Pubblicazione: 1895
L'Illustrazione Italiana. 20 gennaio 1895. "
Come strenna di capo d'anno i romani riebbero il Ponte Sant'Angelo ristauruto e riaperto alla circolazione. I lavori, diretti dall'architetto del genio civile Augusto Polidori, al quale si deve anche il progetto, assai lodato, di tutto quanto il ristauro, durarono due anni e mezzo: entro il '94, l'impresa Medici doveva consegnare il lavoro, e cosi fu. Questo è il millesimo ristauro che subisce l' antichissimo ponte costruito, nel 136 dopo Cristo da Elio Adriano quando questo imperatore fece innalzare il proprio superbo mausoleo, perciò detto Mausoleo di Adriano o Mole Adriana, prima d'essere il Castel Sant' Angelo. Il ponte aveva in origine sette archi, dopo non ne rimasero che cinque. Nei nuovi lavori, due di questi archi furono rinnovati: il primo e l'ultimo, cioè quello verso il castello.
Nei lavori di ristauro rividero la luce le antiche rampe del Ponte Elio come nei primordi il ponte si chiamava: rampe prive di fondamenta, colla carreggiata composta di grandi selci-lastre come tutte le strade romane: su di esse, restarono gli avvallamenti e il logorìo prodotto dal passaggio dei carri e dei pedoni di Roma antica.
Il ristauro è coordinato alla sistemazione del tronco urbano del fiume e dell'isolamento della Mole Adriana. Il ponte è tutto in piano; e mercè la sostituzione di due archi grandi nuovi in luogo dei due piccoli vecchi, il ponte presenta cinque luci identiche fra loro. In omaggio all'arte ed alla storia, sugli archi nuovi sono state riprodotte fedelmente, con le stesse forme e dimensioni e colla stessa pietra travertino, tutte le decorazioni di cornici, fascioni e balaustra della parte antica. Le testate, sulle due sponde, sono decorate di quattro grandi scale coi parapetti a scaglioni, che a differenza delle altre scale esceguite pei Lungo-Tevere, permettono l'approdo alle barche qualunque sia lo stato d'acqua del fiume. Oltre la sistemazione del ponte propriamente detto, i nuovi lavori comprendono un tratto di muraglione verso Piazza Pia e un tronco di collettore sulla sponda sinistra. La carreggiata interna del ponte verso l'estremo di sinistra ora ha una rampa in discesa per raccordarsi con la prossima di Banco San Spirito. Questa rampa è provvisoria dovrà scomparire colla sistemazione definitiva di Lungo—tevere da quella parte. Tutto insieme, il lavoro costa un milione."