Pontefice
Nascita: 1468 Viterbo
Morte: 10/11/1549 Roma
Data elezione: 1534
1534-49 Pontificato
20/9/1493
II concistorio di papa Alessandro, dove sono nominati cardinali: Jean de la Grolaye de Villiers, Giovanni Antonio Sangiorgio, Cesare Borgia, Alessandro Farnese, Raymond Pérault, Ippolito d'Este.
1495
Alessandro Farnese, acquista il vecchio Palazzo Ferriz nei pressi di Campo dei fiori.
1514
Sotto la responsabilità di Antonio da Sangallo il Giovane, cominciano i lavori di ristrutturazione del Palazzo del Cardinale Alessandro Farnese.
13/10/1534
Alessandro Farnese viene eletto papa. Prenderà il nome di Paolo III Farnese.
1/11/1534
Il cardinale Alessandro Farnese viene consacrato papa Paolo III dal cardinale Innocenzo Cybo.
21/7/1535
Papa Paolo III conferma la Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo.
1536
Papa Paolo III ripristina per il carnevale i giochi di Agonee Testaccio. Il corteo di Agone è curato dal magister stratarum Latino Giovenale Manetti come rievocazione del trionfo di Paolo Emilio.
1536
In vista della visita a Roma dell'imperatore Carlo V, il Papa Paolo III incarica Antonio da Sangallo di predispone una via trionfale da Porta San Sebastiano fino al Foro Romano. La porta viene trasformata in un vero e proprio arco di trionfo, ornandola di statue, colonne e fregi. Ai lati sono erette due statue (una del Cristo, l'altra di San Pietro). Le due gnandi torri sono decorate con scene che ricordano il trionfo degli Scipioni e la sconfitta di Annibale. L'itinerario prevedeva la realizzazione di due rettifili, dalla porta San Sebastiano a San Sisto Vecchio e di qui (attraverso la vigna dei Benzoni, tra porta San Paolo e Santa Sabina e la vigna di Gennato Msffei) fino all'arco di Costantino, il secondo dalí'arco di Tito dhttamente ali'arco di Settimio Severo. Per migliorare il percorso del corte, viene demolita la chiesa di San Sergio e Bacco, adddossata all'Arco di Settimio Severo. Viene restaurata la chiesa di San Lorenzo in Miranda, ripristinando le forme originarie del tempio inglobato e rimuovendo le cappelle laterali e altre aggiunte. Alle falde del Palatino, vengono eseguiti complessi lavori, &cando, dopo imponenti opere di sostegno e temtzzamento.
5/4/1536
L'imperatore Carlo V giunge a Roma. Il corteo entra trionfalmente da Porta San Sebastiano alle ore 11. In testa marciano quattromila fanti spagnoli al comando del marchese del Vasto, in righe di sette e cinquecento cavalieri, seguivano gli inviati di Firenze, Ferrara e Venezia, i baroni romani, i grandi di Spagna, il senatore di Roma e il governatore della città. Procedono davanti all'imperatore, vestito di velluto viola e su un cavallo bianco, cinquanta giovinetti dell'aristocrazia romana, vestiti di seta viola. Seguono l'imperatore, i cardinali a cavallo a due a due. Poi 1500 soldati di fanteria, 300 cavdeggeri alla borgognona e 1000 archibugieri. Chiude il corteo la guardia imperiale, di duecento uomini. Il corteo percorre l' Appia, passando davanti alle Terme di Caracalla e al Settizonio, sotto gli archi di Costantino e di Tito, attraverso il Foro e l'Arco Settimio Severo, girando intorno al colle capitolino, raggiungendo la piazza di San Marco) dove era stato eretto da Sangallo il Giovane un arco trionfale ornato di statue e pitture). Probabilmente l'imperatore, fa sosta al palazzo Caffarelli, per poi proseguuire lungo la via Papale e i Banchi, il ponte di Castel Sant'Angelo e attraverso Borgo, arriva in piazza San Pietro salutato dal rombo delle artiglierie di Castello. Davanti alla basilica, Carlo V scese da cavallo e presenta il rituale omaggio al pontefice che lo aspettava nel portico. Insieme entrano in San Pietro per assistere a una funzione religiosa e si recarono nella sala Regia e nella cappella di Nicolò V, dove il papa prese congedo e l'imperatore fu accompagnato nell'alloggio predisposto.
3/4/1537
I primi Compagni di Sant'Ignazio tengono a Castel Sant'Angelo una disputa teologica alla presenza di Paolo III; mentre il papa pranzava. Scrive sant’Ignazio: «Dopo che furono arrivati molti cardinali, vescovi e teologi, discussero con loro; fra questi il dottor Ortiz e altri illustri teologi. Il risultato fu che il Papa fu così contento, e come lui tutti i presenti, che cominciarono a concedere loro tutti i favori possibili. Paolo III diede loro il permesso di recarsi a Gerusalemme, concedendo, una o due volte la sua benedizione ed esortandoli a perseverare nei loro propositi. Diede loro in elemosina 60 ducati, e i cardinali e le altre persone presenti ne aggiunsero altri 150. A quelli di loro che erano sacerdoti, il Papa diede la facoltà di confessare e assolvere anche in casi che erano riservati ai vescovi. A quelli che non erano sacerdoti, diede lettere dimissorie, in modo che, in tre giorni festivi o in tre domeniche qualsiasi vescovo li potesse ordinare (suddiaconi, diaconi e) sacerdoti».
