Inaugurazione del Monumento a Silvio Spaventa
Pubblicazione: 1898
L'Illustrazione Italiana. 1 maggio 1898. "Intervengono i Sovrani. Sua Maestà la Regina veste una toilette di velluto e seta viola carica a grandi ricami: cappellino a nastri bianchi e rose gialle pallide. Il Re veste in borghese. Abbondano i senatori e deputati meridionali. Notato l'ottantenne senatore Nicola Schiavoni, venuto apposta da Lecce per assistere all'apoteosi del suo conterraneo, del suo compagno di prigionia e di fede politica. Bomba, patria dell'illustre patriota, è rappresentata dall'on. Riccio e da altri signori, Dei ministri, si vedono Visconti-Venosta , accigliato, taciturno, l'on. Zanardelli, che distribuisce strette di mano, e gli on. Gallo dell'istruzione e Branca delle finanze. Sono le quattro pomeridiane: a un cenno dell'on. Raffaele De Cesare, presidente del Comitato, si toglie la tela del monumento, opera dello scultore romano G. Tadolini, il quale ha mostrato, oltre che abilità, spiccato disinteresse nel compiere il bel lavoro. Il monumento consta della statua in bronzo, fusa nello stabilimentd Nelli, alta 4 metri, e sorge su un piedestallo di granito di Baveno lucido. Silvio Spaventa è rappresentato ritto in piedi colla gamba destra alquanto protesa innanzi. Tiene la mano si nistra appoggiata sul fianco ; nella destra, stringe un fascio di carte. È vestito della solita redingole e del solito pastrano. La testà espressiva e vigorosa esprime un uomo nel fiore della virilità. Lo scultore non volle darci lo spettacolo d’un viomo senile, ma nella pienezza delle sue forze, e fece bene. La' statua ha molta vita: il basamento è semplice e svelto. L'iscrizione è laconica: A Silvio Spaventa 1898 e due motti Wirtus et Justilia, Troppo laconica, perchè i monumenti sono fatti sopratutto pei posteri; e i posteri non ricorderanno tutti chi fu e che cosa operò Silvio Spaventa: quasi non lo ricordano neppure i contemporanei fra tanti fatti che accadono e tanti nomi che si seguono!... Alle cinque, la ceri. monia era finita; non era, finita la pioggia che batteva forte sugli ombrelli:"
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