. Il resto della decorazione è a riquadri arciiitettouici con gruppi di pesci e colombe.
Giuseppe Gatti.