Pubblicazione: 1897
L'Illustrazione Italiana. 14 marzo 1897. "Nella nostra lettera romana del numero antecedente, s'è accennato alla Festa del Circolo Artistico, che fece sudare non so quanti discendenti di Apelle e di Fidia della città eterna. Si trattava anche lì di rievocazioni storichi ma così per dire! Colonne di alabastro, marmi rari, are fumiganti, statue d'oro... nulla mancava a rendere l’impressione di un ricco peristilio nella casa di Trinitio Montes, un pittore immaginario dell’ epoca imperiale che ha trovato modo d'impersonarsi nell’ artista Alberici; a lui, come padrone di casa, spettava il compito delicato di fare gli onori della medesima a una folla asfissiante di visita trici e di visitatori. Una vera moltitudine di signore e signorine romane e straniere passò dinanzi alla sedia curule ove il suddetto padrone di casa se ne stava beatamente sorridendo,... Il caldo non era tenue, tutt'altro... stava in carattere con un lembo di Sahara che gli artisti spagnuoli avevano superbamente dipinto in un’altra sala. Questo lembo del deserto africano è riprodotto in una parte del nostro disegno. Gli artisti spagnuoli erano tutti vestiti da beduini e attendati presso l'oasi al cospetto delle piramidi avvolte nell’ argentea nebbia lunare. In un'altra sala, le due meraviglie del giorno: il cinematografo Edison e i raggi Rontgen, le quali servivano a rappresentazioni umoristiche. Sul diaframma del cinematografo, si svolgevano le scene principali della vita d'un pittore: dall’idillio sentimentale colla modella fino alla tragedia del padrone di casa scacciato a seapaccioni per avere osato domandare la pigione in arretrato dello studio. Coi raggi Rontgen si poteva vedere nell'interno dell’economo del Circolo artistico i ferri del mestiere: le tanaglie e i chiodi.a degli artisti. Gli artisti americani immaginano coi raggi Rontgen le scene più buffe; ma i romani possono vantarsi d’averli emulati."