Comandante
Nascita: 4/7 Nizza
Morte: 2/6/1882 Caprera
12/12/1848: Garibaldi entra a Roma con i suoi volontari per aiutare la Repubblica Romana.
5/2/1849: Prima seduta dell'Assemblea Costituente della Repubblica Romana; Garibaldi propone la forma di Governo Repubblicana.
30/6/1849: Ultima battaglia dell'assedio di Roma. Al mattino i francesi assaltano in silenzio la breccia del bastione VIII, e poi raggiungono villa Spada, dove i romani riescono a fermarli provvisoriamente. All'alba si combatte a villa Savorelli (quartiere generale di Garibaldi) e poi a Villa Spada. I bombardamenti arrecano ingenti danni alla Porta San Pancrazio, all'abside di San Pietro in Montorio e alla vicina fontana Castigliana. La battaglia termina a sera con l'avanzata francese. Nella seduta dell'Assemblea Costituente, dopo gli interventi di Mazzini e Garibaldi, a cui è affidato il compito di esporre la drammatica situazione miliare, si vota l'ordine dei giorno in cui si legge che «l'Assemblea cessa una difesa divenuta impossibile e sta al suo posto». I Triumviri non sottoscrivono il documento e si dimettono; Mazzini dichiara il proprio disaccordo sulla formulazione del documento costituzionale che avrebbe preferito in forma meno definita, come dichiarazione d'intenti.
3/7/1849: L'Assemblea Costituente ed i nuovi triumviri Alessandro Calandrelli, Livio Mariani e Aurelio Saliceti, riunita in Campidoglio per evitare le cannonate francesi, emette il decreto di resa all'invasione. La sera Garibaldi lascia Roma, uscendo da Porta San Giovanni con un seguito di 4.000 uomini, la moglie Anita, Ciceruacchio e il cappellano Ugo Bassi.
26/10/1867: Garibaldi, in marcia su Roma con il suo piccolo esercito di 8 000 uomini volontari, si ferma a Monterotondo, accampandosi prima nella locanda Frosi e poi nel castello Orsini, ospite del principe, il garibaldino don Ignazio Boncompagni.
29/10/1867: Garibaldi e le sue truppe si installano a villa Spada presso il Ponte Nomentano, nella speranza di suscitare, con la sua presenza, una ribellione a Roma. I soldati Pontifici fanno saltare Ponte Salario e il Nuovo Ponte Mammolo, per impedire l'accesso a Roma alle truppe garibaldine. Il generale passerà la notte in una stanza di Castel Giubileo.
28/4/1872: VIII Assemblea Costituente della massoneria italiana al teatro Argentina, sotto la presidenza del Fr. Correa. Parteciparono 153 logge distribuite in 14 regioni italiane e alcuni paesi stranieri. Nell'Assemblea, Giuseppe Mazzoni viene rieletto Gran Maestro e si realizza l'unificazione con il Grande Oriente Palermitano. Nella costituente romana furono proclamati Gran Maestri onorari a vita Giuseppe Garibaldi, Federico Campanella, Mariano Maresca.
24/1/1875: La folla acclama Garibaldi, perché si affacci alla finestra del suo alloggio temporaneo presso l'albergo a via San Nicola da Tolentino. Si affaccia e pronunciando un significativo e brevissimo discorso di sole tre parole: «Romani, siate seri!».
25/1/1875: Giuseppe Garibaldi eletto deputato giunge a Roma. Sbarca nelle prime ore del mattino a Civitavecchia (da un piroscafo dei Rubattino, lo stesso armatore che gli ha fornito i due per la spedizione dei Mille in Sicilia), e arriva in treno a Termini.
14/2/1875: Banchetto in onore di Giuseppe Garibaldi all’anfiteatro Corea.
26/5/1875: Giuseppe Garibaldi, deputato alla camera, propone la bonifica dell'Agro Romano e la deviazione del Tevere nel tratto urbano.
27/10/1875: Il sindaco Pietro Venturi conferisce a Giuseppe Garibaldi la medaglia d'oro dei difensori di Roma nel 1849.