Scultore
Nascita: 25/3/1845 Roma
Morte: 19/8/1929 Roma
12/10/1870
Si costituisce per iniziativa di artisti romani e stranieri residenti a Roma, l’Associazione Artistica Internazionale, con sede nel palazzo Torlonia a via d'Alambert. La commissione incaricata di redigere il primo Statuto è composta dallo scultore Ettore Ferrari, presidente eletto è Baldassarre Odescalchi. Scopo della Società è "l’incremento delle arti rappresentative e a tal fine, si propone innanzitutto di realizzare a Roma un’esposizione permanente di Belle Arti, di creare una biblioteca, una sala di conversazione, scuole serali di nudo e di costume, organizza esposizioni serie e umoristiche, vendite di bozzetti e quadri a beneficio dell’associazione".
9/6/1889
A Campo dei Fiori viene inaugurato il monumento a Giordano Bruno. A differenza di quanto aveva espressamente chiesto Cavallotti nel suo intervento alla Camera, non era presente nessun ministri o esponente del governo. Partecipa un folto gruppo di liberi muratori, anarchici repubblicani e anticlericali. "In fondo alla piazza si vedeva un ampio stendardo bianco colla seritta: “Giovedì, 17 mattina, in Campo di Fiori fu abbruciato vivo quello scellerato frate domenicano da Nola”; parole, queste, tolte dagli avvisi che a quel tempo furono affissi per Roma. Un palco speciale era per il Sindaco (Alessandro Guiccioli), e per îl Consiglio municipale. V'erano mclti deputati e senatori. Alle 11.30 arrivarono le prime rappresentanze. Il corteggio formato dalle rappresentanze delle varie province d'Italia, degli studenti, delle logge massoviche, colle innumerevoli baudiere, colle bande musicali presentava un bellissimo effetto. I soldati presentarono le armi al corteggio. Sotto un sole scottante avvenne lo scoprimento, poi la consegna, e quindi si pronunciarono i discorsi. Lo scoprimento fu seguito da una imponente ovazione allo scultore Ferrari. Lo studente Basso fece con poche parole di circostanza la consegna del monumento al sindaco di Roma. Parlarono poi il sindaco di Nola, e il professor Giovanni Bovio. Entrambi farono applauditi. Dopo i due discorsi la cerimonia, ordinatissima, era finita."
20/9/1895
Celebrazioni per il XXV anniversario della Presa di Roma:
"Venerdì, l'Italia celebrerà il 25° anniversario della breccia di Porta Pia, di Roma nostra, di Roma capitale. Da più giorni, Roma è mutata. Nonostante il caldo, sì lavora dappertutto. Si accomoda la via Nomentana; si erige una colonna commemorativa della breccia di Porta Pia sul corso d'Italia; si terminano i lavori al monumento a Garibaldi sul Gianicolo; si approntano i monumenti a Cavour, a Minghetti, ai fratelli Cairoli, a Pietro Cossa: si apre il ponte Umberto; si sistema buona porzione dei Lungo Tevere; si puliscono le immagini degli uomini illustri che stanno al Pincio....
Fra gli adornamenti dell'eterna città primeggia il magnifico ponte Umberto che il 20 corr. verrà aperto alla circolazione: e con esso la colonna commemorativa di Porta Pia. Le associazioni liberali di Roma, riunite, deliberarono che la colonna commemorativa sia inaugurata venerdì 20, alla stessa ora în cui ebbe luogo la memoranda breccia, cioè alle ore 10 del mattino. Sulla colonna si poserà un statua della Vittoria in bronzo, opera dello scultore Giuseppe Guastalla, allievo del Ferrari (presso la breccia di Porta Pia, accanto a quelle già poste del 1871, verrà anche collocata una nuova lapide con il nome dei caduti)
Innumerevoli le feste che sono stabilite; fra cui i congressi: la gara generale di tiro a segno al Poligono; la luminaria, colla famosa girandola che, quest'anno, rappresenterà un monumento commemorativo dell’unità italiana; îl congresso ginnastico, il congresso delle cooperative, il congresso degli insegnanti, il congresso medico, il congresso militare...".
