Pubblicazione: 1893
L'Illustrazione Italiana. 20 agosto 1893: "Il Tevere non ha solo i Canottieri veramente ammirabili nelle loro gare: ha anche una Scuola romana di nuoto, i cui componenti si cimentano a gare bellissime, come furono quelle di questi giorni. La mattina del 6 agosto, alle 11, è stata esegnita la gara più interessante, detta di campionato del Tevere, libera a tutti.
Erano iscritti 50 concorrenti, dei quali 34 si presentarono alla partenza, 11 si ritirarono durante il percorso e tutti gli altri giunsero al traguardo nel tempo massimo percorrendo chil. 7/2 in meno di 85 minuti.
Il primo arrivato è un giovinetto del popolo appena sedicenne, di nome Antonio Scarapecchia che è giunto in ora 1-12'367. Dopo di lui, e a piccola distanza arrivarono Ovidi, Tommaso Samaritani, Pulieri Giuseppe e Guerra Luigi, tutti appartenenti alla Società romana di nuoto. La partenza ebbe luogo alla foce del Teverone.
La giuria all'arrivo era composta dei signori professori Paolo Postemski, Giuseppe Petri, cav. Romano Guerra e Francesco Sebastiani; numerosi ispettori appartenenti a varie Società sportive di Roma seguivano i concorrenti.
Al traguardo dai pontieri, comandati dal tenente Anelli, era stato costruito un ponte, sul quale avevano preso posto le autorità e molte signore.
Erano presenti il prefetto, il rappresentante del daco, il comandante la divisione una parola: intervento significantissimo perchè dimostra quale giusta importanza si dia agli esercizi del corpo e a cui pensano già in Italia tante fiorenti società senza le commissioni 6 sotto commissioni e i progetti degli onorevoli ministri della pubblica istruzione,
Un concerto militare e la fanfara della Sacra Famiglia, rallegrarono la festa.
Tutte le Società dei canottieri avevano posto in acqua numerose barche, fra le quali era ammirato lo splendido outrigger a otto vogatori dei Canottieri del Tevere.
Gli schizzi mostrano la scuola di nuoto romana; i nuotatori che, alla foce del Teverone, sono pronti alla partenza; i nuotatori che gareggiano nel acque del elassico fiume; gli spettatori e le spettatrici nei baroni e sulle rive; la coppa d'onore Jjnta dal giovinetto Searapecchia e alcuni robusti tipi fomani su un battello."