Pubblicazione: 1904
L'Illustrazione Italiana. 10 Aprile 1904. Disegno di Ludovico Marchetti:
"Uno degli sports caratteristici di Roma è la caccia alla volpe: nessuna regione d’Italia meglio si presta della Campagna Romana per questo sporé ippico è cinegetico, al quale accorre tutto quanto la società internazionale di Roma ofire di più aristocratico, di più elegante, di più raffinato. Le dame della nobiltà, gli sportmen più conosciuti d’Italia e dell’estero, ambasciatori, segretàri e addetti militari di ambasciate e Jegazioni: brillanti ufficiali delle nostre armi a cavallo e della scuola di equitazione di Tor di Quinto; membri del Parlamento, principi romani, gentiluomini di corte, principi stranieri — nessuno che può e che dispone di buoni cavalli saltatori, manca mai a codesti convegni settimanali, che, senza dire del grande godimento di chi vi prende una parte attiva, rappresentano anche una grande attrattiva per i molti che si accontentano di intervenire in calesse, in breach, in charrette, a allo, al meet, solo per vedere la partenza della comitiva, così pittorica nell'insieme di tutte quelle giubbe rosse e nere, di quei battitori in uniforme, solleciti a trattenere od a slanciare a tempo le mute dei cani, che sentono la volpe e latrano e fremono.
Le galoppate attraverso la Campagna Romana sulla piste della volpe, con salto inevitabile di staccionate, di fossati, in quella campagna, così espressiva nella sua nudità, così impressionante nella sua melanconica estensione monotona, qua e là interrotta dal sorgere di antiche rovine di torri, di acquedotti imperiali, hanno seduzioni, che nessun'altra caccia a cavallo può offrire agli amanti di questo sport, nemmeno in Inghilterra, il paese delle caccie a cavallo. All’ambiente cinegetico della Campagna Romana si è inspiràto il nostro Marchetti per il suo elegantissimo disegno in doppia pagina che adorna questo numero.
È la stagione della caccia alla volpe è ora nella sua pienezza, è per essa si trattengono ancora a Roma molte di quelle famiglie cospicue che, dn ogni parte, non che d'Italia, d'Europa e d'America vanno, a chiedere all’antica capitale del Mondo le emozioni intellettuali che essa sola può dare."