Data: 1974
Codice identificativo monumento: 9364
10/6/1924
Alle ore 16.15, il parlamentare Giacomo Matteotti esce di casa a piedi, percorrendo il lungotevere Arnaldo da Brescia per dirigersi verso Montecitorio. Lo aspettano fermi in un'auto alcuni membri della polizia politica: Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo. Portato con forza nella vettura, il parlamentare riesce a gettare fuori il suo tesserino da parlamentare (che viene ritrovato da due contadini presso il Ponte del Risorgimento). A seguito della resistenza di Matteotti, Giuseppe Viola estrae un coltello e lo colpėsce sotto l'ascella e al torace, uccidendolo dopo un'agonia di diverse ore. Per sbarazzarsi del corpo i cinque girovagarono per la campagna romana, fino a raggiungere verso sera la Macchia della Quartarella, un bosco nel comune di Riano, a 25 km da Roma.
10/6/1974
Grazie ad una sottoscrizione pubblica, per ricordare i 50 anni dall'uccisione dell'onorevole Matteotti, viene inaugurato sul lungotevere Arnaldo da Brescia, nel punto esatto del rapimento, un monumento realizzato dallo scultore toscano Iorio Vivarelli.
Monumento in bronzo, alto sedici metri, rappresenta un groviglio di rovi o ossa umane, sulla quali svetta, alto come un pinnacolo, un germoglio che richiama la frase di Matteotti: voi uccidete me ma l'idea che č in me non muore.