1843: Il marchese Giovanni Pietro Campana scopre a Veio una tomba caratterizzata da due camere funerarie ricche di pitture (oggi quasi completamente scomparse). Nella prima, due figure di giovani a cavallo affiancati da animali e riquadri con motivi animali e vegetali; la seconda con sei grandi scudi.
Questa tomba deve il nome al marchese Giovanni Pietro Campana che la scoprì nel corso degli scavi da lui condotti alla metà dell'Ottocento. Databile alla fine del VII sec. a.C., è costituita da un lungo corridoio (il dromos), che conduce a due camere sepolcrali con banchine laterali.