Pubblicazione: 1892
L'Illustrazione Italiana. 1 maggio 1892: "Presente una folla d'invitati (la cui maggioranza cera composta di cultori delle scienze archeologiche e di rappresentanti di Istituti ed accademie) il 20 aprile venne innugurato a Roma nel Museo sopra le catacombe di San Callisto , Il busto del comm. G. B. De Rossi, il dotto scopritore ed illustratore di Roma sotterranea.
Il De Rossi, un bello è vigoroso vegliardo, che compiva precisamente in quel giorno il suo settantesimo anno, assisteva; tutto umile in tanta gloria; alla sua apoteosi.
Il busto, opera dello scultoro comm. Giuseppe Euechetti, oltre essero somigliantissimo , è anche di eccellonte fattura artistica, Fra gli oratori citeremo : monignor Isidoro Carini, in nome della Società dei cultori di archeologia cristinna; Petersen, che portò il saluto dell'imperiule istituto archeologico germanico di Roma e di tutta la Germania scientifica; monsignor De Vaal che fece, in latino, l'apologia del De Rossi, in nome del Collegium Cultorum Marthyrum; il comm. Geffroy, direttore della Scuola francese di Roma, il quale annunciò al De Rossi la nomina di grande ufficiale della Legion d'Onore; il signor Pidal, ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, cho, in nome del suo governo, al De Rossi la Gran Croce dell'Ordine cavalleresco istituito da Isabella la Cattolica; lo spagnuolo Bona vides, che illustrò un bassorilievo, egregia opera di un artista spagnuolo, rappresentante il De Rossi e Pio TX che visitano le catacombe di San Calisto; i) senatore Vitelleschi, in nome del municipio; il marchese Ferrajoli, per incarico della provincia; il prof. Zaganî, rappresentante dell'Acondomin di San Luca, che offri una medaglia d'oro fatta coniare a bella posta ;- Il padre Denza, ed altri.
Mandarono poi auguri principi e scienziati esteri, cardinali, arcivescovi, prelati, ecc., eco.
Per ultimo, prese, commosso, la parola il comm. De Rossi, il quale narrò alla buona, con fare semplice è disinvolto, come nella estate del 1844, vagando per caso nelle vigne sotto le quali si diramano presentemente le catacombe di San Calisto trovasse alcuni frammenti di Inpidi sepolorali e qualche altro indizio di autico cimitero. A lui, non digiuno di stwli archeologici eristiani, »| quei frammenti e quegli indizi furono come il filo di Arianna ché lo condusse, dopo di avere superate molte difficoltà, alla scoperta delle catacombe. Lo stesso Pio IX, scherzando, lo nveva chiamato sognatore, E così, quando un bel giorno del 1854 potè condurre Pio TX giù nei sepolereti, gli disse con legittimo orgoglio: Ecco, Santo Padre, il frutto dei sogni degli archeologi!, Terminò, ringraziando gli intervenuti e versando lagrime di consolazione.
Assistovano il fratello del De Rossi, Stefano, il nipote Lorenzo ed altri membri della famiglia. Il Municipio avera messo a disposizione del Comitato organizzatore della cerimonia un buon numero di guardie municipali."