Imprenditore
Nascita: 1821
Morte: 1895
Imprenditore tedesco. Maggior importatore di tabacco cubano in Francia, sposato con Costanza Grabau, figlia di un banchiere toscano di origine tedesca, l’uomo d’affari – dopo lo scoppio della guerra franco-prussiana – decise di abbandonare Parigi per stabilirsi a Roma.
1879
L'imprenditore tedesco Wilhelm Hüffer, compra da Carlo Werner de Mérode, erede di Monsignor Francesco Saverio de Mérode, il lotto di terreno posto tra Via Nazionale e Via Milano, e si fa progettare una lussuosa villa dall'architetto dall'architetto francese Jules Antoine François Auguste Pellechet, e dal noto architetto e costruttore romano Domenico Avenali.
13/2/1893
Il Consiglio Comunale approva una Convenzione col sig. cav. W. Huffer per la completa sistemazione del pubblico giardino al Quirinale e le varie vie d'accesso:
"Il signor cav Huffer (quegli stesso che a tutte sue spese formò il pubblico giardino in piazza Cairoli) possiede un villino in via Nazionale il quale confina con una delle aree menzionate egli è al tempo stesso uno di coloro il cui fondo deve essere parzialmente espropriato per gli accessi al giardino del Quirinale, devesi infatti occupare e demolire una sua casa annessa al villino e che ha anche ingresso dal vicolo cieco della Consulta, devesi cambiare di linea il confine del suo villino dalla parte opposta alla via Milano e riordinare la serra, vasche e piantagioni che vi aderiscono.
Nel computo dell'ufficio comunale le relative indennità si sono presuntivamente stimate per L 50,000 e se il sig Huffer prendesse a fare il lavoro del giardino e delle strade di accesso compresa la sistemazione del tronco inferiore di via Milano e financo le piantagioni e l'illuminazione del giardino e tutto ciò secondo il progetto municipale preventivato per L 266,881, il correspettivo sarebbe rappresentato dal totale di L 316,881.
Orbene il sig Huffer che ha interesse di veder sistemate decorosamente le adiacenze del suo villino e che mal comporterebbe che per parte di terzi si erigessero fabbricati a ridosso del suo giardino privato s'è offerto di eseguire egli stesso l'opera immediatamente e di chiedere come unico compenso tanto pel lavoro quanto per l'espropriazione che lo riguarda, la cessione delle due aree svincolate dal divieto di fabbricazione.
Che anzi accetterebbe eziandio la imposizione che la Giunta crede conveniente pel migliore effetto e decoro dell opera, di fabbricare solo parzialmente sulle due aree entro certi limiti di estensione e di altezza, come si dirà in seguito.
Sicchè a conti fatti egli prenderebbe queste aree e con questi vincoli come se oggi valessero L 105 circa a metro quadrato. Per tal modo l'unica spesa che resterebbe a carico del Comune sarebbe quella per le piccole espropriazioni necessarie a regolare l'allineamento della strada principale d'accesso a partire dalla via Nazionale e sul lato opposto a quello che formerebbe il nuovo confine colla proprietà del sig Huffer.
Il Sig Cav Huffer assume a propria cura e rischio l'esecuzione completa del giardino al Quirinale e strade d accesso e contermini compresa la sistemazione dell'adiacente tronco inferiore della via Milano il tutto secondo i disegni del progetto municipale di cui ha preso esatta conoscenza.
Il Comune cederà al Sig Huffer in correspettivo dell'esecuzione e dell'espropriazione che lo riguarda, le due aree poste fra il prolungamento della via parallela alla Nazionale e le vie della Consulta e Milano della estensione di circa metri quadrati 3026 con facoltà di fabbricarvi in ritiro dai loro lati lungo la via parallela suddetta e lungo la via d accesso normale alla Nazionale ma con case o villini alti al più metri 18 terminati a terrazza scoperta."
1895
La Fontana del Prigione viene spostata dai giardini di via del Quirinale e ricostruita come fondale monumentale di Via Genova su un prospetto del Palazzo del Viminale. In questa fase sono ricostruite le parti mancanti in travertino, la nicchia, la scogliera e la vasca: "La fontana detta del Prigione, venne in potere del Comune con la espropriazione della villa Massimo alle Terme. Fu quindi con approvazione della Commissione edilizia destinata a far mostra nell alto del muraglione del nuovo giardino del Quirinale di contro la via che si congiunge con la via Nazionale e a tale scopo il lavoro della sua erezione fu incluso nel contratto aversionale stipulato col Sig Cav Huffer per la definitiva sistemazione di detto giardino. In atto pratico però per estetiche ragioni e nuovamente udito il voto della Commissione edilizia si ritenne miglior partito di non erigere la fontana nel giardino del Quirinale ma di addos sarla ad un muraglione da costruirsi a sostegno del terrapieno dell Orto botanico di Panisperna là ove termina la via Genova."