Pubblicazione: 1883
Notizie degli scavi di antichità. Accademia nazionale dei Lincei.
Frammenti di statue. rappresentanze relative al modo di quelle sacerdotesse.
In qual modo preciso le Vestali si fregiassero il capo e le spalle con le sacre bende, può meglio riconoscersi nei loro ritratti. Ne propongo cinque soli (tav. XVIII, fig.1,2,3, 6,8) quello di Bellicia Modesta: quello di Nerazia: e tre incerti trovati nei nostri scavi.
Il ritratto NERatiae VIRginis Vestalis, inciso in una onice dello stesso gabinetto Carpegna (tav. XVIII, f. 8), si ritrova nelle accennate opere del Fabretti e del Buonarroti.
La testa in marmo, delineata sotto la fig. 1 tav. XVIII, fu scoperta nei nostri scavi il giorno 10 novembre, a pochi centimetri di distanza dal piedistallo di Flavia Publicia n. 6; e se non esprime il ritratto di cotesta illustre donna, esprime certamente quello di una sacerdotessa del suo grado. Le altre teste (fig. 2, 3) furono trovate nel mese di dicembre.
Osservando il ritratto di Bellicia Modesta, e paragonandolo con la statua di Celia Concordia, rappresentata nella tav. XVIII, fig. 4, si vede che tanto le Vestali ordinarie quanto le anziane portavano attorno al collo una specie di pezzuola (credo che nel linguaggio delle dame si chiami fichw), la quale veniva a riunirsi sul petto, dove era fermata con una bulla o agrafe.
La statua è quella di Celia Concordia, rappresentata nella tav. XVIII, fig. 4. Fu scoperta nell’anno 1591, insieme col piedistallo C.I.L. 2145, nella villa del cardinal Cesi sull’Esquilino, dove è oggi il palazzo dei sigg. FieldBrancaccio, e dove era anticamente quello di Vezzio Agorio Pretestato e di Fabia Aconia Paolina.