politico
Nascita: 1800 Roma
Morte: 1849 Ca Tiepolo
12/2/1831
Ciceruacchio, Pietro Sterbini, Antonio Lupi ed altri liberali (frequentatori del Caffè Nuovo), tentano di suscitare una sommossa popolare durante il carnevale. I congiurati, approfittando della confusione provocata dalla sfilata carnevalesca, si infiltrarono in via del Corso al grido di «Viva Filippo V». I granatieri della guardia cittadina, rispondono da prima alla bajonetta, poi sparando colpi di fuoco, uccidendo accidentalmente il portiere del palazzo Piombino, intento a chiudere il il portone.
17/4/1848
Papa Pio IX ordina di abbattere le mura che delimitano il Ghetto ebraico. Il capopopolo Angelo Brunetti si unisce alla demolizione dei portoni.
15/11/1848
Il capo del governo pontificio Pellegrino Rossi viene accoltellato a morte al Palazzo della Cancelleria. Il capopopolo Ciceruacchio, insieme a Carlo Luciano Buonaparte, principe di Canino inscena sotto il Palazzo del Quirinale una tumultuosa manifestazione, per chiedere "un ministro democratico, la costituente italiana e la guerra all'Austria".
3/7/1849
L'Assemblea Costituente ed i nuovi triumviri Alessandro Calandrelli, Livio Mariani e Aurelio Saliceti, riunita in Campidoglio per evitare le cannonate francesi, emette il decreto di resa all'invasione. La sera Garibaldi lascia Roma, uscendo da Porta San Giovanni con un seguito di 4.000 uomini, la moglie Anita, Ciceruacchio e il cappellano Ugo Bassi.