Posa della prima pietra del nuovo Policlinico Militare del Celio, con una semplice cerimonia alla presenza del Direttore del Genio Militare di Roma Col. Luigi Durand De La Penne. La maggior parte della terra di scarico, sommerge la pendice meridionale del Celio, nell'area della Villa Fonseca.
Negli sterri per la costruzione dell'Ospedale militare nella Villa già Casali, lungo il lato meridionale che guarda il Laterano, è tornata in luce un'antica strada, fiancheggiata da muri. Fra le terre di scarico si è raccolta la metà superiore di una testa virile in marmo.
Rodolfo Lanciani.
Nei disterri di villa Casali, alla profondità di m. 5,00 incirca dalla superficie del suolo, è tornata in luce parte di antica aula, con le pareti incrostate di lastrine marmoree, e con una base di colonna ancora al suo posto. Il pavimento è di musaico a chiaroscuro, non fine, e vi è rappresentato un Tritone colossale, in atto di dar fiato alla conca marina. Nel campo, delfini.
Si rinvenne poi ima lastra marmorea, lunga m. 0,83 alta m. 0,20, sulla quale sono incise, con molta eleganza di forma, le sigle seguenti: REGOR REGES REGES P E R V GOR E GOR E G E S T E R
Neir istesso luogo fu trovata una statuetta muliebre acefala drappeggiata, alta m. 0,54.
Rodolfo Lanciani.
Forandosi un tunnel sotto la via di s. Stefano Rotondo, per il trasporto delle terre che si scavano nella villa Casali al Celio, è stata scoperta una singolare condottura, non saprei dire se arcaica o della decadenza.
È composta di prismi di pietra albana durissima, a sezione presso a poco rettangola, con foro cilindrico nel mezzo, innestati l'uno a l'altro a « maschio e femmina », come i tubi di coccio.
Ogni elemento di cotesta condottura è lungo m. 1,05. Corre quasi parallela agli archi Celimontani,
Una condottura assolutamente uguale è stata ritrovata, di questi giorni, nella vigna Cagnoni sulla via Trionfale, e presso le sponde del fosso della Balduina.
Campioni dell'una e dell'altra sono stati trasportati nella raccolta idraulica capitolina.
Demolendosi un muro di fondamento nella suddetta villa Casali, è stato ritrovato uno scaglione di piedistallo marmoreo, contenente la prima linea di un'iscrizione onoraria: L ANNIO L F QVIR ITALICO
Vi sono altri minuti pezzi dell'iscrizione medesima, ma non si possono ricongiungere.
Nell'istessa villa si è ritrovata fra le terre di scarico una elegantissima copia, ad un quinto del vero, della cosidetta Cerere del Braccio Nuovo.
Rodolfo Lanciani
Nella villa già Casali al Celio, ora convertita in ospedale militare, innanzi all'antico casino nobile, ed alla profondità di 3 metri, è tornato in luce un pavimento di musaico a colori della superficie di m. q. 12. Può sostenere vantaggiosamente il confronto col noto musaico di via Nazionale, ora nella sala de’ Fasti, sia per la vivacità e freschezza de’ colori, sia per la bontà del disegno e scomparti geometrici racchiudenti emblemi diversi.
Presso l'angolo nord-ovest del ricordato casino, essendo stato demolito un muraglione composto in gran parte con antichi marmi, si poterono recuperare vari frammenti di lapidi sepolcrali.
Rodolfo Lanciani.
Continuandosi gli sterri nell'area della già villa Casali, al Celio, è stato ritrovato fra le terre un frammento di cammeo in onice, che conserva la metà inferiore d'una testa muliebre, finamente intagliata. È stato pure recuperato un pezzo d'asta di candelabro, in bronzo, con uno dei piedi; cinque monete imperiali di bronzo; e queste lapidi inscritte:
Stele di marmo, terminata a semicerchio, e con antefisse: D M CLAVDIAE INIG Ei VIX ANN XXVII MENS VII DIE VI TI CLAVDIVS PANCARPVS CONIVGI KARIS SIMAE FECIT; Frammento di cippo marmoreo: DAVIS QVE ...|... TORI KAN ...|... ZV VIRO S; Frammenti di grosse lastre di marmo: DIS MAN ...|... PRIMIT.
Giuseppe Gatti.
I movimenti di terra nell'area della espropriata villa Casali, al Celio, hanno fatto recuperare un anello di ferro con una piecola pietra ellittica, la quale porta incisa una testa virile barbata. Sembra agata; ma non può determinarsene con certezza la qualità, essendo unita quasi per intiero e strettamente aderente ad avanzi di ferro ossidato.
Nel luogo stesso si è ritrovato un pezzo di lastrone di marmo, scorniciato, con l'iscrizione: L FAENIVS L FIL D... | DECVRIAE VIAT... | PRAETORIOLVM PF... | SVVM ET FLAVIAE TI... | VXORIS SVAE SVOR... | A SOLO EXS...
Giuseppe Gatti.
Dallo scavo per la costruzione di un fognolo presso l'ospedale militare al Celio, provengono un grande catino in terra rossa, del diametro di m. 2,24, ed una lucerna fittile ad un becco, senza bollo del fabbricante, con due delfini rilevati nel piatto superiore.
Giuseppe Gatti.
Nella via Celimontana, presso l'angolo del fabbricato che confina con la via dei Simmachi, dirimpetto all’ingresso principale dell'ospedale militare, è stato praticato un cavo, allo scopo di ricercare alcuni antichi bronzi, che si asseriva essere stati quivi veduti da un operaio, quando fu costruito l'anzidetto casamento.
Raggiunta la profondità di quasi undici metri dal piano stradale, si è incontrato il pavimento di un'antica stanza, formato di piccoli mattoni ad opera spicata. Su questo pavimento sono stati raccolti oltre quaranta frantumi di vasi di bronzo, per la massima parte informi e fusi dall'azione del fuoco. Quattro soltanto si riconoscono come lamine, che appartenevano al corpo dei vasi, ed hanno qualche ornato geometrico di piccole linee, ovoli e globetti. Sono state pure trovate tre monete imperiali di bronzo, totalmente guaste e consunte dall'ossido.
Nel taglio verticale del cavo, alla distanza di m. 2,80 dal casamento e parallelamente ad esso, si è riconosciuto un avanzo di muro reticolato con legamenti laterizi.
Giuseppe Gatti.
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Policlinico militare del Celio
1885 ospedali
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Torre idrica del Policlinico militare Celio
1885 cisterne
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Giardino del Celio
giardini
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Condotto dell'Aqua Appia al Celio
acquedotti
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Monumento ai caduti del rione Celio nella prima guerra mondiale
targhe
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Basilica Hilariana
templi
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Villa Massimo Casali
ville
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Domus Symmachorum
domus
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Domus Gaudentius
domus