Pubblicazione: 1804
Volume dell'Opera Giornate pittoriche degli edificj di Roma Antica e de suoi contorni dedicata a Capo di Bove e Valle delle Camene.
Pianta del sepolcro quale fu rinvenuto alla scoperta di esso , e quale si vede attualmente dopo le riparazioni fattevi per renderlo pratticabile. Questo piano e tratto da Piranesi figlio, a cui vi si sono fatte delle ragionevoli variazioni. 1. Pozzolana affine al tufo della natura del monte, in cui è stato scavato il Sepolcro. 2. Muri laterizii di antica fabbrica de tempi Imperiali. 3. Muri di opera mista di mattoni e tufo, riparazioni fatte al luogo in tempi posteriori credute appartenere alla decadenza, e forse per servirsi del sito ad altri usi. 4. Rivestitura di peperino con una delle colonne, che ornavano il prospetto del secondo piano del Monumento. 5. Rotture 0 passaggi moderni, da cui si è scoperto l antico ingresso, e la sua Architettura 6. Stipiti di tufo della porta d’ingresso nel primo piano. 7. Rottura fatta dai proprietarj del sito ad ogetto di ampliare la cantina del casino , per mezzo della quale fu rinvenuto il Sarcofago. A. appartenente a Publio Scipione Flamine Diale, d’onde ebbe princìpio la scoperla del Sepolcro. 8. Tufo o Pozzolana esistente, per cui si rende un poco inverisimìle in questo sito la pianta di Piranesi troppo regolare per la natura del luogo. A questo proposito bisogna riflettere, che l opera arcuata, ed i muri moderni mascherano talmente questo antico sotterraneo , che con dijflcoltà si ravvisano le parti di questo piano delineato forse prima di queste ripa¬ razioni. 9. Ingresso attualmente chiuso da costruzione moderna, che avrà servito in origine ad introdurre nel Sepolcro con piu facilità i Sarcofagi, e le pietre sepolcrali. 10. Volticelle fatte ne’ tempi posteriori per reggere la parte sopraposta; tale costruzione, come si è detto, è d’opera mista di mattoni, e dì tufo. Sono rimarcabili, e per me inesplicabili alcuni buchi profondi ed obliqui, che si vedono a destra, ed a sinistra in queste pareti.
Nomi de’ Personaggi a cui appartenevano i Monumenti.
A. Monumento di Publio Scipione Flamine Diale con basamento di modanature. B. Frammenti di sepolcri incerti. C. Adonumento con Epitaffio d un Giovane Lucio Scipione figli o di Gneo, e nipote di Gneo. D. Adonumento coti Epitaffio rubricato di Lucio Scipione figlio del Barbato. Vedasi E inscrizione Tav. II. lett. F. e la pag. io. nota 1. E. Sarcofago insigne di Scipione Barbato lavorato in un sol pezzo di peperino. F. Adonumento di Aula Cornelia , la cui cornice, e coperchio con una linea d' iscrizione faceva prospetto sopra il Sarcofago di Scipione Barbato dietro il quale era collocato. Vedasi di ambedue la Tavola III. G. Monumento con Epitaffio di Scipione Asiageno Cornato. H. Sepolcro incerto. I. Sepolcro incerto con basamento ornato di modanature. K. Cassa di Peperino d un sol pezzo ora rovinata, avanti la quale era riportata una tavola di marmo bianco coll'Epitaffio di Giunto Silano. L. Cassa sepolcrale di Lucio Scipione figlio dell'Asiatico. M. Due monumenti incerti e guasti compresi nell'applicazione della fabrica posteriore. N. Cassa Sepolcrale di Scipione Ispano , la cui facciata, composta di tre lastre di peperino numerate , conteneva in due l'Epitaffio del defunto, Vedasi Tav. II lett. a. O. Monumento di Cornelia Getulica con piccolo Epitaffio di marmo bianco. P. Sepolcro con iscrizione frammentata di peperino. Q. Prospetto del Sepolcro, che dava sopra una via anti tagliata nel monte, che traversava dall'Appia alla Latina. R. Ingresso moderno al detto Sepolcro. S. Incassature, o posizioni per altri Sarcofagi forse smarriti. T. Piccolo loculo, forse per un cinerario, creduto quello del Poeta Ennio.