Pontefice
Nascita: 5/4/1558 Firenze
Morte: 29/7/1644 Roma
Data elezione: 1623
Nato a Firenze nel 1568, frequentò a Roma il Collegio Romano dove completò gli studi umanistici e di diritto. Laureatosi in diritto a Pisa grazie a uno zio Protonotario apostolico, fin da subito ottenne l’ufficio di Abbreviatore di cancelleria, al quale seguì l’incarico di Referendario di giustizia e grazia; nel 1604 già Governatore di Fano, Protonotario Apostolico e Arcivescovo di Nazareth, divenne anche Nunzio a Parigi. Creato cardinale nel 1606 sotto Paolo V, negli anni seguenti fu protettore di Scozia e poi Arcivescovo di Spoleto. Nel 1610 divenne Prefetto della Segnatura Apostolica di giustizia e, tra il 1611 e il 1614, Legato pontificio a Bologna.
Alla morte di Gregorio XV, il 6 agosto 1623, fu eletto papa.
Strenuo sostenitore del potere temporale del papato, nei venti anni del suo pontificato tentò di rafforzare l’autorità della Santa Sede in tutta l’Europa. Nella delicata fase della Guerra dei Trent’anni (1618-1648) riuscì a tener fuori dal conflitto i territori italiani e ad annettere definitivamente il ducato di Urbino allo Stato Pontificio nel 1631.
Nel 1624, con la bolla Omnes Gentes plaudite manibus del 29 aprile, indisse il XIII Giubileo. La solenne apertura della porta santa nel pomeriggio della vigilia di Natale, fu annunciata dal suono delle campane tre volte al giorno nei tre giorni precedenti; con la bolla Pontificia sollicitudo concesse di lucrare le indulgenze a coloro che non potevano recarsi a Roma, ai carcerati e agli ammalati.
Nel 1627, con la bolla Immortalis Dei Filius, eresse il Collegio de Propaganda Fide al fine di favorire l’attività missionaria specialmente in Asia e in Africa.
Sotto il suo pontificato si svolse la definitiva condanna di Galileo, con l’abiura del 22 giugno 1633 seguita a diverse settimane di prigionia e a un duro processo. Si concretizzò il primo atto ufficiale contro il Giansenismo con la bolla In eminenti. (L’Augustinus di Giansenio era stato inserito nell’indice dei testi proibiti già con decreto del 1641).
Tra il 1641 e il 1644 portò avanti la guerra contro Odoardo Farnese per il ducato di Castro che si risolse in una completa disfatta dei Barberini; la guerra determinò molto risentimento tra i sudditi, sia per le somme spese che per i tributi imposti; risentimento ben espresso dal motto satirico che recitava :“ Urbano VIII della barba bella, in ogni giubileo una gabella” (Moroni).
Ultimo papa a praticare una sfrenata politica nepotista, benché si lamentasse “di aver quattro parenti, che a nulla valevano. Uno era santo, e non faceva miracoli, ed era il cardinale Francesco Barberini: uno era frate, e non aveva pazienza ed era il Cardinal Antonio, detto di S.Onofrio: uno era oratore, e non sapeva parlare ed era il cardinale Antonio Juniore. Ed uno era generale, e non sapea metter mano alla spada ed era Taddeo principe di Palestrina” (Moroni), arricchì enormemente i membri della famiglia tanto che “si è voluto calcolare che (…) abbiano ricevuto l’incredibile somma di 105 milioni di scudi” (L.V.Ranke); l’ammontare del patrimonio fu oggetto di una inchiesta e di un processo intentato dal pontefice Innocenzo X Pamphilj.
Maffeo Barberini è però ricordato anche quale uomo di profonda cultura e grande mecenate.
Già da cardinale fu tra gli esponenti di spicco del circolo di eruditi e collezionisti raccolti intorno a Marcello Sacchetti; nel raffinato gruppo di letterati e intellettuali che si scambiavano informazioni scientifiche, modelli antichi e copie di reperti archeologici, si annoveravano personalità quali, tra gli altri, Cassiano Dal Pozzo, che divenne poi ministro delle arti e della cultura umanistica e scientifica della Santa Sede, e ancora Scipione Borghese e il marchese Vincenzo Giustiniani.
Inoltre, come tanti intellettuali del tempo Maffeo fu anche poeta e compositore di una ragguardevole raccolta di poemi.
Ai grandi artisti del Seicento - Bernini, Borromini e Pietro da Cortona - il Barberini affidò le commissioni più importanti. Con loro il Barocco, massima espressione del trionfo della Chiesa sulla crisi avviata dalla riforma protestante, si affermò come stile della teatralità, dello stupore e della meraviglia, e Roma acquistò il carattere di capitale della cultura cattolica con grande concorso di artisti italiani e stranieri.
L’articolato programma artistico e culturale si concretizzò emblematicamente nel soffitto di Palazzo Barberini con l’apoteosi di Urbano VIII, dipinta da Pietro da Cortona su idea del poeta Francesco Bracciolini; questi, nel 1628, aveva scritto un poema in 23 canti sull’elezione di Urbano VIII incentrato sulla lotta fra i vizi e la virtù: l’iconografia dell’affresco riconduce quindi alle virtù del papa e della sua famiglia che hanno elargito prosperità e pace ai popoli col prevalere della ragione sulla forza.
Urbano VIII si spense a Roma il 29 luglio del 1644; a ricordarlo, fra l’altro, il monumento funebre commissionato da lui personalmente al Bernini in San Pietro.
Bibliografia
L.V.Pastor, Storia dei Papi, Roma 1931, Vol.XIII
A.Lo Bianco, Pietro da Cortona, Catologo Mostra, Milano 1997
Dizionario Biografico degli Italiani, Enciclopedia Italiana Treccani, Roma,1964L.Von Ranke, Storia dei Papi, Firenze 1965
G.B.Moroni, Dizionario di erudizione storico ecclesiastica, Venezia 1840-1879
Loredana Braconi
1620: Papa Urbano VIII concede all'Accademia di San Luca, il diritto di stabilire chi poteva esser considerato "artista" a Roma.
1623: Monsignor G. B. Vives dona il Palazzo Ferratini al Papa Urbano VIII, perchè ne facesse sede della Congregazione de Propaganda Fide.
1624: Breve di Urbano VIII nel quale il pontefice concede ai ceciliani il controllo della professione, della didattica e dell'editoria musicale a Roma.
1624: Papap urbano VIII impone alla Compagnia dell'Ospedale del Salvatore di cedere il palazzo alla Camera Apostolica per stabilirvi definitivamente la sede del Governatorato di Roma.
27/1/1624: Papa Urbano VIII con una breve, ordina la consegna del palazzo Ferratini a Juan Bautista Vives (chiudendo la vertenza causata dagli eredi Ferratini), utilizzandolo finalmente come sede del suo Collegio missionario. La nuova istiuzione, da un lato si occuperà di formare missionari secolari per ricondurre alla piena comunione con la sede apostolica romana i cristiani delle chiese protestanti e ortodosse e di studiare le lingue e le culture dei popoli del mondo. La formazione degli studenti viene affidata ai chierici regolari teatini.
4/7/1624: Papa Urbano VIII, con la bolla Christifidelium, approva i nuovi statuti dell'Universitatis Carpentariorum Almae urbis.
23/11/1624: Papa Urbano VIII proclama beato Francesco Borgia.
23/11/1624: Papa Urbano VIII, con la costituzione Universalis Ecclesiae regimini determina le Regole di ammissione al Collegio Greco. L'ingresso viene riservato da allora in poi soltanto a coloro che aspiravano allo stato ecclesiastico.
1625: XIII Giubileo sotto il pontificato di Urbano VIII.
1625: Papa Urbano VIII istituisce l'Archivio Notarile Generale Urbano, come archivio di sicurezza degli atti notarili, conserva le copie conformi dei rogiti stipulati a Roma.
1/10/1625: Papa Urbano VIII lo dichiara beato Felice da Cantalice.
23/10/1625: Papa Urbano VIII emana una bolla che vieta l'utilizzo di lapidi nel cimitero ebraico del campus judaeroum, utilizzando quelle già presenti come materiale da costruzione delle mura gianicolensi in costruzione.
18/11/1626: 1300° anniversario della consacrazione della Basilica di San Pietro. Papa Urbano VIII inaugura la nuova Basilica.
