Architetto
Nascita: 1887 Imola
Morte: 1972 Roma
20/6/1937
Il Duce Mussolini inaugura la mostra delle Colonie estive e dell'Assistenza all'infanzia al Circo Massimo. Curata dagli architetti Adalberto Libera, Mario De Renzi, Giovanni Guerrini, prede dei padiglioni costruiti con materiali leggeri che illustravano le modalità di inquadramento progressivo del fanciullo all'interno dello Stato fascista. Per l'ccasione, sessantamila donne fasciste sono convenute nella Capitale.
18/11/1938
Inaugurazione al Circo Massimo della mostra autarchica del minerale italiano, alla presenza del Duce Mussolini.
A occuparsi dell'allestimento sono Cipriano Efisio Oppo, in qualità di direttore artistico, e Mario De Renzi, Giovanni Guerrini, Mario Paniconi e Giulio Pediconi come responsabili dell'ufficio tecnico. A coadiuvarli, quaranta architetti e oltre sessanta fra pittori e scultori.
La mostra è composta da 29 padiglioni, suddivisi in 39 settori, nei quali è sintetizzata l'intero ciclo produttivo delle singole attività. Le origini dei minerali, gli ambienti di estrazione e i processi di lavorazione vengono illustrati da tabelloni e da ricostruzioni di gallerie di miniera e di cave di marmo.
L'allestimento del padiglione dei minerali ferrosi viene curato da Vincenzo Monaco ed Amedeo Luccichenti.
Il padiglione delle armi è realizzato da Mario De Renzi. Nella parete di fondo spicca il bassorilievo con statua dell'Italia agricola e guerriera dello scultore Romeo Gregori. A fare da punto focale del complesso espositivo è la grande aquila fascista in lastra di alluminio, eseguita su disegno di Gregori, che spicca sul monumentale volume centrale del padiglione dell'autarchia, ricerche e invenzioni, progettato dagli architetti Ernesto Puppo e Annibale Vitellozzi.
Chiude la mostra il padiglione della bonifica integrale nel quale viene esposta l'attività del regime in questo settore, progettato dagli architetti Leonardo Bucci, Francesco Fariello, Giovanni Guerrini, Saverio Muratori, Roberto Nicolini, Ludovico Quaroni e Francesco Santini.
All'esterno e all'interno dell'edificio sono in costante funzione due idrovore, identiche a quelle utilizzate per le bonifiche pontine e batte incessante una torre sonda alta 41 metri, realizzata dall'AGIP per la trivellazione petrolifera.