Codice identificativo monumento: 9658
Viene aperto all'esercizio l'anello ferroviario sud, collegando le stazioni militare Tuscolana e Stazione Tiburtina.
Allo scalo di Roma Tiburtina, scoppia una bomba in un carro merci proveniente da Marsiglia. L'esplosione uccide due dipendenti delle ferrovie. Sono intercettati anche due plichi esplosivi diretti al Popolo d'Italia e al Corriere della Sera.
All'alba, gli Ebrei rastrellati nei giorni precedenti, vengono trasportati con autocarridal Collegio Militare in Via della Lungara, alla Stazione Tiburtina da dove partono alle 14.05 verso il campo di concentramento di Auschwitz.
Dalla Stazione Tiburtina perta un treno con un carico di 292 prigionieri (divisi in gruppi di 45 in vagoni piombati) diretti al campo di concentramento di campo di Dachau. I deportati provengono dalle retate precedenti nei quartieri del Pigneto e di Centocelle. 34 probabilmente fuggono durante il tragitto o la lunga attesa in stazione.
Nuovo bombardamento alleato degli scali ferroviari Ostiense e Tiburtino. Poco dopo le ore 19.30, Una bomba di circa 500 chili cade tra le vie Lago di Lesina ed Acherusio a circa 500 metri dalla clinica ostetrica Villa Bianca. Lo spostamento d'aria provocava il frantumarsi di tutti i vetri e gli infissi della Clinica, mentre crolla intieramente il padiglione Maternità adibito ad abitazione degli infermieri. Unica vittima il Prof. Dott. Giorgio De Maria.
Deragliamento ferroviario presso la Stazione Tiburtina, sulla linea Ancona-Roma. Una quarantina di contusi nel vagone di coda.
Cambiamenti nella tratta ferroviaria Roma Fiumicino Aeroporto. Nuovo collegamento ferroviario regionale, con capolinea alla Stazione Tiburtina (e fermate intermedie a Nomentana, Tiburtina, Tuscolana, Ostiense e Trastevere). Il collegamento rapido Leonardo Express, fa invece capolinea alla Stazione Termini.
Con delibera C.C. n. 92 viene approvata da parte della Giunta Rutelli la variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Roma denominata “Piano delle Certezze”, con cui si avvia concretamente il processo di costruzione del nuovo Piano regolatore della città. Il Piano da un lato trasforma a destinazione agricola o a verde pubblico una serie di comprensori edificabili secondo il vigente Piano Regolatore e definisce la cosiddetta «città consolidata»; dall’altro definisce i confini dell'ambito della città da completare e trasformare. Le iniziative chiaramente individuabili sono: l'accelerazione dei piani di zona in attuazione o da sbloccare alla luce del completamento dei sondaggi archeologici; l'avvio dei comprensori direzionali, a partire da quello di Pietralata per il quale sono già all'esame del C.C. gli strumenti urbanistici attuativi e di inquadramento; una serie di lottizzazioni convenzionate ormai giunte ad un avanzato stato istruttorio, l’accelerazione di una serie di importanti progetti urbani (Ostiense, le aree della Cristoforo Colombo, Tormarancia, Bufalotta, i progetti per le stazioni di Tiburtina, Ostiense, San Pietro) cui debbono accostarsi la rapida adozione sia della delibera di individuazione delle nuove aree per i programmi di edilizia pubblica (45.000 stanze), sia l’emanazione dei bandi per l'avvio dei programmi di recupero urbano sugli 11 ambiti individuati dall'Amministrazione Comunale (ex art. 11 della legge 493/93) e del bando per l’acquisizione di aree al demanio comunale, inteso come costituzione di una riserva di suolo comunale da utilizzare anche in funzione della concreta attuazione del principio della compensazione. Nel caso di Tormarancia, la compensazione urbanistica, dimostrerà di essere un micidiale fattore di moltiplicazione delle volumetrie da realizzare, visto che dagli iniziali 1,8 milioni di metri cubi si è passati ad un totale di 5,2 milioni, con un aumento del 200% circa.