Principe
Nascita: 1603 Roma
Morte: 1647 Parigi
Secondogenito di Carlo e Costanza Magalotti, fratello del cardinale Francesco, Taddeo nacque a Roma nel 1603. Nel 1631, già Generale delle truppe pontificie, fu insignito dallo zio Urbano VIII della carica di Prefetto di Roma, titolo spettante da lunga tradizione alla famiglia Della Rovere. La solenne investitura, che avvenne il 5 agosto nella cappella Paolina nel Palazzo pontificio del Quirinale, è testimoniata da due dipinti commissionati da papa Urbano VIII al pittore Agostino Tassi nel 1633; una ulteriore rappresentazione si deve al pittore Giovanni Ferri. Per questa occasione Felice Contelori, custode della Biblioteca Vaticana, dedicò a Taddeo l’opera De praefecto Urbis.
Nel 1627, per volere di Urbano VIII, Taddeo aveva sposato Anna Colonna, figlia di Filippo duca di Paliano e Contestabile del Regno di Napoli, che aveva portato in dote 180.000 scudi; dal matrimonio nacquero quattro figli.
Le nozze furono celebrate dallo stesso pontefice il 24 ottobre nella cappella del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, alla presenza di 14 cardinali. In omaggio agli sposi si ricordano alcune composizioni poetiche, tra cui quelle del cardinale Giulio Rospigliosi, un epitalamio di Francesco della Valle, le stanze di Lorenzo Azzolini e un carmen di Bonaventura Rondinini.
Nel 1629 Taddeo acquistò da Francesco Colonna il feudo di Palestrina che comportava il titolo di principe, e successivamente comprò dagli Sforza il feudo di Valmontone.
Alle sue proprietà si aggiunse nel 1641 anche la villa sul Gianicolo conosciuta come “casino della palma”.
Tra il 1641 e il 1644 si svolse la guerra contro Odoardo Farnese duca di Castro; a guidare l’esercito pontificio fu Taddeo; sembra che il Farnese avesse a disposizione solamente tremila cavalli - né artiglieria , né munizioni - ma “al comparire di quel picciol corpo tutta l’armata papale forte di 18, o 20.000 combattenti, si disperse, e fuggì altresì Taddeo Barberini prefetto di Roma, che ricoverossi in Ferrara” (L.Bossi, 1882).
Alla morte Urbano VIII il rancore verso i Barberini esplose. Le casse della Camera Apostolica erano ormai vuote anche per la sfortunata guerra di Castro, per la quale si vociferava che Taddeo e Francesco avessero guadagnato somme ingenti; tasse e gabelle gravavano sul popolo. Fu così che Innocenzo X Pamphilj intentò un processo contro l’intera famiglia, che si vide costretta a lasciare Roma. Nella notte del 17 gennaio 1646 Taddeo, insieme ai figli e al cardinale Antonio, raggiunse la Francia via mare e si rifugiò sotto la protezione del cardinale Mazzarino, seguito successivamente dal fratello Francesco.
Anna Colonna invece restò a Roma a tutela degli interessi di famiglia. Taddeo non fece più ritorno in Italia; si spense in Francia il 20 febbraio del 1646.
La riconciliazione con la casata Pamphilj sarà sancita nel 1653 dal matrimonio del figlio Maffeo con la dodicenne Olimpia Giustiniani, nipote di donna Olimpia Pamphilj cognata di Innocenzo X.
Bibliografia
Dizionario biografico degli italiani, Enciclopedia Treccani, 1964
G.Moroni, Dizionario di erudizione storico ecclesiastica, Venezia 1840-1879
L.Bossi, Della Storia d’Italia antica e moderna, 1882
L.Von Ranke, Storia dei papi, Firenze, 1965
G.Sacchi Lodispoto, Anna Colonna Barberini e il suo monumento nel Monastero di Regina Coeli, in Strenna dei Romanisti, XIII, 1982
Autore: Loredana Braconi
26/4/1633
Le monache del Monastero di San Silvestro in Capite cedono la proprietà del castello e della tenuta di San Giovanni in Camporazio, al principe di Palestrina don Taddeo Barberini.