Musicista
Nascita: 6/2/1865 Brocco
Morte: 5/12/1957 Roma
28/9/1895
Evan Gorga debutta a Roma partecipando alla rappresentazione dell'opera verdiana I Lombardi alla prima crociata, che si tiene al Teatro Costanzi di Roma.
1899
Nonostante i consensi ricevuti, il tenore Evan Gorga si ritira prematuramente dalle scene per dedicarsi completamente all'attività di collezionista, che sarà il costante interesse della sua vita. Incoraggiato dalla moglie Loreta D'Aburito, particolarmente facoltosa, inizia una ricerca orientata principalmente alla raccolta di strumenti musicali di ogni epoca e provenienza, pur non trascurando raccolte di altro genere che spaziavano dalle armi ai fossili, ai giocattoli, ad arnesi di arti e mestieri, agli attrezzi chirurgici, ai bronzi, alle terrecotte. Un po alla volta le collezioni saranno ospitate in 10 appartamenti presi in affitto nel condominio di via Cola di Rienzo 285 dove viveva. Il materiale viene accatastato senza un preciso criterio di catalogazione.
1911
A Castel Sant'Angelo si svolgono le Mostre Retrospettive dell'Esposizione Universale. Come spazio espositivo sono utilizzate le Casermette e un padiglione costruito nello slargo libero accanto al Palazzaccio. Sul bastione ovest viene allestito un Padiglione per i Congressi. Tra l'esposizioni, la ricostruzione di una farmacia del XVII secolo e di un laboratorio alchemico con una sezione dedicata alla storia della medicina, che alla fine della fiera saranno il nucleo di un nuovo Museo di Storia dell'Arte Sanitaria. Il famoso tenore Evan Gorga, concede per l'esposizione alcune delle sue collezione, tra cui 280 strumenti musicali.
22/11/1912
A seguito del successo delle mostre retropsettive per l'Expo 1911, a Castel Sant'Angelo sono esposti in un museo storico musicale, oltre mille strumenti della collezione di Evan Gorga.
1/7/1914
La Rassegna Commerciale, Rivista bimensile si diritto e commercio pubblica un articolo titolato: Il fallimento di Evan Gorga annullato. Si riferisce ad una sentenza del tribunale la cui motivazione è che Gorga non essendo commerciante ma collezionista non può essere dichiarato fallito per il suo passivo di L. 1.300.000.
1916
Evan Gorga assunme la direzione ad honorem del Teatro Adriano di Roma e per non lasciare sul lastrico gli artisti e le maestranze del teatro spende più di 50.000 lire.
9/7/1929
Su sollecitazione dello stesso Evan Gorga (che rimasto vedovo, per i debiti contratti aveva già dovuto cedere in garanzia, oltre la metà delle sue raccolte), il ministero della Pubblica Istruzione, nel timore che un patrimonio così importante possa andare disperso, pone un vincolo di interesse storico, artistico-archeologico ed etnografico e mette sotto sequestro amministrativo le sue collezioni, esteso anche agli oggetti in possesso dei creditori. Una sorta di immensa e sterminata Wunderkammer, composta da circa 150.000 pezzi dal valore stimato in circa duecento milioni di lire, suddivisi in trenta collezioni, comprendenti armi antiche, terrecotte, bilance, giocattoli e farmacie da viaggio, tra le quali spiccava per ricchezza quella dedicata agli strumenti musicali. Il materiale viene trasferito nei depositi di diverse sedi museali: la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, i sotterranei del Vittoriano, le soffitte di Palazzetto Venezia. Il Gorga propone di cedere allo Stato tutto il materiale, in cambio della creazione di una fondazione per la rinascita dell'arte lirica in Italia. La fondazione si sarebbe dovuta articolare in due istituzioni: il "collegio lirico", aperto alla formazione dei giovani cantanti di talento, e il "teatro massimo del popolo", una sorta di tempio della lirica destinato, grazie a un'organizzazione efficiente e tecnicamente d'avanguardia, a sostituire i teatri minori, ormai in piena decadenza, e a facilitare l'affermazione di giovani cantanti.