27/9/1895
Grazie al contributo dei cittadini e del Comune di Roma, viene inaugurato un monumento a Pietro Cossa in piazza Sant'Elena, oggi Largo Arenula. "Nel largo di via Arenula s'inaugura il monumento a Pietro Cossa, una rassomigliante; alta tre metri, dello scultore Adolfo Sanguinetti. L'architetto Ettore Bernich cooperò per la base. Parlano alla cerimonia: per primo Ettore Ferrari, presidente del Comitato; poi il sindaco Ruspoli, quindi il ministro Baccelli, amico personale del poeta."
1902
Ettore Ferrari, Giulio Aristide Sartorio, Ernesto Basile, Cesare Maccari, Ettore Ximenes ed altri fondano l'Associazione Nazionale per l'abolizione delle Accademie di Belle Arti e per la nuova «pedagogia artistica, sodalizio antiaccademico contro la cristallizazione dei Saperi dell’Arte.
15/2/1904
Ettore Ferrari eletto Gran Maestro della massoneria.
24/5/1904
Accomunati dal gusto di ritrarre dal vero la natura, Cesare Biseo, Giuseppe Cellini, Ettore Ferrari, Paolo Ferretti, Edoardo Gioja e Alessandro Morani, riuniti a tavola al Pozzo di San Patrizio sulla via Nomentana, fondano il sodalizio dei Vassalli della campagna romana. La loro attività era rappresentata dalla gita domenicale in aperta campagna armati di tele e di pennelli - che si concludeva allegramente in trattoria, dove il dipinto più bello era premiato col rimborso del viaggio e del pranzo e con l'omaggio di un ferro di cavallo.
1906
Ettore Ferrari viene nominato presidente del Regio Istituto di belle arti in Roma.
4/7/1907
Commemorazione del centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi al Gianicolo con inserimento alla base marmorea del monumento, di una corona con dicitura nello sfondo “O Roma O Morte”. Per l'occasione Ettore Ferrari, gran maestro della massoneria, fa un discorso sul manifesto del progetto liberal democratico.
4/1908
Il Comitato per le feste commemorative della proclamazione della Capitale d’Italia, invita gli architetti romani a presentare un progetto per il nuovo palazzo di Belle Arti.
"I sei architetti invitati erano: Giulio Magni, Guido Cirilli, Marcello Piacentini, Cesare Bazzani, Giovanni Battista Milani, Filippo Galassi. Il Galassi si ritira dal concorso.
La Commissione giudicatrice è composta: del presidente del Comitato, conte di San Martino, e degli architetti Camillo Boito, Guglielmo Calderini, Giulio Podesti; degli scultori Emilio Gallori, Ettore Ferrari, Giuseppe Guastalla, dei pittori Cesare Maccari e Aristide Sartorio e del commendatore Corrado Ricci.
Dopo lunga discussione sui due progetti del Bazzani e del Piacentini che avevano maggiormente attirata l’attenzione (dei giudici, ritenuta inattuabile la proposta da molti appoggiata di incaricare ambedue gli architetti di redigere insieme un progetto definitivo, si venne alla votazione dalla quale riuscì vincitore il Bazzani.
Al Piacentini fu assegnato un premio speciale in considerazione dei pregi del suo progetto.
Fu pure valutato con molta distinzione il progetto del giovine e valente architetto Cirilli, allievo ed intimo cooperatore del compianto architetto Sacconi.
Il nuovo palazzo sorgerà in un'area situata fuori Porta del Popolo, a destra, tra la Villa Borghese e la Villa di Papa Giulio, in modo da formare un'unica passeggiata d'arte.
L'area veramente è stata molto bene scelta, ed i ciò va tributata lode all'Istituto Internazionale d'Agricoltura che l'ha suggerita."
24/6/1908
Nel corso della gran loggia annuale del Grande Oriente d'Italia, il gran maestro Ettore Ferrari propone la censura all'indirizzo di quei parlamentari aderenti alla massoneria che si erano rifiutati di votare alla Camera dei deputati la mozione del socialista riformista Leonida Bissolati, volta ad abolire l'insegnamento della religione nella scuola elementare. Il Sovrano gran commendatore in pectore del Rito scozzese antico e accettato Saverio Fera, pone il veto formale contro la proposta di censura. Lo scontro arriva fino alla scissione, nel seno del Supremo Consiglio d'Italia.
16/2/1911
Grazie ad una sottoscrizione internazionale, il Gran Maestro della Massoneria Ettore Ferrari, tramite la società Urbs (appositamente costituita dal Grande Oriente d'Italia) acquista definitivamente per un milione e 55 mila lire il Palazzo Giustiniani.