2/6/1537
Papa Paolo III emana la bolla pontificia Veritas Ipsa con cui proibisce la riduzione in schiavitù delle popolazioni indigene dell'America.
1538
Papa Paolo III con la breve Ad Apostolicam dignitatis apicem, concede l'erezione di una Confraternita tra i domestici del Palazzo apostolico, e dell'erezione di un piccolo complesso (cappella, cimitero e ospedale) accanto alla basilica vaticana.
4/11/1538
Papa Paolo III, partecipa nella Cappella Sistina al matrimonio tra Margherita d'Austria (figlia dell'imperatore Carlo V) e il nipote Ottavio Farnese.
3/9/1539
Papa Paolo III approva la Formula Instituti che contiene i principali fondamentali della Compagnia Compagnia di Gesù di Ignazio di Loyola: il carattere apostolico, il fine di far progredire gli uomini nella fede e nella cultura religiosa, la povertà, l'obbedienza alla Santa Sede e al preposito, l'abolizione degli uffici corali, la promessa di recarsi ovunque il papa avesse indicato.
9/11/1539
Papa Paolo III, con la bolla Ad sacram Beati Petri sedem, approva il Monte di Pietà fondato dal francescano Giovanni Maltei da Calvi, commissario generale dell'Ordine Francescano, e di un gruppo finanziario di nobili romani. L'istituto aveva lo scopo di prestare soldi su pegno, dando così la possibilità ai poveri dichiedere in prestito denaro senza essere esposti agli usurai.
30/11/1539
Papa Paolo III approva canonicamente la Confraternita del SS. Sacramento in Santa Maria sopra Minerva.
1540
Papa Paolo III approva la Compagnia dei servi dei poveri (somaschi) di Girolamo Emiliani.
1540
Papa Paolo III approva la Compagnia dei servi dei poveri (somaschi) di Girolamo Emiliani.
1540
Papa Paolo III conia le nuove monete con 3,85 grammi di argento, che presero il nome di paoli.
4/2/1540
Con mutu proprio, Paolo III approva la confraternita fondata dal Cardinale Domenico de Cupis, fonda una Società di pie persone per raccogliere sussidi e ricoverare gli orfani superstiti della doppia calamità del sacco di Roma e della peste. Al sodalizio viene assegnata la chiesa di Santa Maria in Aquiro e il convento limitrofo.
22/7/1540
Breve di Papa Paolo III, che concede la facoltà di scavare in ogni posto sia in Roma sia fuori, nei luoghi pubblici "lapis pro fabbrica San Petri".
27/9/1540
Papa Paolo III emana la bolla pontificia Regimini militantis Ecclesiae approva la costituzione della Compagnia di Gesù.
21/3/1542
Papa Paolo III, con una bolla, approva la fondazione della Confraternita dei Catecumeni a San Giovanni in mercatello, fondata da Ignazio di Loyola.
15/10/1542
Papa Paolo III riconosce la Compagnia di San Giuseppe di Terra Santa alla Rotonda (futura Accademia dei Virtuosi al Pantheon).
16/2/1543
Papa Paolo III, con la Bolla Divina summaque Dei, istituisce la Compagnia di Santa Maria della Grazia, per amministrare il rifugio delle malmaritate di Santa Marta.
1544
Papa Paolo III commissiona l'ampliamento della via di Panico.
1545
Papa Paolo III istituisce la presidenza delle Ripe.
1545
Papa Paolo III , per ornare il palazzo di Famiglia in fase di completamento, avvia una campagna di scavi e spoliazioni nelle rovine delle Terme di Caracalla. Sono scoperti vari gruppi marmori: l'Ercole di Glicone, il supplizio di Dirce legata al toro (probabilmente nella palestra orientale), la statua di Atreo col figlio, una Menade, due gladiatori, due belle urne di basalto verde (ora nel cortile del museo Vaticano).
1545
Papa Paolo III, per abbellire le piazza antistane il palazzo di famiglia, vi trasferisce la vasca di granito presente a Piazza San Marco.
20/11/1545
Nella Basilica di Sant'Eustachio, si svolge il Battesimo solenne dei due gemelli Carlo ed Alessandro, figli di Ottavio Farnese (nipote del Papa Paolo III) e Margherita d'Austria (figlia di Carlo V d'Asburgo). Sono presenti, insiema al pontefice, diciannove cardinali. Padrini d'eccezione, "per mezzo di legati speciali", l'imperatore del Sacro Romano Impero e la Regina di Francia.
1546
Papa Paolo III acconsente alla supplica inviata da un gruppo di donne del rifugio di San Marta, che non riuscivano a farsi monache né tra le convertite di Santa Maria Maddalena al Corso né inaltri chiostri. Una parte dell'edificio diventa un vero e proprio monastero di clausura, ancora una volta con regola agostiniana, mentre l'altra rimane dedicata all'accoglienza.
9/12/1547
Papa Paolo III Farnese, preoccupato per lo stato di abbandono e degrado in cui versavano i resti del Palazzo dei Tribunali a via Giulia, concede con motu proprio a Francesco del Nero (già tesoriere generale della Camera Apostolica al tempo di Clemente VII de’ Medici) e proprietario di alcuni immobili nel suo perimetro, altre sei abitazioni, con l'obbligo di manutenzione seguendo un "modulum in presentibus traditum".
31/7/1548
Papa Paolo III con la Breve Pastoralis officii approvazione gli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio di Loyola e della Compagnia di Gesù.