1947
Il nucleo dei reperti di natura medico-sanitaria delle collezioni Gorga, sono riportato alla luce dai depositi della Galleria d'Arte Moderna ed assegnati, con l'incarico della catalogazione, a Adalberto Pazzini per l'Istituto di Storia della Medicina di Roma, da lui presieduto. Si tratta di circa 8.000 reperti, le cui categorie di maggior rilievo sono costituite da oltre settecento vasi di farmacia, albarelli ed idrie, di manifattura italiana di diversa provenienza; farmacie portatili eseguite con rara perizia artigiana tra il XVII e il XIX secolo; oggetti attinenti all’igiene, personale e pubblica; vetrerie alchemiche (circa 600) e farmaceutiche, tra cui vetri azzurri veneziani con ornati a colori, una collezione di bottiglie, dipinte a mano, per la ‘manna’ di San Nicola di Bari, albarelli e rocchetti in vetro di Murano, ciotole, scatole e bottiglie in cristallo; ferri chirurgici di diverse specialità, dalle civiltà pre-classiche all’evo moderno; strumenti di odontoiatria ed ostetricia, lancette, coppette e catini per il salasso, uretrotomi, ernotomi, castratori, cauteri, amputanti, coltelli e tronchesi per le dissezioni anatomiche, alfonsini, del XVI sec. per l'estrazione dei proiettili delle armi da fuoco, strumenti di contenzione, microscopi dei secoli XVII-XIX, di cui alcuni lavorati a mano, ed uno strumentario scientifco utilizzato, in medicina, per le ricerche e per la misurazione dei fenomeni organici; oggetti di storia materiale, dipinti, mobili ed un'importante collezione di ex-voto del periodo romano.
27/9/1949
Lo Stato Italiano stipula una convenzione con il collezionista Evan Gorga, che cede al ministero della Pubblica Istruzione le sue collezioni. L'amministrazione statale si impegna: a istituire dieci borse di studio (di 300.000 lire ciascuna) da conferire per concorso a studenti di canto; a ordinare ed esporre convenientemente il materiale delle collezioni; a corrispondere a Gorga un vitalizio e a pagare i debiti da lui contratti. Tramonta l'utopistica idea di Gorgia nel realizzare un grande teatro lirico e anche le borse di studio saranno poi indirizzate a generici studi musicali. Inoltre le collezioni continueranno per lungo tempo a giacere abbandonate in diversi magazzini, i seminterrati della Farnesina al foro Italico, l'Accademia di Santa Cecilia, la Galleria Corsini, villa d'Este a Tivoli, palazzo Barberini.
30/7/1950
Legge n. 711 con cui viene approvata la convenzione stipulata tra il Ministero della P. I. ed Evan Gorga, con la quale questi cede allo Stato le sue collezioni archeologiche, artistiche, musicali, etnografiche e librarie.
13/9/1954
Dopo uno straordinario lavoro di allestimento del museo e di sistemazione della biblioteca, viene inaugurata, in occasione del XIV Congresso Internazionale di Storia della Medicina, la nuova ed attuale sede dell'Istituto di Storia della Medicina della Sapienza. Il nucleo principale dei reperti proviene dalle collezioni di Evan Gorga e di Adalberto Pazzini.
1955
Il materiale archeologico principale delle collezioni Gorga, rimasto fino ad allora nei depositi della Galleria d'Arte Moderna, è trasferiti nel Museo Nazionale Romano e nell'Antiquarium Palatino a Roma. Alcune ceramiche di area etrusca ed italica (databili tra l'età arcaica e tardo ellenica) e materiali bronzei di ambito etrusco-italico e romano, sono invece trasferiti al Museo delle Civiltà etrusca e italica dell'Università la Sapienza, in fase di costituzione nell'edificio di Lettere e Filosofia.
1964
Grazie all’interessamento della musicologa Luisa Cervelli, la collezione di Strumenti Musicali di Evan Gorga, è finalmente trasferita e riuniti nella Palazzina Samoggia dell'ex-caserma Principe di Piemonte, in vista della costituzione del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma.