Pittore
Nascita: 1847 Genazzano
Morte: 1927 Roma
1896
Iniziano importanti lavori di restauro nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin, finalizzati a riportare la basilica allo stato del XII secolo, in quanto raro esempio di architettura sacra di tale periodo nella città di Roma, eliminando tutte le superfetazioni successive, in particolare quelle barocche. I lavori si svolgono per conto del Ministero della pubblica istruzione da una commissione nominata dall'Associazione artistica fra i cultori dell'architettura alla direzione della quale venne posto l'architetto Giovanni Battista Giovenale (che di fatto condusse personalmente i lavori): Viene demolita la facciata in stile rococò di Giuseppe Sardi con il ripristino del paramento murario in mattoncini, l'apertura di tutte e sette le arcate del nartece e la ricostruzione della parte superiore del prospetto; Riapertura di tutti i fornici del campanile, attuata con il necessario rinforzo delle strutture e la rimozione dell'orologio. All'interno sono demoliti la balconata lignea della cantoria e l'organo a canne, e la volta a botte ad incannucciata venne sostituita con un controsoffitto ligneo piano dipinto con stelle (poi rimosso), così da consentire l'apertura di tutte le monofore e la visione degli affreschi del XII secolo; Sono rimosse le pitture in stile impero delle pareti e le stuccature delle absidi; La schola cantorum riacquista le sue dimensioni originarie e viene delimitata con nuove transenne realizzate da Paolo Bottoni; Viene ricostruita la pergula (opera di Ettore e Giacomo Poscetti) quasi esclusivamente con materiali moderni ad eccezione di quattro plutei antichi realizzati nel corso del restauro di Alfano, con decorazioni musive analoghe a quelli della concattedrale di Ferentino (firmati dall'Opifex magnus nomine Paulus e risalenti al pontificato di Pasquale II), estesa come in origine anche alle navate laterali; La cripta viene spogliata delle superfetazioni barocche; Le absidi vennero decorate, con affreschi in stile neomedioevale di Cesare Caroselli e Alessandro Palombi. Il pavimento viene reastaurato ad opera di Eugenio Mattia.