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Eliogabalo costruisce un tempio dedicato al Deus Sol Invictus, nell'area dei giardini di Adone sul Palatino. Per promuovere il culto, inserisce la divinità nel pantheon romano al di sopra di Giove, e fa spostare gli oggetti più sacri della Religione romana fossero nel nuovo tempio.
11/3/222
L'imperatore Eliogabalo si presenta al campo dei pretoriani assieme al cugino e alla propria madre Giulia Soemia; al suo arrivo i pretoriani iniziano ad acclamare il loro favorito Alessandro, ignorando Eliogabalo, che ordina allora l'arresto e l'esecuzione sommaria di coloro che sostenevano Alessandro, con l'accusa di ribellione. In risposta i pretoriani assalgono l'imperatore e poi sua madre: «Fece un tentativo di fuggire, e sarebbe riuscito a raggiungere un qualche luogo nascosto in una latrina, se non fosse stato scoperto e ucciso, all'età di diciotto anni. La madre, che lo abbracciò e lo strinse fortemente, morì con lui; le loro teste furono spiccate dal busto e i loro corpi, dopo essere stati denudati, furono prima trascinati per tutta la città, e poi il corpo della madre fu gettato in un posto o in un altro, mentre il suo venne gettato nel fiume.
Fonte: Cassio Dione, Storia romana, LXXX, 20
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