Pubblicazione: 1900
L'Illustrazione Italiana. 13 maggio 1900. "Quali notizie su quest'aula che dovrà ricevere tanti fiumi d’eloquenza e, forse, il ciel ci scampi e liberi, nuovo furore di burrasche? Alla costruzione della nuova aula, lavorano giorno e notte centocinquanta operai di tutt'i generi, perchè il 15 maggio (giorno stabilito per la riapertura della Camera) tutto o quasi tutto sia all'ordine. Forse non si arriverà in tempo a tutte le imbottiture e gli onorevoli dovranno sedere per qualche giorno come siedono tanti loro elettori sulle nude tavole; forse qualche bella impronta ‘di vernice resterà sulle loro maniche; ma parechi di loro le hanno così larghe.
L’aula (30 metri per 28) avrà tutt'intorno una galleria poggiata su mensole di ferro; e là verranno distribuite le diverse tribune, compresa la tribuna reale. Il soffitto è piano, sostenuto da una robusta travatura di ferro, come vedesi nel nostro disegno: un ampio lucernario riverserà sulle teste degli onorevoli la luce ispiratrice.
L'illuminazione elettrica sarà circolare, e, al disotto del cornicione, come nella vecchia aula Comotto buon'anima. Benchè la travatura e i palchi siano ancora în lavoro, la Direzione del Genio Civile (esecutrice del lavoro) non dispera di poterla finire per martedì prossimo.
Del vecchio materiale non viene utilizzata che una parte del banco della Presidenza. Nell'aula Comotto, il Presidente volgeva le spalle al nord; nell’auletta al sud; nella nuova aula all'est: la rosa dei venti!"
Monumenti
Strade