1/8/1627: Papa Urbano VIII, con la bolla Immortalis Dei Filius, elava il Collegio Missionario di Propaganda Fide al rango di pontificio ateneo, in modo da ottenendo così tutti i privilegi ed esenzioni di cui già godevano l'Archiginnasio di Roma (l'attuale Sapienza) e la facoltà di conferire titoli di dottorato in filosofia e teologia. La sua amministrazione viene affidata a tre canonici delle basiliche patriarcali romane. In onore del pontefice, viene chiamato, Collegio Urbano.
31/8/1627: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per i fedeli dell'impero etiopico.
1/10/1627: Papa Urbano VIII emana la costituzione Debitum pastoralis officii crea la Sacra Congregatio de confinibus Status Ecclesiastici o Congregazione dei Confini.
6/10/1627: Papa Urbana VIII, nel concistoro del 6 ottobre trasferisce il titolo cardinalizio da San Carlo ai Catinari a San Carlo al Corso.
8/4/1628: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per chiedere l'aiuto di Dio nel mondo cattolico.
23/9/1628: Con la breve Commissis Nobis, Urbano VIII concede al monastero delle carmelitane di Sant'Egidio, l'oratorio di San Biagio. L'Università dei Calzolai, già proprietaria del sito, viene spostata a San Bonosa.
7/3/1629: Papa Urbano VIII , con il decreto Creditam nobis desuper, istituisce la parrocchia di Santi Urbano e Lorenzo a Prima Porta, incorporandola nella diocesi di Porto Santa Rufina.
22/10/1629: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per chiedere l'aiuto di Dio nel mondo cattolico.
1631: Papa Urbano VIII, su richiesta di alcuni nobili della Dalmazia (devoti al santo papa del III secolo Caio), incarica gli Architetti Peparelli e Della Grace della ricostruzione della chiesa di San Caio a via Pia.
1/4/1631: Papa Urbano VIII emana la bolla Contra astrologos iudiciarios, che comminava la pena di morte a chi si fosse dedicato alle profezie all'Astrologiche.
15/12/1631: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per le necessità della chiesa.
21/3/1632: Papa Urbano VIII, con una breve, approva i nuovi statuti dell'Arciconfraternita di santa Maria dell'Orto.
1633: Papa Urbano VIII concede all'Accademia di San Luca, la capacità di poter tassare tutti gli artisti ed il monopolio su tutte le commissioni pubbliche dello Stato Pontificio.
14/4/1633: Papa Urbano VIII con un breve concede l’approvazione della istituenda Confraternita dei Marchigiani a Roma, oggi Pio Sodalizio dei Piceni, fondata da Pallotta sotto il titolo e la protezione della Vergine di Loreto, con sede in una cappella di S. Maria ad Martyres.
28/6/1633: Papa Urbano VIII inaugura il Baldacchino di San Pietro.
24/3/1634: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per allontanare i pericoli dalla chiesa.
11/7/1636: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per invocare l'aiuto di Dio.
25/10/1636: Papa Urbano VIII, con la bolla Quoniam ad agrum, fonda un seminario chiamato "Seminario Vaticano", i cui alunni hanno anche il compito del servizio liturgico presso la basilica di San Pietro. La sua prima sede viene posta nei pressi della chiesa dei Santi Michele e Magno.
3/3/1638: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per invocare la pace nella penisola.
22/4/1639: Papa Urbano VIII emana la bolla pontificia Commissum Nobis in cui condanna la schiavitù degli indios d’America.
20/12/1640: Papa Urbano VIII, con la Bolla Pastoris eterni, istituisce la Confraternita del Santissimo Sacramento e Santo Stefano.
16/5/1641: Papa Urbano VII, con la bolla Bolla Romanus Pontifex, sottrasse l'amministrazione del Collegio De Propaganda Fide, ai tre canonici e l'affida al fratello, il cardinale Antonio Barberini.
1643: Papa Urbano VIII avvio i lavori per le nuove mura Gianicolensi, ordinando la demolizione e ricostruzione della Porta Portese.
12/12/1643: Papa Urbano VIII indice un giubileo straordinario per invocare l'aiuto di Dio su Roma.
6/4/1644: Papa Urbano VIII Barberini commissiona a Gian Lorenzo Bernini la costruzione di una fontana di piccole dimensioni, ad uso pubblico (il cosiddetto “beveratore delli cavalli”).
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San Sebastiano al Palatino