-312
Viene avviata la costruzione del primo tratto della via Appia, da Roma a Capua.
13/3/1910
Censure dei critici e degli artisti alla realizzazione della passeggiata Archeologica:
"Roma, finalmente, va ad avere la famosa passeggiata archeologica, che il divo Guido Baccelli annunziò ventitrò anni addietro, e che, allora, doveva essere attuata con la spesa di cinquanta milioni, ed oggi si cerca di attuare spendendone appena sei. Roma, la città dalle passeggiate deliziose, romantiche, classiche, signorili, incantevoli (Villa Borghese e Villa Doria Pamfili prime fra tutte) non aveva probabilmente bisogno di questa nuova passeggiata archeologica . Ma, tant'è, essa era stata messa come uno dei numeri principali nel programma delle grandi novità che Roma deve inaugarare nel 1911, ed oramai il piccone demolitore ha spinta molto avanti la sua opera di trasformazione, che, a gindizio di critici e competenti, gelosi della classica bellezza di Roma antica e medievale, è stata opera deplorevole di devastazione.
Diego Angeli, nel Marzocco del 27 febbraio ha fatto un molto malinconico inventario di questa opera di distrazione: C'era un parapetto quattrocentesco, che si chiamava graziosamente la Vignola, e che qualcuno voleva perfino attribuire al Bramante, ed è stato demolito, nascostamente, maliziosamente, di notte, dopo aver promesso che si sarebbe rispettato; c'era una edicoletta cristiana, alla cui grata i pastori che entravano da porta San Sebastiano appendevano i fiori dell'Agro come una dolce offerta votiva, ed è stata atterrata nonostante che Corrado Ricci se ne fosse interessato personalmente: c’era un gruppo di costruzioni medievali sull'antica porta Capena, costruzioni importantissime per la topografia della Roma cristiana e sono oramai via di demolizione senza speranza dî un tardo ravvedimento; c'erano due bei portali che aprivano l'ingresso dell'Orto Botanico sulla piazza di San Gregorio, portali che Gregorio XVI aveva fatto edificare per nascondere l'asimmetria di quella piazza e che del pontefice portavano le consuete iscrizioni magnificative, e sono stati demoliti; c'era la cancellata di Villa Guidi, caratteristica per i molti frammenti antichi murati nei smoi pilastri e per una curiosa lapide che rammentava una piacevole visita di Pio IX, una di quelle cancellate romane, quasi nascosta dai cespugli dei lauri e degli oleandri, ed è stata abbattuta, scomparsa la lapide, schiantati al suolo gli alberi e gli oleandri; c'erano parecchie centinaia di alberi d'alto fusto e se n'è fatta legna da ardere nell'unico scopo di livellare il terreno, togliendogli appunto così la caratteristica dei terreni nostri, che sono pieni di movimento e hanno suggerito le più belle architetture di paceaggio che un artista possa concepire.
Non meno amara quella di Diego Angeli è la critica mordace di Ugo Ojetti nel Corriere della Sera del 5 marzo: Dalle Terme di Caracalla alla villa Mattei sul Celio; dalla chiesa di San Nereo e Achilleo fino al Settizonio e al Circo Massimo che, come si sa, è stato da noi romani moderni convertito in gasometro, non esiste più che un deserto polveroso; una bella piazza d'armi, se non per le truppe vere, pei soldatini lattanti dei ricreatori romani. Vigne, case, casupole, compresa la bella Vignola, di Prospero Boccapaduli, archi, mura, ruderi, prati, alberi, alberate, compresa l'olmata a piè della collinetta di Santa Balbina, tutto è scomparso. Polvere e fango, all'infinito. E su da quella spianata irta di biffe bianche e rosse, le muraglie delle Terme e gli archi colossali del Settizonio appaiono rimpiccioliti della metà.
