Codice identificativo monumento: 9830
/3/537: Fallito il tentativo di prendere la città al primo assalto, le truppe di Vitige realizzano un accampamento in una zona dove le arcate degli Acquedotti Claudio e Marcio si inersecano ripetutamente. Per fiaccare gli assediati fa tagliare tutti gli antichi acquedotti che approvvigionavano d'acqua la città. I grandi impianti termali cessano definitivamente la loro funzione. Belisario, dal canto suo, fa murare gli sbocchi affinché non potessero essere utilizzati come passaggi per introdursi in città.
Le ultime rovine vennero sotterrate e distrutte all'inizio del Seicento con la costruzione di Palazzo Rospigliosi, un secolo dopo per l'edificazione del Palazzo della Consulta.
Dalle terme provengono le statue dei Dioscuri poste attualmente alla base dell'obelisco del Quirinale nella omonima piazza, due statue di Costantino (una oggi nella basilica di San Giovanni in Laterano e una sulla balaustra di piazza del Campidoglio), una di suo figlio Costantino II come cesare e le due statue (il "Nilo" e il "Tevere") poste come sfondo alla fontana di Palazzo Senatorio.