Architetto
Nascita: 14/3/1884 Roma
Morte: 22/2/1960 Roma
1921: Antonio Muñoz viene nomnato ispettore della Soprintendenza ai monumenti di Roma.
1929: Durante i lavori di isolamento delle pendici occidentali del Campidoglio, viene demolita la chiesa di Santa Maria in Vincis. Le demolizioni sono supervisionate da Antonio Muñoz che scopre che la struttura inglobava edifici del XII o XIII secolo, con due archi più antichi dietro la chiesa, ancora decorati con affreschi di santi eornati geometrici. La campana medievale viene portata alla chiesa di Santa Maria Addolorata a piazza Buenos Aires. Gli affreschi sono staccati e custoditi al museo di Roma.
2/4/1929: La commissione presieduta da Antonio Muñoz, approva il progetto di Gaetano Rapisardi per il Villino Carducci a Via di VIlla Pepoli. Il progetto era stato respinto nella precedente riunione del 5 febbraio presieduta da Gustavo Giovannoni, contrario a ogni forma di evoluzione e in aperto contrasto con Piacentini sulla necessità di ampliare gli indirizzi della ricerca architettonica.
1930: Per diretto interessamento del governatore di Roma Francesco Boncompagni Ludovisi, Antonio Muñoz viene posto a capo dell’ufficio Antichità e belle arti della X ripartizione del Governatorato capitolino, divenendo il «braccio esecutore della Roma di Mussolini e vero deus ex machina della grande trasformazione archeologico-monumentale di Roma moderna».
21/4/1930: Inaugurato il Museo di Roma al Palazzo della Ex Pastificio Pantanella ai Cerchi. Ospita i reperti delle mostre retrospettive realizzate per l'Expo del 1911, sul tema delle arti a Roma dal VI al XIX (inteso come museo etnico-storico e non archeologico). Antonio Muñoz nominato primo direttore.
6/7/1931: Approvato il nuovo piano regolatore. La commissione che ha redatto il piano è composta da Gustavo Giovannoni, Marcello Piacentini e Antonio Muñoz. Si programma l'urbanizzazione dell'Aventino. Viene definita l'apertura di un collegamento diretto tra i rioni Prati e Trastevere, con un percorso che, partendo da ponte Umberto I, prevedeva lo sventramento della zona ad ovest di piazza Navona, Campo de' Fiori, via Giulia, per arrestarsi dinanzi a ponte Sisto (sarà realizzato solo il tratto Corso del Rinascimento). L'ampliamento di Via Cremona si evolve in un totale sventramento del quartiere Alessandrino. Previsto l’allargamento di via delle Botteghe Oscure, con il taglio dei fabbricati che si affacciavano sul lato sinistro della strada. Il limite dell'ampliamento urbano è definito da una grande circonvallazione, che nella parte orientale coincide con il tracciato dell’attuale Viale Togliatti. Verso Est, tra la Salaria e l’Appia, l'edificazione è prevista a intensivi o palazzine. Ad Ovest, tra la Flaminia e la Portuense, soprattutto a villini. A sud, nelle due anse del Tevere tra Testaccio e la Magliana, sono concentrate le aree destinate all'industria. Scompaiono i due grandi sistemi verdi di Tor di Quinto-Villa Ada e di Villa Pamphili-Aurelio previsti da Sanjust, ma si propongono parchi sparsi, il parco archeologico dei Fori, Villa Ada, Villa Doria Pamphili e Villa dei Gordiani.
26/6/1934: Antonio Munoz, direttore della Ripartizione X, approva il bozzetto di Ercole Drei per una statua dedicata ad Alfredo Oriani, da collocare nel parco del Colle Oppio.
1935: Il Mascherone della fontana di Campo Vaccino (già ricollocata al Porto Leonino e alla sua demolizione depositato nei magazzini comunali) viene riutilizzato da Antonio Munoz per creare una nuova fontana (aggiungendo un antica vasca termale romana) presso il muro del Giardino degli Aranci a Piazza d'Illiria.
21/4/1936: Mussolini e Munoz visitano il Parco di Traiano.
21/4/1940: Inaugurato il nuovo pavimento di Piazza del Campidoglio, per iniziativa di Antonio Munoz, che sostituisce la precedente sistemazione, costituita da semplici guide radiali in travertino che, partendo dalla statua imperiale suddividevano l'ovato in otto settori. La nuova pavimentazione stellare è realizzata in base a un'incisione del 1567.