Data: 1617 / 1900
Codice identificativo monumento: 9273
Prosegue la campagnia di scavi di Giacomo Boni al foro romano: viene dissotterrata la facciata della Curia; scoperto il Sacello di Venere Cloacina; demolizione della chiesa di Santa Maria Liberatrice; nuovi scavi nella casa delle Vestali; rimozione delle fasi imperiali del basolato all'altezza dell'arco di Tito:
"Ma non era soltanto una esigenza estetica quella che ha determinato la demolizione di Santa Maria Liberatrice. Come in tutte le opere d'interesse archeologico compiute dal ministro Baccelli in Roma, così pure questa, Ja più grandiosa di tutte, degli scavi del Foro è informata a due principii, che spesso vengono fraintesi e raramente vengono applicati di conserva: i resti dell'antichità servono all'indagine scientifica e all'arte e quindi l'uno dei principiî non deve sopraffare od escludere l’altro.
La demolizione di Santa Maria Liberatrice serve dunque anche alla scienza e noi ci attendiamo dalle sue fondamenta qualche nuova conquista per la topografia di Roma e per la storia delle chiese primitive. Essa occupava infatti il posto dell'antica Via nova, che scoperta in parte negli scavi del ministro Baccelli nel 1882, tornerà ora completamente in luce per mostrarci come, secondo dice Varrone, essa comunicasse col Velabro e come dal Foro si salisse al Palatino per la porta Romanula; è questo un punto molto oscuro della topografia del Foro.
Più fondate sono le speranze nel ritrovamento degli avanzi di un’antichissima chiesa cristiana che si debbono nascondere nelle fondamenta di Santa Maria Liberatrice e di ciò saranno lieti coloro che nella demolizione di una chiesa moderna han visto una specie di sconsacrazione dell'antica Roma e noi che in questo monumento primitivo del cristianesimo uscito dalle viscere delia terra all'aria libera, vediamo una pagina della storia della civiltà un saggio di quell'arte tornata bambina per rivivere una seconda volta nella città eterna.
E anche a proposito di questa antica chiesetta c'è controversia tra gli studiosi: alcuni credono che sia S. Maria antiqua, o S. Maria de inferno, la più vetusta delle chiese di Roma dedicata alla Vergine Maria, nel luogo stesso sacro alla Vergine dea pagana, a Vesta; la costruzione di essa risale a papa Silvestro nel primo quarto del IV secolo, altri che tale chiesa fosse ove sorse poi Santa Francesca Romana e perciò anche a risolvere questo problema della topografia di Roma cristiana sono utili gli scavi del Foro e la demolizione di Santa Maria Liberatrice."
Demolita per gli scavi archeologici nel 1900.
1893
anonimo
Foro romano
Corpus Inscriptionum Latinarum
1879
anonimo
Palatine Hill N. E. and Forum Romanorum
The Archeology of Rome
1840
Antonio Acquaroni
Nuova via Maurina
Ricordo di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Santa Maria Liberatrice
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Achille Pinelli
Santa Maria Liberatrice
1828
Luigi Rossini
Veduta dal campanile di S. Maria Nova - IV
I sette colli di Roma antica e moderna
1828
Luigi Rossini
Veduta del Foro Romano dal Campidoglio
I sette colli di Roma antica e moderna
1817
Giovanni Battista Cipriani
Tempio di Giove Statore
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1799
Giovanni Battista Cipriani
Pianta del Campo Vaccino
Vedute principali e più interessanti di Roma
1775
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Le rovine delle antiche Magnificenze di Roma
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Vedute delle quattro principali basiliche e monumenti di Roma nel XVIII secolo
1763
Giovanni Brun
Palazzo dei Cesari sul Monte palatino
Accurata e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma
1753
Giuseppe Vasi
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Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro III
1747
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1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Sito del Foro Romano
Vedute di Roma
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Campo Vaccino
Vedute di Roma
1742
anonimo
Rovine del Foro Romano
1705
Pieter Schenk
Forum Romanum
Roma aeterna
1686
Tiburzio Vergelli
Veduta del Campo Vaccino
Il Nuovo splendore delle fabriche in prospettiva di Roma moderna
1669
Giovan Battista Falda
Chiesa di S. Maria liberatrice in Campo Vaccino
Novo teatro delle Chiese di Roma date in luce sotto papa Clemente IX
1641
Israel Silvestre
Campo Vaccino
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1629
Giovanni Battista Mercati
Campo Vaccino
Alcune vedute et prospettive di luoghi disabitati di Roma
1615
Aloisio Giovannoli
Templus Iovis Statoris
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1613
Giacomo Lauro
Fori romani
Antiquae Urbis Splendor