Saturo d'indignazione è l'articolo di Angelo Conti nel Marzocco del 6 marzo: La legge per la zona archeologica (egli dice) si sarebbe dovuta limitare alla sola espropriazione. Le somme che si spendono oggi per fare questi inutili e orrendi viali, si sarebbero dovute destinare agli scavi; e la terra ci avrebbe dato tesori per l'arte e per la cultura. In nome delle quali unicamente noi facciamo la nostra viva protesta. Noi non vogliamo essere confusi con gli esteti che cadono in delirio dinanzi ad ogni alberello abbattuto. Comprendiamo ed apprezziamo i bisogni nuovi delle città; in questo momento vertiginoso del vivere sociale; siamo convinti della necessità di rinunziare spesso a ciò che serve solo al godimento estetico, quando sia d'ostacolo al libero sviluppo della vita cittadina. Ma questa distruzione inutile, in un luogo lontano e malsano, dove nessuno andrà mai a divertirsi, dove d'estate si soffocherà per la polvere e d'inverno sì nuoterà nella mota, dove al più qualche coppia malinconica andrà a meditare sulla vanità delle cose umane; questa stupida e vana opera distruggitrice, è il fatto più assurdo e sarà la maggior vergogna che abbia sinora veduta la terza Italia.
Della commissione preposta alla costruzione della passeggiata archeologica, un solo uomo dava indiscutibili affidamenti che non si sarebbe fatto nulla che sminuisse la grandiosità gloriosa di Roma, Giacomo Boni, ed egli si è dimesso, per non avere la responsabilità di ciò che si compie.
Hanno protestato e protestano uomini come il Venturi, il Lanciani, il Tomassetti, il Gnoli, il Marncchi, l'Hermainn; nella Zribuna Attilio Rossi ha fatto una vera campagna; il Times, in nome di quanti al mondo amano intellettualmente Roma come patria comune, ha pubblicati severi articoli.
Ora quindici deputati (Rogadi, Fradeletto, Torre, Ciccotti, Pescetti, Mazza, Caetani, Manfredi, Molina, Comandini, Viazzi, Poscanelli, Rota, Bizzozer, Nava), hanno presentata questa mozione: La Camera, convinta che la sistemazione della Zona Monumentale di Roma non possa essere eseguita da una Commissione non tecnica, non completa, non soggetta alle norme comuni di tutela d'ogni opera d’archeologia è d'arte: convinta che una siffatta esecuzione reca grave pregiudizio alle fature opere di scavo e irreparabile danno attuale all'aspetto del paesaggio: convinta che le ragioni della storia e della bellezza di Roma. sono ragioni universali: invita il Governo a provvedere in virtù dei mezzi che sono in suo potere o altrimenti a presentare subito un disegno di legge affinchè la sistemazione della Zona Monumentale di Roma sia sottoposta all'esame ed alla responsabilità degli Uffici competenti del Ministero dell'Istruzione."
21/4/1917
Inaugurata alla presenza del Sindaco Prospero Colonna, la passeggiata Archeologica, realizzata su progetto di Giacomo Boni, Rodolfo Lanciani e Nicodemo Severi. Nel tratto compreso tra la piazza di porta Capena e il piazzale Numa Pompilio, si trovano due nuove strade: il viale pedonale Guido Baccelli e la nuova via di Porta San Sebastiano (dal 1935 nota come via di valle delle Camene) riservata alla circolazione dei veicoli.
31/8/1932
Campionati del mondo di ciclismo. Le prove su strada, si sviluppano attorno ad un circuito tra Rocca di Papa e Roma, con arrivo alla Passeggiata Archeologica. Vince Binda.
Le prove in Pista allo Stadio Nazionale, dove è stata realizzata una pista in legno.
"A trent'anni di distanza (non tenendo conto della riunione del 1911 che fu incompleta a causa di alcuni dissensi sorti in seno all'U.C.I.) a trent'anni di distanza i rappresentanti del clismo internazionale si sono riuniti nuovamente a Roma. Qualcuno, fra loro, ricorderà quel lontano 1902, quel Velodromo di Porta Salaria che vide la vittoria del grande Ellegard, e ben più ammirerà quel che lo spirito organizz dell'Italia di Mussolini ha saputo preparare e creare per dare a questi ultimi Campionati Mondiali una sede degna dell'avvenimento e della città eterna che li accoglie.
Allo Stadio del Partito una magnifica pista in legno è stata apposi tamente costruita e il cuito del Campionato su strada è stato reso in condizioni di fondo a lutamente perfette.
