Pubblicazione: 1891
L'Illustrazione Italiana. 16 febbraio 1891: "A Roma, il carnevale assunse un carattere più festoso assai che a Milano. Basterebbe a provarlo il Circo romano in Piazza del Popolo, colle corse dei butteri, sotto un sole magnifico, a un soffio carezzevole quasi di primavera, successo ai zeffiretti pungenti delle settimane scorse, al cospetto d'una folla interminabile. La piazza, in occasione del divertimento (che si è ripetuto per due giornate di fila, il 3 e il 4 gennaio) fu addobbata con buon gusto. Tutto all’ingiro, fu eretto uno steccato: un anfiteatro bellis simo fu improvvisato con una miscela di colori smaglianti, un vero quadro tizianesco. Le corse dei butteri destarono interesse. Nel primo giorno, vinse “ Garofalo , un cavallo della duchessa di Sermoneta, e nel secondo giorno, idem, fra acclamazioni infinite. Seguirono le corse dei somarelli : corse per modo di dire, perchè gl'intelligenti quadrupedi preferirono starsene tranquilli. Ne nacque, perciò, un tumulto indiayolato fra gli spettatori romani; il pollice verso non è bastato; volarono cuscini e buccie, volò tutto, meno i somarelli: gli asini non volano più! Nella stessa Piazza del Popolo, ci fu un'altra gara, ma ben più seria, e importante. In quel gran circo costruito, che offriva una certa illusione della Roma antica, segni la gara delle bande di quattordici città, che formano corona intorno a Roma. Diciotto in tutto! E ciascuna era composta da 30 a 45 bandisti! Che numero di sinfonie! È che trombe! Le trombe di Gerico furono eclissate. I premi erano di 800, 400, e 300 lire, e furono aggiudicati da un giuri, in un palco, ‘alla presenza d'una moltitudine indescrivibile."