Pubblicazione: 1893
L'Illustrazione Italiana. 3 settembre 1893:
"A Roma, come a Milano, a Napoli come a Venezia, a Torino come a Messina, ‘in seguito alle stragi d'Aiguesmortes, si fecero dimostrazioni che qui si contennero nei giusti limiti e là trasmodarono in tumulti. Come ricordo, come cronaca, mettiamo un disegno delle gravi dimostrazioni della capitale la sera del 20 agosto.
Cominciarono in piazza Colonna gli assembramenti, e le grida: abbasso la Francia! Una colonna di dimostrauti stava per infilare la via del Tritone, ma trovò un cordone di guardie e di carabinieri, che si opponeva al passaggio: i dimostranti sforzarono il cordone, e avanti con una bandiera calata loro da una finestra, vanno verso il palazzo Rospigliosi, sede dell'ambasciatore francese presso il Vaticano; penetrano nel cortile vociando; ma vengono fermati dai carabinieri e dalle guardie.
Da palazzo Rospigliosi, il gruppo s'ingrossa, scende per via Nazionale, ottiene dal palazzo Odescalchi una bandiera tedesca, e intanto un altro gruppo, al suono dell'inno di Garibaldi, va per fare una dimostrazione ostile davanti al palazzo Farnese (nella piazza omonima) dove risiede l'ambasciatore della repubblica francese.
Questo secondo gruppo diviene subito legione. Fornendosi per via di pietre e sventolando cinque bandiere avute lì per lì, i dimostranti muovono per via del Mascherone che sbocca in piazza Farnese; ma è sbarrata dai carabinieri e dai soldati. I dimostranti allora si concentrano, e, con impeto, si scagliano contro il cordone militare e irrompono in piazza Farnese, e coi soliti fischi e grida, cominciano a prender di mira coi sassi le finestre del palazzo dell'ambasciatore.
Sotto la gragnuola dei sassi, scrosciano i vetri. È una devastazione completa, cui si vorrebbe dare una coda, atterrando il portone del palazzo, e bruciandolo. Già, con un trave, sette dimostranti si servono come di una catapulta per sfondare la porta. Già si grida : Petrolio Petrolio! ma smettono vedendo avanzarsi finalmente un rinforzo di carabinieri e di bersaglieri.
Auche in Campo dei Fiori, dove sorge il monumento a Giordano Bruno, gran folla: tumultava, e cercava di irrompere anch'essa; ma non riuscì a sfondare i cordoni militari. Dimostrazioni ostili furono fatte anche dinanzi al Collegio francese in via Santa Chiara e ad altri edifici francesi.
In via del Mascherone, si fece persino un tentativo di barricate, com'è ricordato nel nostro disegno."