Nel momento in cui scriviamo tre competizioni si sono già risolte e tre campioni del mondo sono già stati proclamati: il francese Paillard per gli Stayers, Binda per i professionisti su strada, e Martano per i dilettanti, sempre su strada."
28/10/1933
In Occasione delle celebrazioni per l'XI annuale del fascismo, il Re inaugura la Via dei Trionfi, prosecuzione della Via dell'Impero, dal Colosseo al Circo Massimo e Porta San Paolo. Si concludono i lavori di sistemazione dell'area alle pendici del Celio.
21/4/1938
Il Duce Mussolini inaugura il primo tratto di Corso Rinascimento e della Via imperiale (Via delle Terme di Caracalla, via Cristoforo Colombo). Per realizzare il nuovo tratto della via del Mare, viene demolito il ponte sul fosso dell'acqua mariana e le strutture di accesso al Parco della Passeggiata archeologica. La via di Porta San Sebastiano, divenuta strada secondaria, cambia nome in via di valle delle Camene.
4/5/1939
Inaugurazione dello Stadio di Atletica alle Terme di Caracalla.
27/12/1945
Riunione del consiglio comunale per mutare il nome delle strade legate al regime: La Via dell'Impero diventa via dei Fori Imperiali (nel suo tratto da Piazza Venezia al Colosseo), Via di San Gregorio, Via delle Terme di Caracalla (nel tratto urbano) e Via dei Navigatori (nel tratto fuori le mura, poi Via Cristoforo Colombo); il Foro dell'Impero Fascista (l'area intorno all'Altare della Patria) cambia in Piazza San Marco e Piazza Santa Maria di Loreto; Viale Africa torna a chiamarsi Viale Aventino.
25/5/1947
Gran Premio di Formula 1 al Circuito delle Terme di Caracalla. Partenza Via delle Terme di Carcalla, Via Guido baccelli, Via Antoniniana. Vince Franco Cortese su Ferrari.
2/6/1949
Gran Premio di Formula 1 al Circuito delle Terme di Caracalla. Partenza Via delle Terme di Carcalla, Via Guido baccelli, Via Antoniniana. Vince Luigi Villoresi su Ferrari.
11/6/1950
Gran Premio di Formula 1 al Circuito delle Terme di Caracalla. Partenza Via delle Terme di Carcalla, Via Guido Baccelli, Via Antoniniana. Vince Alberto Ascari su Ferrari.
14/4/1951
Gran Premio di Formula 1 al Circuito delle Terme di Caracalla. Partenza Via delle Terme di Carcalla, Via Guido Baccelli, Via Antoniniana. Vince Mario Raffaeli su Ferrari.
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Stadio delle Terme di Caracalla
1939 impianti sportivi
☆ ☆ ☆ ★ ★
Palazzo del Ministero delle Colonie
1938 palazzi
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Colonna iniziale della Via Imperiale
1938 memoriali
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Colonna iniziale della Via Imperiale
1938 memoriali
☆ ☆ ☆ ★ ★
Villino Tarchi
1933 villini
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Aranciera del Semenzario Comunale
1926 casali
☆ ☆ ☆ ★ ★
Parco di San gregorio al Celio
1881 parchi
☆ ☆ ☆ ★ ★
Santa Maria in Tempulo
806 chiese
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Rettoria e chiosostro dei Santi Nereo e Achilleo
780 conventi-chiostri
☆ ☆ ★ ★ ★
Santi Nereo e Achilleo
780 chiese
★ ★ ★ ★ ★
Terme di Caracalla
212 terme
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Torre del vignarolo di San Gregorio
torri
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Porta Capena
porte
☆ ☆ ☆ ★ ★
Castellum aquae al Celio
acquedotti
☆ ☆ ☆ ★ ★
Casale della Vigna al Celio delle Monache di Santa Maria in paniesperna
fortificazioni
☆ ☆ ☆ ★ ★
Passeggiata archeologica
parchi
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Ponte della Passeggiata Archeologica
ponti
☆ ☆ ☆ ★ ★
Mitreo delle Terme di Caracalla
mitrei
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Domus di Vigna Guidi
domus
☆ ☆ ☆ ☆ ★
Sepolcro inglobato nella Posterula Ardeatina
sepolcri